sabato 31 dicembre 2011

pensierino del giorno-31/12/2011

sarebbe bellissimo avere gusto e occhio per i regali.
vedere la faccia della gente che scarta il pacchetto e i loro occhi che s'illuminano di gioia quando scoprono il suo contenuto perchè sì, era proprio quello che volevano e forse lo volevano talmente tanto da non rendersene nemmeno conto. riuscire a creare questa felicità nelle persone è una sensazione con pochi eguali sulla terra.
come nei film, stacchiamo dal mondo dei sogni e torniamo alla cruda realtà quotidiana.
di solito quando mi viene in mente qualcosa di valido o non è il periodo giusto oppure non ho una lira, per cui il progetto viene accantonato e quando invece servirebbe la folgorazione divina la mia mente è arida come il deserto di atacama.
la gente, inspiegabilmente, pare restia ad accettare banconote con le quali invece potrebbe davvero soddisfare i propri desideri; preferiscono infierire, vederti girare come un pirla in preda alle allucinazioni e vittima dell'incantesimo cruciatus per il centro della città, fuori e dentro dai negozi, vetrine, prezzi, confronti, congetture, per poi fallire alla prova del nove.
si potrebbe sostituire il compleanno fisso con quello variabile: ognuno ha diritto a un regalo da parte degli amici e dei parenti ma solo nel momento in cui questi riterranno di aver trovato qualcosa di adatto, poco importa se questo accada il primo marzo e il compleanno caschi il primo novembre.
natale, ça va sans dire, diventerebbe l'auto-natale, in modo da salvare i negozianti e l'economia. banalmente, anzichè investire i soldi nell'arrabbiatura altrui per un presente poco apprezzato, dedichiamo quel capitale a noi stessi e ci compriamo qualcosa di nostro certo gradimento.

venerdì 30 dicembre 2011

pensierino del giorno-30/12/2011

una grande lezione che mi diede la prof d'italiano del liceo fu quella sull'incipit di qualsiasi produzione scritta: via la banalità. quindi se l'argomento oggetto della composizione è, mettiamo, il terzo canto dell'inferno della divina commedia, non bisognerà iniziare dicendo che nel terzo canto blablabla. a pensarci bene è un accorgimento semplice, però è fondamentale; si tratta di porre nel modo giusto la prima pietra in modo da catturare il lettore e farlo avvicinare a un qualcosa che non sarà piatto e monodimensionale. lo chiamerei quasi effetto sorpresa per creare spiazzamento e dimostrare di aver qualcosa da dire e magari non si vincerà il premio nobel per la letteratura, ma perlomeno si scriverà in una forma originale.
last but not least, diventa una sfida trovare l'attacco adeguato cercando la giusta perifrasi o il giro da fare per prendere alla larga la faccenda.

giovedì 29 dicembre 2011

pensierino del giorno-29/12/2011

finalmente non dovremo più fare i propositi per il nuovo anno, o al massimo con scadenza precisa. Dovrebbero concederci un anno di licenza per fare tutto quello che manca nella lista dei nostri desiderata, alla faccia dell'economia, dello spread e della recessione.

martedì 27 dicembre 2011

Pensierino del giorno-27/12/2011:

Il crepitio della legna nel camino era l'unica cosa che lo tenesse sveglio. Ogni lingua arancione che si alzava dalle fiamme come un'onda dal mare si rifletteva nei suoi occhi e si perdeva nella vacuità delle sue pupille. Poi la finestra si aprì di schianto ed entrò il vento gelido che ghermì il fuoco strozzandolo. non una piega. Sapeva cosa lo attendeva: non poteva passare tutta la vita a nascondersi e negli ultimi anni si era preparato al momento in cui lo avrebbero trovato. Non aveva alcun bisogno di voltassi, di guardarli in faccia; il braccio destro si alzò solenne e inesorabile portando il freddo metallo della canna a contatto con la tempia, il tempo di un respiro profondo, l'ultimo, infine il buio.

lunedì 26 dicembre 2011

pensierino del giorno-26/12/2011

esattamente, cosa dovrebbe succedere alla fine del mondo? trombe dell'apocalisse e diluvio universale? una roba stile deep impact? un mega blackout, si spegne la luce e tutti a casa alè?
oppure tornano finalmente i dinosauri e ci sbranano?

domenica 25 dicembre 2011

pensierino del giorno-25/12/2011

il fratello di mia nonna ha novantuno anni. quando scoppiò la seconda guerra mondiale partì volontario e, sue testuali parole, da volontario se ne andò. un modo simpatico per spiegare la sua diserzione quando fuggì da una prigione tedesca in francia scavalcando un muro alto quattro metri e tornando in val di susa a piedi facendo tutta la val d'isere con due sole patate. lo andiamo a trovare una volta l'anno e ci scappa sempre qualche accenno a quelle vicende ormai lontane nel tempo che lui stesso afferma di ricordare tutto sommato con piacere.
solo di una cosa non vuol proferir parola: il montenegro. si trincera dietro un "non te l'augurare", si copre la mano col viso e la conversazione finisce lì. al massimo si ottengono qualche insulto contro gli slavi e la ripetizione della frase di cui sopra. ha raccontato di aver conosciuto lì kurt waldheim, all'epoca ufficiale di collegamento e in futuro segretario delle nazioni unite e presidente della repubblica austriaca. digitando il suo nome sul web appare un estratto dal corriere della sera che ripercorre le tappe della carriera di questo personaggio, prima in auge e poi caduto in disgrazia quando in molti insinuarono una sua partecipazione attiva tra le forze armate tedesche. mio zio sostiene che fosse una persona estremamente cortese e affabile, doti rare negli ufficiali nazisti dell'epoca, parlava benissimo l'italiano ed era in sostanza una mosca bianca.
gli usa arrivarono a dichiararlo persona non grata dietro pressioni della comunità ebraica. da che parte starà la verità?

sabato 24 dicembre 2011

pensierino del giorno-24/12/2011

da bambini siamo quasi tutti di destra.
crescendo, iniziamo ad apprendere i valori che sono bagaglio culturale della sinistra e sembra tutto molto figo, perciò è un fiorir di volemose bbene.
durante l'adolescenza le strade si separano: c'è chi resta fermo lì e chi invece torna alle origini.

venerdì 23 dicembre 2011

pensierino del giorno-23/12/2011

seconda lettera a mio figlio.

caro figlio,
questa missiva fa seguito alla prima che già dovresti aver letto. ti chiederai perché sono morto a migliaia di km di casa, io che nella vita non avevo mai preso in mano un'arma. devi sapere che quando ero bambino i nostri nonni ci raccontavano della guerra, della resistenza, di un conflitto che a volte era casa per casa; la realtà cui ero stato abituato però era diversa: vivevamo i conflitti attraverso la televisione e ti garantisco che me ne ricordo tanti, a partire dall'intervento della nato nei balcani, poi l'afghanistan, l'iraq e chissà quanti altri non ricordo. era una guerra tecnologica, al massimo morivano i militari di professione, non certo noi civili. poi cambiò tutto quando ci si rese conto che stavamo distruggendo il pianeta e ci toccò bussare da cina e india chiedendo di ridurre la loro crescita, spiegando come sarebbe stata inutile e poco lungimirante senza una terra sulla quale vivere. furono sordi ai nostri appelli e l'unica strada percorribile fu la terza guerra mondiale, ma dato che i nemici da soli facevano circa metà della popolazione mondiale ci fu un'enorme coscrizione. arruolarono chiunque tra i 18 e i 55 anni, pensa quante vedove hanno lasciato. ci insegnarono a imbracciare il fucile, come sparare e tecniche base di sopravvivenza; le persone più istruite diventarono ufficiali, a me diedero i gradi di tenente. renditi conto.
mi rendo conto di quante cose non ti ho mai raccontato, purtroppo dovrai sapere tutto dalla carta o dai racconti di tua madre. fatti dire come ci conoscemmo, quella è una storia che val la pena sentire. la definisco, con un certo orgoglio, il mio capolavoro.
sarò carne da macello, consapevole che ogni istante è un istante in meno alla mia morte. qualcuno ha provato a nascondersi, a falsificare i documenti, io invece ho deciso che avrei affrontato il mio destino. lo faccio nella speranza che il nostro sacrificio spinga le generazioni future a comportarsi con maggior saggezza, memori del nostro esempio. giustamente osserverai che da quel punto di vista c'è poco da stare allegri, visti i precedenti.
comunque sia, questo è quanto.
uscii di casa sgattaiolando come un ladro alle quattro del mattino, per non dover salutare i miei figli e mia moglie. forse volevo solo fingere che fosse un giorno come un altro.

giovedì 22 dicembre 2011

pensierino del giorno-22/12/2011

la scuola ci ha imposto lo studio di argomenti e autori che noi abbiamo scioccamente vissuto come imposizione, magari per la scarsa capacità di coinvolgere da parte del professore.
succede quindi che si arrivi a una certa età e ci si riscopra amanti di componimenti per i quali pochi anni prima provavamo un senso di repulsione, manco fossero velenosi. e dal momento che ci avviciniamo a loro in maniera del tutto spontanea, assorbiamo informazioni come mai eravamo riusciti a fare e saremmo in grado di sostenere una brillante interrogazione studiando solo per una decina di minuti, a fronte delle ore spese inutilmente sulle antologie o i libri del liceo.
in una stagione che cerca di cambiare o meglio stravolgere il paese, dobbiamo cercare di formare insegnanti motivati che trasmettano qualcosa ai loro allievi. qualcuno di quelli che ho avuto mi ha lasciato un piccolo segno, ma data la mia colossale ignoranza è palese che si tratti di una sparuta minoranza.

mercoledì 21 dicembre 2011

pensierino del giorno-21/12/2011

la simbologia mi diverte e intriga. è come un enorme rebus, quasi un gioco di spie. si nascondono qua e là delle immagini con un forte significato allusivo e solo pochi sono in grado di comprenderlo in pieno. stile messaggio in codice che sarà letto esclusivamente da chi possiede la chiave per la cifratura.
oltre alla banale decrittazione, c'è poi da venire a capo di un altro mistero: il perchè è stata scelta, come mai non si può rendere palese il tutto ed è necessario fare ricorso ai simboli. a volte tutto si risolve in una bolla di sapone, son stati usati come firma, per evitare un inutile dispendio di parole.

martedì 20 dicembre 2011

pensierino del giorno-20/12/2011

lo stream of consciousness tradotto come flusso di coscienza è la tecnica che più si avvicina alla rappresentazione del nostro pensiero in quanto segue il filo illogico della nostra mentre e procede per associazione di idee proprio come quando siamo per strada camminiamo riflettendo su qualcosa e tutt'a un tratto un elemento del paesaggio circostante ci distrae o usciamo dai binari del nostro ragionamento seguendo un'altra intuizione senza alcuna soluzione di continuità ponendo il lettore faccia a faccia col personaggio eliminati i filtri della punteggiatura per cui o si perderà per strada e in quel caso è meglio che si dedichi ad altro o riuscirà a farsi trascinare nel vortice delle emozioni come un cieco che corre a perdifiato solo seguendo un mancorrente col rischio di finire fuori a ogni curva ma dall'altra parte c'è la soddisfazione di avercela fatta in tutto e per tutto allora sì che val la pena tentare in culo alle virgole e ai punti

lunedì 19 dicembre 2011

pensierino del giorno-19/12/2011

va a finire che uno è costretto a prendere sempre la macchina.
il trasporto pubblico è spesso inefficiente, le distanze sono significative e i servizi di bike sharing non al livello delle città europee più avanzate.
dove per esempio i taxi offrono un servizio da noi impensabile: ci si sposta con pochi euro e li si ferma con un gesto lungo la strada. sorge spontaneo chiedersi come mai. la ragione, a quanto mi è dato di capire, risiede nella liberalizzazione. attualmente se un tassista copre la tratta fiumicino-roma deve fare il viaggio indietro da solo. geniale. poi va a finire che quando qualcuno prova a metter mano alle schifezze attuali si ritrova coi taxi che bloccano la capitale, stringendo qualche anno dopo un'alleanza con un candidato sindaco per avere i propri privilegi intatti.

domenica 18 dicembre 2011

pensierino del giorno 18/12/2011

la sola tastiera che ho trovato ha la simpatica caratteristica di avere i tasti completamente a caso

sabato 17 dicembre 2011

pensierino del giorno-17/12/2011

la grande sfida dell'uomo contro l'orso di peluche nel duemilaundici consiste nello scrivere e aggiornare il proprio blog nonostante le disavventure dovute ai viaggi, alla costante ricerca di una postazione internet e un qualsiasi apparecchio che sia in grado di connettersi in maniera efficace.
un'altra vittoria, ma domani si prospetta l'ennesima sfida.

giovedì 15 dicembre 2011

pensierino del giorno-16/12/2011

le notizie ci invadono e possiamo reperirle dovunque, sia quelle di parte che le cosiddette "ufficiali", ossia quelle provenienti da fonti si spera terze e imparziali. perfino la stampa estera appare comodamente sullo schermo del nostro pc. quello di cui invece si sente la mancanza sono i commenti: il pensionato si imbufalisce quando apre il quotidiano e scopre quali sono le misure previste nella manovra in quanto ci vede l'ennesimo rincaro dei prezzi; servirebbe qualcuno in grado di spiegargli il motivo per il quale sono adottati certi provvedimenti e non mi riferisco per forza alla manovra, che ho usato solo come esempio. forse nemmeno i giornalisti lo sanno e preferiscono evitare il lavoro sporco, lasciando la gente preda dell'incomprensione.

pensierino del giorno-15/12/2011

ogni tanto, o meglio ogni spesso, mi tornano in mente ricordi di quand'ero bambino e sento il bisogno di riportarli sul forum.
di solito accade che la realtà di allora, deformata dalle mie impressioni puerili, venga a scontrarsi con la realtà percepita con gli occhi più maturi. uno degli esempi che ho più cari è la palestra del liceo valsalice, dove da piccolo frequentavo i corsi di minibasket: all'epoca pensavo fosse un posto gigantesco, campo lunghissimo e ancora più largo, soffitti che sfioravano il cielo, addirittura delle tribunette in fondo! roba da matti, il livello appena sotto un palasport.
una volta cresciuto, mi son reso conto che in effetti il soffitto è alto, per il resto non ha niente di diverso dalle palestre delle altre scuole.
però all'epoca me lo son goduto assai, beato della convinzione di giocare in un posto meraviglioso.

mercoledì 14 dicembre 2011

pensierino del giorno-14/12/2011

mi chiedo, perchè più o meno chiunque si è ostinato negli ultimi quarant'anni a rifare eleanor rigby dei beatles? sarete anche bravi, magari vi viene in mente un arrangiamento originale, ma resterete sempre inferiori. inferiori per inferiori, doomed to failure, non sarebbe meglio arrivare a quello stadio con un lavoro proprio e non altrui?
sarò io che non capisco una svanzica come al solito.

martedì 13 dicembre 2011

pensierino del giorno-13/12/2011

caro babbo natale,
innanzitutto una domanda: ho messo come indirizzo "natale babbo c/o circolo polare artico", dici che arriverà? speriamo di sì, altrimenti sai che delusione il venticinque mattina!
quest'anno ho stato bravo, ho sostenuto con profitto esami all'università e ho vissuto nel rispetto delle leggi e della costituzione (credo). pertanto chiederebbi:
- kim basinger. sì ma non quella di ora, anche se milf, vorrei quella di venti-venticinque anni fa. già scartata per favore;
- un sottomarino nucleare, con quel che costa il carburante di 'sti tempi è il mezzo più economico;
- un M16. metti mai che una deficiente s'inventi che lo stuprata, ci manca solo che vogliano darmi fuoco alla casa;
- megan gale quando faceva la pubblicità della omnitel
- un'eredità milionaria da un parente che non sapevo di avere
- ah, ovviamente la pace nel mondo.
p.s.: un barattolo di nutella è chiedere troppo? se poi sopra al barattolo ci metti pure due biglietti per il prato quando suona springsteen a san siro siamo a cavallo.

lunedì 12 dicembre 2011

pensierino del giorno-12/12/2011

quando rossella o'hara, accasciata sullo scalone della sua vecchia casa, viene lasciata da rhett butler che a precisa domanda su cosa ne sarà di lei risponde "francamente, cara, me ne infischio", cerca di farsi forza e trova appiglio in ciò che le è rimasto: "tara. la terra. domani è un altro giorno" epico frasone che chiude il filmone. tutto in one. vogliate perdonarmi se vi ho spoilerato il finale.
possiamo ripartire da poche certezze: noi stessi, tanto per cominciare. spesso ci si ferma lì perchè il resto in un modo o nell'altro è venuto meno con un dirompente effetto a cascata, anzi meglio ancora un effetto domino: un piccolo e insignificante tassello decide di perdere l'equilibrio e, non contento, trascina con sè tutti gli altri senza che possano opporre resistenza.
il problema di quel tassello è che si è trovato a essere in un determinato momento nella scomoda posizione di chiave di volta dell'intera struttura e non ha retto.
badabùm.

domenica 11 dicembre 2011

pensierino del giorno-11/12/2011

tempo fa avevo letto una storia tragica, accaduta negli stati uniti.
due sorelle, residenti a un migliaio di km di distanza l'una dall'altra, decidono dopo essersi sentite per telefono di fare una sorpresa. perciò entrambe si mettono in macchina e, con l'altra del tutto ignara, partono.
avrete già intuito che moriranno scontrandosi in un incidente, per cui la domanda che mi pongo è la seguente: siamo davanti a quello che chiamiamo destino?
la questione è spinosa, vien voglia di non aggiungere altro per non influenzare troppo i ragionamenti delle persone, anche se bisogna fare una piccola precisazioe: secondo me la questione è tra un destino che ci comanda, è già scritto, noi siamo solo marionette nelle sue mani e qualsiasi cosa facciamo è stata prevista anzi preordinata da tempo, oppure con ogni nostra decisione modifichiamo il corso dell'esistenza, in ossequio all'adagio per cui lo sbatter d'ali di farfalla può cambiare il mondo.

sabato 10 dicembre 2011

pensierino del giorno-10/12/2011

ogni tanto sbucano piacevoli sorprese in cucina.
posto che sono esclusi tutti i piatti elaborati perchè quando uno arriva a casa distrutto ha voglia di tutto meno che di stare in piedi a cucinare, bisogna pur trovare qualcosa con cui saziare l'appetito. matre cucinante (ablativo assoluto, corretto perchè non c'è identità di soggetto) il maschio alfa è alla caccia di cibi dalla rapida fruizione che gli permettano di arrivare vivo all'ora di cena.
sono tollerati pochi passaggi intermedi tra l'arrivo in cucina e la masticazione.
il livello più basso è rappresentato dal pezzo di pane strappato brutalmente dalla pagnotta. poco sopra si colloca sempre quel pezzo, però con una punta di maionese strizzata dal tubetto.
richiede già un notevole sforzo la creazione di un simil-panino monogusto: di solito si sceglie il companatico tra gli affettati in base a quello che offre il frigo.
infine, arriva inatteso come una diagonale di d'ambrosio (terzino destro del toro) l'apice del gusto. fetta di pane, burro spalmato e acciuga. non credo sia possibile salire ulteriormente di livello, dato l'altissimo voto che prende considerando i vari parametri: soddisfazione delle papille gustative, rapidità della preparazione, possibilità di reiterare la stessa, allegria che mette in corpo.

venerdì 9 dicembre 2011

pensierino del giorno-09/12/2011

il motivo per cui avevo iniziato il pensierino di ieri sulle serie tv è che volevo instaurare un parallelismo tra queste ultime e il mio blog: entrambi procedono per capitoli, la differenza è che mentre qua manca un fine ultimo, nelle serie (e mettiamoci pure le saghe) è tutto teleologicamente determinato.
prendendo spunto dalle osservazioni di qualche fedelissimo, devo notare come in effetti il vincolo più forte che si crea tra l'appassionato e l'oggetto è l'aspettativa. tanto più è forte, tanto più permette a chi produce qualche passaggio a vuoto. penso alla sesta serie del mio adorato how i met your mother, che ha deluso e non poco. tuttavia si era creato un vincolo tale per cui non vedevo l'ora che iniziasse la settima; all'opposto, una prima deludente stagione di skins mi ha stoppato senza procedere oltre.

giovedì 8 dicembre 2011

pensierino del giorno-08/12/2011

in principio fu harry potter. la prima saga con la quale ho avuto a che fare. quando finii la pietra filosofale mi chiesi se davvero sarebbero usciti gli altri sei, uno per ogni anno di hogwarts rimanente. eccome se uscirono; la fine del settimo mi regalò una sensazione nuova, la chiusura di un ciclo e forse anche di un'epoca.
poi giunse come un ciclone la famiglia malaussene con le sue stramberie; ho amato follemente julie e mi sono sentito un abitante di belleville durante tutti e sei i volumi. avendoli letti tutti di fila, a differenza di harry potter, speravo non finissero mai, una volta catapultato dentro questo mondo mi ero creato una realtà parallela.
la prima serie tv è stata friends, un'altra che ho visto tutta d'un fiato, dieci stagioni condensate in poco più di un mese. molto indeciso se amare di più rachel o monica, ho risolto pensando che nel mio mondo ideale la poligamia è cosa giusta e buona.
da lì in avanti è stata una continua escalation, tra how i met your mother, i nerd di the big bang theory e l'infinita storia di a song of ice and fire, dalla quale hanno tratto game of thrones.
a guardar bene non sono poi tantissime, però come coinvolgimento sono state fin troppe.
come porsi nei loro confronti? forse è troppo considerarli alla stregua di parenti defunti, dovrei ridimensionarli e inquadrarli come amici delle elementari che ti fanno compagnia per alcuni anni e spariscono. saltuariamente ci si ritrova, il cuore batte ancora forte ma dura poco, tutto svanisce lì perchè è un capitolo chiuso e non lo si può riaprire.

mercoledì 7 dicembre 2011

pensierino del giorno-07/12/2011

i film e la televisione mi hanno consegnato un'immagine piuttosto fissa degli anni '50-'60. dovendo pensare a quel periodo, mi viene automatico ambientare la scena in una borgata con le strade strette e deserte, di sera con i lampioni solitari a vigilare contro il buio. tocco di classe, il gorgoglio di una fontanella.
il silenzio è rotto dallo sporadico passaggio di un'automobile che non si fermerà. passeggiando radente ai muri delle case si può sentire l'odore della cena preparata per la famiglia, ogni tanto qualche radio che gracchia. più avanti negli anni, addirittura delle televisioni.
di sera la gente è stanca e resta a casa, e poi uscire per fare cosa? il cinema non c'è, si trova solo nel paese vicino. hanno lavorato tutto il giorno, è stata dura ricostruire dopo la guerra. nella piazzetta principale (che poi è sì e no uno slargo) si trova la lapide coi caduti, i ragazzi che son partiti per il fronte senza fare ritorno.
ci si ricorda della guerra non solo per le tessere annonarie e i bollettini, ma anche perchè son passati prima dei soldati, poi altri soldati e infine i partigiani. veloci come l'automobile, a nessuno di loro sembrava interessare granchè la sorte del paese. eppure, la gente ha immortalato ogni secondo di queste divise che hanno bevuto alla loro fontana.
dopo il tramonto, tutto tace.

martedì 6 dicembre 2011

pensierino del giorno-06/12/2011

in fondo, spiace.
quando si perde una grossa occasione si rimane col classico amaro in bocca.
sensazione che provo quando arrivo carico a un esame universitario, convinto di poter prendere un bel voto per tirar su la media e finisco col rifiutare un ventitrè. scoramento, scarsa fiducia in se stessi, consapevolezza di dover rifare tutto da capo, di dover ricalendarizzare i mesi a venire.
succede che ci si ritrova con le spalle al muro eppure giunge insperato un aiuto: il migliore nel suo campo, dicono. e mi torna in mente la lamentela dei legionari romani dopo esser stati pestati da asterix e  obelix: "arruolatevi, dicevano! girerete il mondo, dicevano!".
dicevano che fosse l'élite e allora è lecito aspettarsi qualcosa che ti faccia star tranquillo.
poi uno va a legger la manovra e scopre che in sostanza han calato le braghe proprio a quelli che ti hanno costretto con le spalle al muro. anzichè metterli in un angolo in castigo con le orecchie d'asino, occupano ancora un ruolo di primo piano.
fa male leggere le parole di visco che commenta amareggiato dalle pagine di repubblica la mancanza di misure concrete contro l'evasione fiscale. vorrei sentirlo parlare durante le conferenze stampa del governo, invece no.
le tasse sui riccastri fanno effetto palliativo e forse qualche allocco si illude che servano davvero a qualcosa. chi invece continua a fregarsi le mani è tutto il ceto medio-alto che continua bellamente a battersene la ciolla del fisco e delle esigenze di uno stato di diritto.
non resta che studiare meglio per il prossimo appello.
chissà, magari stavolta il prof farà domande più facili.

lunedì 5 dicembre 2011

pensierino del giorno-05/12/2011

la figura che meglio rappresenta la distribuzione delle idee politiche è un cerchio.
prendiamo un punto a caso su di una circonferenza e assumiamo che sia il centro. per cui nè destra nè sinistra, il centro, ammesso che sullo scacchiere politico esista, ma facciamo finta che sia così.
allontanandosi dal centro di ugual misura da una parte e dall'altra si va verso la destra e la sinistra, che dovrebbero avere idee simmetricamente distanti dalla componente "bianca".
immaginando che questo percorso sia seguito da due biglie, la cosa molto divertente è che quelle due biglie, pur partendo una da destra e una da sinistra, torneranno a incontrarsi, trascinando un po' di quanto raccolto nel loro percorso, come due fiumi che confluiscono.

domenica 4 dicembre 2011

pensierino del giorno-04/12/2011

durante le gite scolastiche, di qualsiasi epoca, il punto di ritrovo era il letto.
bene che andasse, si finiva in un hotel tre stelle e dopo cena ci si ritrovava nella stanza di qualcuno, dove per ovvie ragioni mancavano posti per sedersi. allora si finiva tutti quanti ammassati sui letti, saltuariamente si trovava qualcuno che restava in piedi un paio di minuti per sgranchirsi le gambe, dopodichè di nuovo sul materasso.
ripensandoci, è abbastanza buffo.
ormai nei viaggi resto il meno possibile nel posto dove dormo. questo quando mi va di lusso e dormo al chiuso, altrimenti gli scenari sono ben peggiori.
per le comodità e la banalità ho già tutta la vita a disposizione, almeno ogni tanto c'è veramente il bisogno di uscire dai binari dell'abitudine e del preventivato. poter affrontare imprevisti, tornare con qualcosa da raccontare che non sia una recensione da lonely planet. si ride sempre per le storie altrui, ci si immedesima, ci si emoziona, e allora perchè non provare a viverle?

sabato 3 dicembre 2011

pensierino del giorno-03/12/2011

mia sorella ha sempre voluto guardare la tv durante la cena, mentre per me avremmo anche potuto spegnerla. purtroppo dopo l'orario dei telegiornali si apriva il vuoto più assoluto: non un canale che offrisse un programma decente, per cui decideva di guardare le trasmissioni condotte da enrico papi.
nonostante il passare degli anni, sempre lo stesso sorriso, lo stesso taglio di capelli, la stessa camicia bianca e sotto il jeans. credo di aver odiato poche persone più di lui. la prima cosa a irritarmi eran le sue battute agghiaccianti, tallonate dalla risata. piuttosto mi sparo sei ore di monologhi di belpietro.
per mia fortuna, ma anche per quella di molti altri, è da un pezzo che è sparito dalla circolazione e si può fare zapping senza il rischio di imbattersi in lui.

venerdì 2 dicembre 2011

pensierino del giorno-02/12/2011

è la gente che fa la storia?
o è la storia, seguendo il suo imperscrutabile disegno, a fare la gente?

giovedì 1 dicembre 2011

pensierino del giorno-01/12/2011

prima o poi doveva succedere.
ho sognato un parente defunto.
a esser sinceri, non è andata proprio così: la figura che aveva le sembianze di mia nonna si è rivelata essere un'impostora, però quel che conta è l'evento.
in famiglia abbiamo subito capito che c'era una sola cosa da fare. internet alla mano, abbiamo estrapolato tre numeri dal sogno.
e qui sorge il dilemma dei dilemmi, più drammatico della residenza invernale delle papere del laghetto di central park per il giovane holden. su quale ruota giocarli?
noi stiamo a torino, quindi la competenza territoriale dovrebbe appunto di torino perchè il sogno è avvenuto qua. eppure nonna stava a pisa. c'è chi dice che questo tipo di sogni andrebbero giocati a bari, non chiedetemi perchè, ma abbiamo scelto anche firenze in quanto la più vicina.
son pronto a scommettere che non ne uscirà manco uno.
anzi, usciranno tutti e tre su bari.

mercoledì 30 novembre 2011

pensierino del giorno-30/11/2011

a canticchiare son buoni tutti. va bene in qualsiasi circostanza, richiede poco impegno e la gente di solito non guarda stranita.
le persone più belle però son quelle che ballano. hanno talmente tanto da tirare fuori che non possono proprio stare ferme, devono in qualche modo mettersi in movimento e sono costrette magari nell'abitacolo della macchina, sulla sedia in ufficio, sul banco a scuola, ma superano i limiti fisici, le barriere e cominciano a muoversi.
quanto meno sanno ballare, tanto più è meraviglioso vederli all'opera perchè si tratta di un'improvvisazione genuina e incontaminata da tecniche varie; non esprimono solo felicità, sarebbe riduttivo. sensazione di vitalità totale.
pur essendo notoriamente un misantropo, auguro loro che il momento magico non si esaurisca mai.

martedì 29 novembre 2011

pensierino del giorno-29/11/2011

tempo fa avevo narrato le (dis)avventure del maschio alfa ai fornelli.
è ora che il mondo sappia di un altro piccolo inconventiente occorsogli da poco.
egli è rincasato verso mezzanotte gasato a mille per una superba prestazione nel torneo di calcio a 5, dove la di lui squadra ha conquistato con pieno merito la sesta vittoria su altrettanti incontri. l'adrenalina gli ha impedito di andare a letto fino all'una e trenta circa, ora in cui si è coricato.
sogna che ti sogna, un personaggio non meglio identificato gli comunica che deve essere evacuato in quanto la sua casa è a rischio esplosione per fuoriuscita di gas nella zona; la stanchezza prevale e anche nel sogno il maschio alfa si getta tra le braccia di morfeo, coccolato dal calore delle sue coperte. ed è proprio qua che i piani dell'immaginazione e della realtà si sovrappongono, si fondono.
si sveglia di soprassalto, occhi sbarrati, una sola certezza: scappare. con un tempo di reazione che farebbe morire d'invidia un navy seals si fionda giù per le scale ancora in pigiama, composto da pantaloncini corti e maglietta a maniche corte, apre la porta che dà sulla strada e per una tuttora non chiarita botta di fortuna non la richiude poderosamente dietro di sè. lo scenario che gli si presenta è, contro ogni aspettativa, prevedibile: non un cane in giro, freddo, ancora più freddo coi piedi nudi sull'asfalto, è necessario cercare qualcuno per chiedere aiuto, ci sarà per forza della gente in giro con coperte, del resto hanno evacuato tutto il quartiere.
in quel frangente di puro terrore, un barlume di lucidità.
preferendo una morte al caldo piuttosto che una sopravvivenza battendo i denti torna sui suoi passi, rientra in casa e guarda l'ora: 4.34 a.m. Sfiderà la sorte, tornerà a letto nonostante il pericolo.
eppure, ancora una volta ha avuto ragione e ha potuto raccontarcelo.

lunedì 28 novembre 2011

pensierino del giorno-28/11/2011

a scuola non ero uno che tagliava di frequente. anche perchè, tutto sommato, mi divertivo abbastanza. per questo ho sempre diviso l'anno in due periodi: quelli di frequenza e quelli di vacanza. o l'uno o l'altro, tertium non datur.
la prima volta che mi è capitato di essere in giro per una manifestazione anzichè tra i banchi è stato bislacco, ho visto coi miei occhi una città che vive oltre le mura scolastiche. fino a quel momento non esisteva, era inconcepibile che alle undici del mattino di un venerdì di novembre la gente potesse camminare sotto i portici, entrare in un negozio od ordinare un caffè al bar.
col passaggio all'università ho riproposto pari pari questo schema mentale, sostituendo il periodo di frequenza con quello dello studio per gli esami. e tuttora, alla veneranda età di ventidue anni, mi capita di trovarmi imbambolato a fissare la tangenziale nord stupefatto per non essere in una qualche biblioteca chino sui libri e, meraviglia delle meraviglie, c'è qualcuno su quella tangenziale! miriadi di vite che per un nanosecondo s'intrecciano, si avvicinano, si annusano, per poi proseguire lontane.
per questo temo l'idea di un futuro lavorativo chiuso in un ufficio, perchè non potrei esser parte di tutto quello che accade là fuori.

domenica 27 novembre 2011

pensierino del giorno-27/11/2011

Milano. Si sono appena concluse le esequie di Silvio Berlusconi e Piazza del Duomo pian piano torna a essere gremita dai normali turisti. Sul sagrato si attardano Fedele Confalonieri, Gianni Letta e un distrutto Emilio Fede che colloquiano con i figli dell'ex-imprenditore. Per ricordare tutti i suoi titoli non basterebbe un articolo intero, perciò non è questa la sede. Concede una battuta ai giornalisti Piersilvio: "Mio padre ha vissuto alla perfezione, fino all'ultimo giorno e, tutto sommato, non si è perso granchè" alludendo al mese di distanza tra la dipartita di Berlusconi e la presunta fine del mondo secondo la celeberrima profezia Maya.  Sono stati necessari sei giorni per organizzare il funerale: la triste notizia è stata scoperta dal maggiordomo di Villa San Martino la mattina seguente e da allora è stato un ininterrotto andirivieni di persone, tale da impedire l'allestimento della camera ardente nel giorno stesso; le principali personalità del mondo politico italiano e internazionale non hanno fatto mancare il proprio cordoglio alla famiglia. La prima ad arrivare, avvisata dai figli, è stata l'ex moglie Veronica Lario col compagno Maurizio Cacciari, i quali tuttavia non sono rimasti molto.
Secondo stime ancora non ufficiali, sarebbero state più di un milione le persone che hanno reso omaggio alla bara esposta all'interno dello stadio Giuseppe Meazza di Milano, l'unico posto in grado di poter gestire e smaltire una folla di tali dimensioni.
Farà sicuramente discutere l'assenza del neo-eletto Presidente del Consiglio Bersani, il quale era comunque presente stamattina alla cerimonia funebre. Ad ogni modo comprensibile, vista la fitta agenda politica e i gravi problemi che già affliggono la maggioranza, minacciata dalla componente terzopolista.
Anche il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano è parso piuttosto freddo e distaccato e per evidenti ragioni di età non si è potuto trattenere a lungo. Sono parsi scuri in volto e preoccupati i vertici del Pdl, partito che ancora dedica la homepage del proprio sito web alla scomparsa del suo fondatore e per lungo tempo unico e indiscusso leader. Angelino Alfano, dopo la batosta subita alle urne meno di un mese fa, ha dichiarato che da lunedì si aprirà una nuova fase politica non solo per il centro-destra, ma per l'intera nazione. Sembrano fargli eco le battute di pessimo gusto reperibili ovunque su Internet su blog come Spinoza.it dove chi per anni ha covato rancore si è sfogato andando decisamente oltre il limite del tollerabile.
Nessuna parola da Umberto Bossi nè dall'intera Lega Nord, proseguono i rapporti tesi con l'alleato di mille battaglie lasciato dopo la definitiva crisi di governo del 2011, cui seguì il governo tecnico Monti. Anche per loro i grattacapi non si contano dopo l'uscita dal Parlamento per non aver superato la soglia di sbarramento del 4% prevista dalla nuova legge elettorale.
Il Papa dall'Angelus Domenicale ha voluto ricordare un uomo "pio, che è morto nel nome del Signore". Qualche perplessità è stata suscitata da queste parole anche all'interno del mondo cattolico, dove però nessuno è arrivato a smentire le parole del Santo Padre, pur lasciando trapelare un punto di vista abbastanza distante.

sabato 26 novembre 2011

pensierino del giorno-26/11/2011

la domanda sorge spontanea: chi può essere così pirla da aprire le chat che compaiono durante lo streaming? appare la foto di una graziosa fanciulla che si presenta con educazione e fa capire di essere interessata a copulare. oppure, guarda caso sei stato proprio te il fortunato vincitore di qualche meraviglioso regalo.
posso capire se uno, nel tentativo di chiudere e preso dalla fretta, sbaglia a cliccare sulla x giusta. altrimenti resta per me inspiegabile come a una persona senziente possa venire in mente di seguire questi pop-up.
a proposito, grande invenzione lo streaming. ha salvato tutte le persone che, come me, sono troppo pigre o impedite per scaricare files da internet; è anche un prezioso supporto per chi vuole vedere lo sport senza pagare dazio alle televisioni private e, se tutto va bene, becca pure il commento di un canale straniero evitando quindi i terrificanti cronisti italiani. bisognerebbe mettere un governo tecnico pure lì, in alternativa eliminare la voce e sostituirla con una playlist di brani che l'utente può modificare sul momento. taaaac, niente niente ho fornito l'assist per fatturare qualche milioncino il più il prossimo anno.
portatore sano di idee geniali.

venerdì 25 novembre 2011

pensierino del giorno-25/11/2011

it's all a big business.
questo è quanto diceva la mia insegnante di inglese quando ci lamentavamo dei costi esorbitanti necessari per sostenere gli esami del cambridge.
funziona così: per passare l'esame (che in capo a due anni non ti sarà più riconosciuto o non lo sarà mai, a seconda del luogo) è necessario prendere ripetizioni da un'insegnante privata, comprare i loro libri e infine scucire una cifra notevole per sostenere le prove e dopo soli tre mesi, notare che usano il correttore ottico, fanno sapere i risultati senza alcun modo di verificare le correzioni e gli errori.wonderful.
perchè in tutto questo è necessario sapere che, una volta ottenuta la certificazione, non è che siamo in grado di andare a colloquio con david cameron. infatti la preparazione dev'essere mirata e specifica per l'esame, lavorando su fac-simile di prove in modo da saper svolgere bene quegli esercizi. l'effettiva conoscenza della lingua è del tutto secondaria; per fare un paragone, è come se l'esaminatore della scuola guida chiedesse di fare un tratto in retromarcia e poi infilarsi in un parcheggio, dopodichè consegna la patente. uno si stupirebbe perchè non ha neanche dimostrato di saper guidare dritto e soprattutto andando avanti, eppure si ritrova la patente in mano.
è sempre bello notare la differenza di cultura che c'è tra gli italiani e gli altri popoli, in questo caso gli inglesi. non credo raggiungeremo mai il loro livello di aplomb: quello che definiscono business per noi è poco sopra la mafia.

giovedì 24 novembre 2011

pensierino del giorno-24/11/2011

vent'anni precisi.
24 novembre 1991-24 novembre 2011.
ogni volta che sento la tua voce è come se fossi nei paraggi.
le morti delle persone cui teniamo ci lacerano in profondità perchè abbiamo paura del futuro senza di loro. certe volte siamo preparati al dolore, in qualche modo ce lo possiamo aspettare e abbiamo già dovuto fare i conti con l'idea. il più delle volte però la notizia giunge del tutto inattesa, come nei film il cielo si annuvola e comincia a piovere, almeno dentro di noi e sembra non dover smettere mai.
la cosa più sconvolgente è star male per la morte di qualcuno che non abbiamo mai vissuto. vorrà pur dire qualcosa. innamorarsi delle prime canzoni ascoltate e poi leggere chissà dove che, proprio così, quello che hai appena eletto a tuo cantante preferito se n'è andato già da alcuni anni, il giorno dopo aver annunciato al mondo la sua malattia.
sarebbe banale ricordarti solo nel giorno della tua scomparsa, chi ti ha amato lo fa ogni volta che sente in lontananza le note di una tua canzone, quando passa in una biglietteria e legge i nomi dei concerti in programma e si chiede per quale ingiustizia divina non ci sia un tour estivo dei queen.
guardare i video dei concerti non fa che spargere sale sulla ferita; per contro, aiuta a comprendere come la genialità non si potesse limitare a un campo solo perchè la definizione cantante gli sarebbe stata stretta. strettissima. era un artista.
un'assenza che pesa per l'umanità intera, al punto che non si può neanche scegliere una frase del repertorio perchè vorrebbe dire rendere un'ingiustizia alle altre escludendole. è come trovarsi davanti a un tavolo pieno di cioccolatini, tutti diversi eppure buonissimi, e non sapere da quale iniziare e quale tenersi per ultimo.

mercoledì 23 novembre 2011

pensierino del giorno-23/11/2011

da vecchio lupo di mare quale sono, ricorrerò a un espediente: inauguro la sezione amarcord, nella quale inserirò di tanto in tanto alcuni dei pensierini più belli tratti dagli anni del liceo.
comincerò col mio preferito, 09/09/07.
torino è illuminata. sì ma per chi? in giro non si vede anima viva. ieri sera il valentino pullulava di gente, oggi sembra di essere su un pianeta disabitato. pieno di luci che non serviranno a nessuno.
i ragazzi sono tutti in casa. non è la notte prima degli esami, ma poco ci manca per la nostra generazione. è la prima di tante notti prima degli esami. io invece giro in bici per le strade vuote ascoltando musica triste, in accordo col mio umore. quest'anno sarà lo spartiacque.
non ci sarà più l'ennesimo anno di scuola nel quale ci riempiranno la testa di inutili nozioni, ma dovremo imparare a fare qualcosa per guadagnarci la pagnotta. io non voglio crescere. si stava così bene da gagni. uno si guarda indietro e pensa se il suo tempo sia stato sfruttato nel miglior modo possibile. sembra sfuggirci tra le dita, ogni respiro è andato, non tornerà, i nostri errori, i bei momenti, lasciano il tempo che trovano.
chissà perchè poi tutti stanno a casa tristanzuoli. mi costringono a mettermi qua a scrivere un pensierino quasi serio. in questo momento riesco quasi a vedermi ognuno di noi che è indeciso sull'uscio ma poi rientra. stasera no. domattina ci si alza presto. domattina finisce la nostra ultima estate da liceali. come se non bastasse, ora cominciano pure a mettere su msn tutte le foto delle feste durante le vacanze. con un senso quasi di nostalgia. sono qua in camera e tutto mi sembra così strano. perchè ci sono ancora i peluche, le foto dei calciatori, un disordine pazzesco? ormai sono quasi un adulto. però vorrei essere peter pan in questo momento, andare all'isola che non c'è e  mangiare cibo immaginario e combattere capitan uncino.
non so cosa sarà di me. però una cosa la so. cercherò di restare gagno a vita.
un pensiero a chi ha fatto parte della crescita, a tutta la crimea che domina, ai compagni di scuola di tutti i tempi, agli amici lontani e a quelli più vicini, a chi rimarrà gagno nel cuore e nell'anima.
dedicato alla bionda, che spero condivida in tutto e per tutto. la nostra foto è la più bella del mondo.

martedì 22 novembre 2011

pensierino del giorno-22/11/2011

comincio ad avere un'età considerevole.
per gli alberi si contano i cerchi del tronco, per gli uomini sarebbe interessante misurare la propria anzianità in base alle trasformazioni che abbiamo vissuto, o meglio alle quali abbiamo assistito.
senza andare troppo lontano, mi ricordo quando sotto casa mia i parcheggi non erano a pagamento.
piazza vittorio invece non era una bella zona, ci stavano i giostrai e capitava raramente di passarci.
solo via garibaldi era pedonale, via lagrange e via carlo alberto erano aperte al traffico, non c'era ztl nè piste ciclabili, mentre ora per fortuna se ne contano diverse.
anche se si tratta di mutamento recente, ho ancora davanti agli occhi la vecchia stazione porta nuova.
andando a pisa passavamo sempre davanti al palazzo a vela quando ancora aveva le vetrate e una volta dentro ci giocai un torneo di mini-basket, poi arrivò l'olimpiade e ci fecero il pattinaggio su ghiaccio.
ancora prima, sempre su corso unità, c'erano i lavori per il sottopasso che sbocca in corso massimo, all'epoca sembrava avvenieristico.
è buffo perchè quando si vive in una città sembra che niente cambi mai, che lo status quo sia lo stesso da sempre, da chè noi ne abbiamo memoria. invece, sforzandosi un minimo, affiorano immagini che quasi per un clichè visualizziamo in bianco e nero.
così è, se vi pare.

lunedì 21 novembre 2011

pensierino del giorno-21/11/2011

io una volta l'ho visto, il vento
passava di corsa
non si faceva aspettare
gli chiesi se potessi toccarlo
no, mi rispose
gli chiesi se potessi baciarlo
no, mi rispose
gli chiesi se potessi annusarlo
no, mi rispose
gli chiesi cosa potessi fare con lui
mi rispose seguimi

domenica 20 novembre 2011

pensierino del giorno-20/11/2011

col senno di poi, è stato tutto sbagliato.
il mondo ultras ha ciccato la tattica della battaglia (sacrosanta) contro la tessera del tifoso.
sorvolando sui motivi che portano a criticare questa misura, critica che ho appoggiato in pieno e sempre sostenuto, le modalità con cui è stata attuata hanno inevitabilmente portato alla sconfitta.
innanzitutto la scelta, da parte di molte tifoserie, di non tesserarsi: tentativo apprezzabile, ma inevitabilmente destinato a fare la fine della folgore a el alamein. in questo modo si son visti chiudere in faccia i settori ospiti di molti stadi, rischiare di più a ogni trasferta in termini di litigi con le forze dell'ordine e conseguenti daspo. le difficoltà incontrate e la scarsa presenza in trasferta portano i gruppi a ridursi numericamente e piano piano restano davvero in pochi.
del senno di poi son piene le fosse. però una piccola riflessione possiamo concedercela. forse la soluzione migliore sarebbe stata il tesseramento e una parallela protesta per chiederne la revoca.
la verità vera è che il cambiamento più grosso e significativo è stata l'introduzione del biglietto nominale, passata quasi sotto silenzio. da lì la situazione ha cominciato a ruzzolare giù per una china senza trovare ostacoli e prima o poi si schianterà con fragore al suolo. poco aggiunge la tessera in termini di schedatura, tanto i dati di certe persone sono già arcinoti.
e allora, cos'ha creato la protesta? a quali effetti concreti è giunta? nessuno. tanto si sapeva già da che parte si sarebbe schierata l'opinione pubblica, in questo modo son stati creati due ulteriori fronti, il primo tra gruppi tesserati e non, il secondo all'interno della tifoseria della stessa squadra tra chi ha scelto la tessera e chi non s'è piegato. in sostanza, i non tesserati contro il resto del mondo. per una questione di principio e, se vogliamo, di celodurismo, si estingueranno pian pianino, come una fiamma che non trova più niente da bruciare.
resteranno ricordi, rimpianti, tante belle frasi come questa: ultras ultimo grido di libertà.

sabato 19 novembre 2011

pensierino del giorno-19/11/2011

c'è una palese incompatibilità tra il bisogno di concepire il pensierino e la batteria del computer portatile che si scarica.
dicono che (tradunt) sia necessario far scaricare completamente gli apparecchi a batteria e solo allora ricaricarli. in questo modo si preserva l'integrità della batteria, che altrimenti si rovinerebbe molto prima perdendo autonomia e finendo in breve tempo col diventare assolutamente inutile, dato che poi lo strumento avrà bisogno del caricabatterie come una persona con difficoltà alle vie respiratorie ha bisogno dell'ossigeno. tipo mio nonno.
è stupefacente come con un esempio del genere, cioè un anziano costretto a vivere attaccato a una macchina a causa del consumo eccessivo di sigarette, mia sorella riesca a fumare. stessimo parlando di un hobby rischioso, tanto quanto. ma questo è un lento e inesorabile deterioramento del proprio organismo, del tutto consapevole e volontario. interessante la misura adottata dalla gran bretagna qualche anno fa: cure garantite a chi si rivolgeva all'ospedale pubblico per problemi di salute dovuti al fumo, ma se per caso fosse tornato una seconda volta si sarebbe trovato davanti un conto salatissimo.
sì va bene questo è un'accozzaglia di banalità assortite, lo ammetto così evitiamo l'imbarazzo. è giusto però riconoscere che ero in serie positiva da una decina di giorni e sto scrivendo durante una festa di laurea mentre la gente pasteggia e gozzoviglia.

venerdì 18 novembre 2011

pensierino del giorno-18/11/2011

qualche anno fa durante uno dei vari mai dire c'era il reality "l'intelligente".
formula di gioco quanto mai subdola: avevano infiltrato un intelligente nel parlamento, una persona dalle capacità intellettive superiori, il quale doveva riuscire a non farsi sgamare, quindi era costretto a mascherarsi nella maggioranza.
come si sarebbe comportato l'intelligente in camera e senato? facile, avrebbe votato a favore.
ma come si comporterà quando sarà il momento di votare sulla reintroduzione dell'ici?
e sulla patrimoniale?
sulla riforma delle pensioni?
sulla riforma del diritto del lavoro?

giovedì 17 novembre 2011

pensierino del giorno-17/11/2011

alla domanda "ma sei scemo o cosa?" bisogna rispondere "cosa".
possibilmente con assoluta convinzione e naturalezza, come se uno stesse dicendo la propria età.
è da qualche tempo che mi sento ingabbiato nelle conversazioni, è sempre più difficile uscire da certi schemi che mostrano un'insospettata rigidità. pochi argomenti, frasi fatte e luoghi comuni come se piovessero. mi ricorda quando la mia profia d'inglese, istruendomi su come affrontare la produzione scritta agli esami, insisteva in maniera particolare su espressioni tipiche e, appunto, frasi fatte, che a suo dire mostravano una valida conoscenza della lingua e delle sue strutture. aveva sicuramente ragione, peccato che qua non si tratti di far vedere la nostra abilità nel padroneggiare l'idioma straniero. attraverso la parola dobbiamo dar vita a quello che c'è dentro di noi e renderlo palese agli altri.
sento il bisogno di stupire e anche di essere stupito: ormai mi approccio alle conversazioni non solo sapendo già la metà delle cose che dirà l'interlocutore, ma proprio con un testo pronto all'uso. specie con chi non conosco, tiro fuori le mie solite quattro boiate che perfeziono di volta in volta per migliorare il linguaggio o inserire una battuta a effetto, poi mentre parlo vivo la scena al rallenty e mi deprimo.
diamine, bisogna scuotersi di dosso questa caligine linguistica.

mercoledì 16 novembre 2011

pensierino del giorno16/11/2011

thanatos in greco significa morte. eu vuol dire bene.
l'eutanasia sarebbe la dolce morte, in apparenza un ossimoro. come si può conciliare il termine dell'esistenza con una sensazione che non sia solo dolore, sia per chi trapassa che per chi resta?
i grandi miglioramenti nel campo della medicina ci hanno portati ad allungare l'aspettativa di vita, ma in certi casi a un prezzo molto alto. e cioè quello di anni trascorsi in stato di totale dipendenza da altre persone, di insufficienza, dove ogni giorno è un tormento e, quel che è peggio, si sa che la situazione non migliorerà.
è un argomento che merita di essere sviscerato più in profondità, ma il tempo è tiranno.
ognuno, dentro di sè, sa cosa sente.
e prego anch'io nel tuo porto quiete.

martedì 15 novembre 2011

pensierino del giorno-15/11/2011

l'evoluzione umana procede per tentativi.
prendiamo un soggetto e analizziamone il comportamento: un maschio alfa, intelligenza sicuramente superiore alla media, spiccato senso dell'umorismo e bella presenza.
poniamolo in un ambiente solo all'apparenza confortevole e casalingo: la cucina, un luogo disseminato di trappole e insidie peggio di un campo minato.
per complicare ulteriormente le condizioni, gli facciamo venire l'ardita idea di far fuori un pacco di pasta da due etti e mezzo di spaghetti condendoli con aglio olio e peperoncino. per rendere l'impresa al di fuori della portata di un qualsiasi essere umano confondiamo gli ingredienti: al posto dei classici peperoncini rossi e grassocci, eccone alcuni più piccoli e secchi. prevedibile la confusione, i giramenti di testa, la claustrofobia.
a questo punto ecco che avviene il primo sbaglio: anzichè procedere per gradini successivi, ne spara subito in padella quattro o cinque, forte della convinzione che saranno a malapena sufficienti per la grande quantità di pasta che si appresta a scolare.
quando il maschio alfa ingloba il primo boccone scatta la tragedia.
di qui, lacrimuccia in ricordo del wasabi il cui effetto svanisce dopo una manciata di secondi.
ma il pericolo è sempre in agguato. e così, mentre gli zucchini stanno bruciacchiandosi sui fornelli, l'errore ferale: convinto di essersi pulito le mani con cura e precisione, ha la bella pensata di toccarsi un occhio. si scatena l'inferno, tafferugli sugli spalti con morti e feriti sia tra i tifosi che tra le forze dell'ordine. una vera e propria carneficina.
tuttavia, anche qui vince il lieto fine, infatti il protagonista poi si sposa con una bella insalata mista fredda, non piccante, non suscettibile di esplodere nè di danneggiargli le vie respiratorie.
sapevatelo, su rieducheiscional ciannel.

lunedì 14 novembre 2011

pensierino del giorno-14/11/2011

nel posto in cui vado spesso a studiare c'è una guardiola dotata di un computer con collegamento internet.
durante il pomeriggio è di turno come guardiano/custode/quel che è un ragazzo che avrà tra i venticinque e i trent'anni. orbene, siccome al termine della giornata devo entrare lì dentro per lasciare le chiavi dell'armadietto capita che io butti l'occhio sulla stanzetta. lui è fisso su facebook. fisso vuol dire che non l'ho mai visto lì dentro che facesse qualcosa di diverso, tipo leggere un libro o un quotidiano, fare un cruciverba o anche solo un giochino delle balle online.
a ciò si aggiunga che non ha una singola finestra di chat aperta, zero notifiche, insomma sta lì a far cosa? un social network ha senso quando si sta lì sopra per comunicare con qualcuno, altrimenti il web è pieno di risorse.
anche a me è capitato di trovarmi con poco da fare e passare del tempo su facebook. peccato non fosse una scena che si ripeteva uguale per ogni giorno lavorativo.
mi ha messo tristezza.

domenica 13 novembre 2011

pensierino del giorno-13/11/2011

prima lettera a mio figlio.
figlio mio,
se leggerai queste parole significa che io non sarò più. perciò affido alla presente l'arduo compito di parlarti di me e di dirti tutto quello per cui non ho avuto tempo vita natural durante.
prima cosa, se quella zoccola di tua madre sta con un altro sbattila fuori da casa mia. a calci.
ricordati: predicare bene e razzolare male, finchè si tratta delle donne altrui possono anche rifarsi una vita ormai vedove, la tua deve restare col lutto perenne.
ora che mi hai fatto questo piacere, se per caso tu fossi diventato della giuve non proseguire con la lettura, ma riempiti le tasche di sassi e vai a sguazzare nel po.
superate queste condizioni preliminari, è bene che tu sappia alcune cose. i segreti più grandi arriveranno nelle prossime lettere, perchè nel momento in cui scrivo non è che ci sia molto da raccontare. ho preso in mano carta e penna sull'onda dell'entusiasmo, per lasciare un mio ricordo riguardo a una giornata che potrebbe essere ricordata come storica, sia nel bene che nel male.
la storia di berlusconi te la riservo per una lettera monotematica, questa invece fungerà da prologo. in caso non l'avessi conosciuta di persona, tua madre ti avrà di sicuro raccontato di quanto io fossi prolisso, quindi non solo potrai leggere una marea di interventi sul mio blog, ma avrai pure questo epistolario. suca.
la notizia delle sue dimissioni è giunta liberatoria, per quanto una volta smaltita l'euforia del momento sia necessario chiedersi come farlo definitivamente sparire dalla politica del nostro paese. sia ben chiaro: non è cambiato niente da ieri sera a stamattina, il sole è sorto a oriente e con ogni probabilità tramonterà a occidente, nei negozi non fanno sconti e le imprese non fanno contratti a tempo indeterminato a chi voleva solo uno stage di tre mesi. tuttavia ci si augura che sia finita una stagione politica che ha visto al potere gente valida solo a zappare i campi, con tutto il rispetto per chi svolge questo importante lavoro. la lista dei ministri del nuovo governo non è ancora ufficiale, ma solo le candidature segnano una netta svolta rispetto al passato.
vedi, figliuolo, la politica è complicata. ti do un consiglio per decifrarla meglio: utilizza una sorta di bussola. scegli un partito col quale ti trovi agli antipodi e in base alle loro posizioni saprai cosa pensi di quel che accade nel paese. era l'unica funzione della lega, si spera che d'ora in avanti se ne parli al passato.
avrei ancora così tante raccomandazioni da farti, consigli, battute divertentissime, eppure non ho più voglia di scrivere.
tuo padre.

sabato 12 novembre 2011

pensierino del giorno-12/11/2011

nonostante la mia memoria stia perdendo colpi ogni giorno che passa, non mi sono ancora piegato all'agenda.
in parte perchè è un aggeggio che non mi piace, in parte perchè cerco di tenere a mente tutto quanto.
finora ci sono riuscito, con qualche sfortunata eccezione. il mio dentista su tutti: credo valga come nello studio, se qualcosa t'interessa lo ricordi per sempre, altrimenti lo appiccichi sulla memoria come un post-it e vola via dopo trenta-trentacinque secondi. perciò a volte mi trovo chiamate senza risposta da parte di un numero che non conosco (perchè furbo come sono non l'ho mai salvato) dove la segretaria mi redarguisce per aver saltato qualche appuntamento preso mesi e mesi prima contro la mia volontà. sarebbe interessante uno spin-off sui dentisti, ma sorvoliamo.
altra mia fissazione è quella di girare con meno cose possibili addosso e si ben capisce come sarebbe intollerabile l'aggiunta di un oggetto dal volume non indifferente.
tuttavia, accettata da anni la premessa con la quale ho aperto questo pensierino, mi son trovato giocoforza a doverla fronteggiare. unendo gli indiscutibili pregi dell'agenda con quelli del cellulare, oggetto che porto già dietro e che quindi non aumenta il mio bagaglio, ho deciso di iniziare a segnare qualcosa sul calendario del telefonino. ora come ora son cose inutili, scadenze che saprei benissimo anche senza scriverle lì, è giusto per abituarmici.
ne ho un reale bisogno solo per appuntarmi certe idee per il pensierino che altrimenti scapperebbero via come nuvole sospinte dal vento.

venerdì 11 novembre 2011

pensierino del giorno-11/11/2011

è dura esser foglie.
la gente ti attende piena di speranza, gioisce quando spunti.
si bea della tua presenza e ne approfitta per ripararsi dal caldo.
l'apoteosi giunge quando cambi colore, ognuna diversa dalle altre.
poi, un colpo di vento.
dolcemente arrivi plani al suolo, sperando in un minimo di gratitudine.
invece, solo rastrelli e calpestio.

giovedì 10 novembre 2011

pensierino del giorno-10/11/2011

paulo maiora canamus.
una volta era possibile proporre ricorso straordinario al presidente della repubblica contro alcuni atti della pubblica amministrazione gratuitamente. da agosto costa al cittadino seicento euro. da zero a seicento in un batter d'ali di farfalla.
per i liberi professionisti è ora necesario indicare un indirizzo di posta elettronica certificata: in soldoni, significa pagare una tariffa per poter essere ospitati su alcuni server "riconosciuti" dal governo. altri soldi.
l'iva è aumentata al 21%, la settimana scorsa è stata approvata una nuova tassa di 0,9 centesimi sui carburanti.
ammazza com'è facile essere imprenditori in italia, poi ci si lamenta se la gente scappa all'estero.
il discorso è, dal mio punto di vista, semplice e chiaro: non esistono governi che non abbiano bisogno di ficcare le mani nelle tasche dei cittadini. anche perchè da dove li tirerebbero fuori i soldi? giocano mega-bollette alla snai? impraticabile, dato che al massimo vincono cinquemila euri per volta. un modo intelligente sarebbe azzerare gli sprechi e snellire la burocrazia, ma anche così non si arriva a raccattare le somme necessarie.
allora si gioca la carta del prelievo forzato, e qui apriti cielo perchè da sempre chi impone dazi e gabelle perde consenso. quindi occorre farsi furbi, non lasciare che il cittadino si accorga del manigoldo che lo alleggerisce del portafoglio. allora giù a sbandierare riduzioni delle tasse, proclami da paladini della libertà (ma de che?), idee da pseudo-liberali e...
frena frena frena
riavvolgi il nastro.
tutto questo ha bisogno di una solida controparte. serve una base elettorale che vuole sentirsi dire questo, incapace di rendersi conto della realtà che la circonda e di guardare oltre il proprio naso, insomma il pollo ideale da spennare. per la serie: piuttosto che sentirmi dire di dover pagare preferisco pagare il doppio purchè abbia l'illusione di non farlo. geniale. sii carino mentre mi deturpi l'orifizio anale, mormora parole dolci nel mio orecchio cosicchè io pensi di far l'amore.

mercoledì 9 novembre 2011

pensierino del giorno-09/11/2011

ubi maior minor cessat.
non ha senso che io sprechi fiumi di parole per mettere in prosa concetti già resi in terzine da qualcuno prima di me.
Ahi serva Italia, di dolore ostello,
nave sanza nocchiere in gran tempesta,
non donna di province, ma bordello!
Quell' anima gentil fu così presta,
sol per lo dolce suon de la sua terra,
di fare al cittadin suo quivi festa;
e ora in te non stanno sanza guerra
li vivi tuoi, e l'un l'altro si rode
di quei ch'un muro e una fossa serra.
Cerca, misera, intorno da le prode
le tue marine, e poi ti guarda in seno,
s'alcuna parte in te di pace gode.
Che val perché ti racconciasse il freno
Iustinïano, se la sella è vòta?
Sanz' esso fora la vergogna meno.
Ahi gente che dovresti esser devota,
e lasciar seder Cesare in la sella,
se bene intendi ciò che Dio ti nota,
guarda come esta fiera è fatta fella
per non esser corretta da li sproni,
poi che ponesti mano a la predella.
O Alberto tedesco ch'abbandoni
costei ch'è fatta indomita e selvaggia,
e dovresti inforcar li suoi arcioni,
giusto giudicio da le stelle caggia
sovra 'l tuo sangue, e sia novo e aperto,
tal che 'l tuo successor temenza n'aggia!
Ch'avete tu e 'l tuo padre sofferto,
per cupidigia di costà distretti,
che 'l giardin de lo 'mperio sia diserto.
Vieni a veder Montecchi e Cappelletti,
Monaldi e Filippeschi, uom sanza cura:
color già tristi, e questi con sospetti!
Vien, crudel, vieni, e vedi la pressura
d'i tuoi gentili, e cura lor magagne;
e vedrai Santafior com' è oscura!
Vieni a veder la tua Roma che piagne
vedova e sola, e dì e notte chiama:
«Cesare mio, perché non m'accompagne?».
Vieni a veder la gente quanto s'ama!
e se nulla di noi pietà ti move,
a vergognar ti vien de la tua fama.
E se licito m'è, o sommo Giove
che fosti in terra per noi crucifisso,
son li giusti occhi tuoi rivolti altrove?
O è preparazion che ne l'abisso
del tuo consiglio fai per alcun bene
in tutto de l'accorger nostro scisso?
Ché le città d'Italia tutte piene
son di tiranni, e un Marcel diventa
ogne villan che parteggiando viene.
Fiorenza mia, ben puoi esser contenta
di questa digression che non ti tocca,
mercé del popol tuo che si argomenta.
Molti han giustizia in cuore, e tardi scocca
per non venir sanza consiglio a l'arco;
ma il popol tuo l'ha in sommo de la bocca.
Molti rifiutan lo comune incarco;
ma il popol tuo solicito risponde
sanza chiamare, e grida: «I' mi sobbarco!».
Or ti fa lieta, ché tu hai ben onde:
tu ricca, tu con pace e tu con senno!
S'io dico 'l ver, l'effetto nol nasconde.
Atene e Lacedemona, che fenno
l'antiche leggi e furon sì civili,
fecero al viver bene un picciol cenno
verso di te, che fai tanto sottili
provedimenti, ch'a mezzo novembre
non giugne quel che tu d'ottobre fili.
Quante volte, del tempo che rimembre,
legge, moneta, officio e costume
hai tu mutato, e rinovate membre!
E se ben ti ricordi e vedi lume,
vedrai te somigliante a quella inferma
che non può trovar posa in su le piume,
ma con dar volta suo dolore scherma.

martedì 8 novembre 2011

pensierino del giorno-08/11/2011

la classe dirigente rispecchia il popolo che l'ha messa al potere.
quando si dimostra inadeguata, è giusto che il popolo ne paghi le conseguenze. certo, magari finchè questi non causano danni irreparabili dovuti a condotte fraudolente, ma restando nell'ambito della liceità degli atti non è che ci si possa lamentare più di tanto se l'errore parte da noi.
badate bene, parte da tutti, non solo da chi vota il partito che finisce al governo. innanzitutto i partiti cambiano e per quanto il ricambio non sia ampio quanto sarebbe auspicabile, non ci sono sempre le stesse persone.
nel momento in cui non si è soddisfatti delle opportunità prospettateci dai partiti, esiste una soluzione costruttiva: scendere in campo in prima persona, impegnarsi nella gestione della cosa pubblica se si è convinti di poter dare un contributo positivo.
ragion per cui arrivo a indossare il cilicio: negli ultimi 30 anni il nostro debito pubblico si è impennato a causa delle politiche dei vari governi; in quell'arco di tempo non siamo stati in grado di esprimere una maggioranza che riuscisse a trovare misure concrete per contrastarlo. ebbene, è ora che si diventi responsabili dei propri errori.
patrimoniale al sei per cento sopra i cinquecentomila euro.
è dalla borghesia più ricca e - si spera - più colta che dovrebbero partire certi segnali. sarebbe belliffimo se facessero da traino culturale a questo paese, purtroppo così non è stato.
siccome siamo sensibili solo a quanto succede nelle vicinanze dei nostri organi riproduttivi e del nostro portafoglio, magari un domani diventeremo più critici verso coloro che votiamo, li faremo sentire meno al sicuro nelle stanze del parlamento. e magari loro decideranno di stuzzicare di meno la nostra pazienza.

lunedì 7 novembre 2011

pensierino del giorno-07/11/2011

evitando di comprare un quotidiano al giorno arriverei a risparmiare in un anno 365 euro. ammontare approssimativo, dato che in certi giorni non escono ma sono compensati dal fatto che ne compri spesso due la domenica.
non sono affatto pochi, di sicuro bastano e avanzano per pagare le bollette di luce, acqua e gas. con quel che avanza leviamo pure parte di quanto si spende per la telefonia, sia mobile che fissa.
nella mia personale tabella di conversione equivalgono a una settimana di vacanza dove mi concedo pure qualche spesa extra.
eppure continuo a investirli in questo modo, sebbene la tecnologia mi permetta di restare aggiornato sul mondo col solo costo della connessione internet. escludo di farlo per amore dei cosiddetti pennivendoli, piuttosto per il profondo rispetto che ho verso l'idea dell'informazione con la i maiuscola, vista più come ideale che come attualità. la diffusione capillare sul territorio delle notizie riveste una funzione essenziale, obbliga quasi a sapere cosa succede; vero è che la gente pare bravissima a sottrarsi a questa violenza, tuttavia restando nell'ambito dell'ideale credo sia doveroso contribuire al mantenimento di questo sistema.
uno dei pochi casi in cui non critico una tradizione culturale.

domenica 6 novembre 2011

pensierino del giorno-06/11/2011

appoggiandomi al dizionario sabatini coletti reperibile presso il sito del corriere della sera, cerco la definizione della parola onore, sostantivo maschile astratto.
il primo è il seguente: buona reputazione, rispettabilità di cui gode chi si comporta con onestà e rettitudine. dopodichè si passa al motivo di vanta, un merito che procura stima. ai fini di quanto sto per dire è poco interessante quello che riguarda la verginità femminile presso certe società, piuttosto è il quarto significato quello che forse stavo cercando: dimostrazione di deferenza; omaggio; manifestazione di stima e trattamento di riguardo con cui si esprime riconoscimento per il valore e per i meriti di qlcu. o qlco.
ho delle difficoltà a tollerare che si dica "onore alle vittime" di qualche tragedia. ma onore de che? di esser morti come poveracci? onore magari verso chi si è sacrificato per salvare qualcun altro, ma davvero si è coperto di onore chi è stato sorpreso dalla furia degli elementi mentre magari ronfava placidamente? la nostra lingua è ricca di vocaboli che ci permettono di usare molte delle sfumature colte dal nostro cervello; trovo che in certi casi sarebbe più appropriato parlare di cordoglio, dolore, dispiacere.
fa tutto parte della mentalità per la quale la morte automaticamente, oltre ad azzerare la fedina penale, trasforma le persone da comuni mortali a semi-dei. sarò io che son fatto male, ma mi sembra ridondante, come se uno avesse smania di dimostrare quanto sia partecipe della tragica situazione.
ormai son convinto che la manifestazione più sincera e profonda di tristezza sia il silenzio, o perlomeno il minimo indispensabile.

sabato 5 novembre 2011

pensierino del giorno-05/11/2011

vado troppo poco al cinema.
questo è un grave errore, perchè talvolta nei film si può trovare qualcosa che ci riguarda.
per evitare spoilerate, evito di scrivere il titolo.
tutto accade dal nulla, quando insospettabilmente una scena mi spiega la vita: il protagonista dice di non aver mai fumato e una sua amica gli dice "perchè sei rimasto bambino. solo chi cresce prova il desiderio di fumare".
ora tutto torna.

venerdì 4 novembre 2011

pensierino del giorno-04/11/2011

la famigghia è un valore da preservare e tutelare, lo dice anche la costituzione.
c'è un però: si tratta di vincoli troppo spesso imposti e quindi meno genuini. ci costringiamo a sopportare persone che se non condividessero il cognome o un lontano parente eviteremmo come la peste bubbonica.
nella vita siamo noi, per fortuna, a sceglierci le amicizie; lo stesso non accade col parentado.
per mia fortuna è un problema che non mi tocca, ma l'idea di dover per forza invitare a qualche evento un cugino che non sopporto mi dà veramente il voltastomaco. in nome di cosa? dell'unità familiare? pazienza, ci odiamo e se ne prenda atto in maniera serena, non è certo la fine del mondo. io non parteciperò al suo matrimonio e lui al mio, così evitiamo pure di dover spendere soldi l'uno per l'altro.
forse bisognerebbe lasciare più briglia sciolta a questi rapporti, in modo tale che siano più vicini alle nostre inclinazioni.

giovedì 3 novembre 2011

pensierino del giorno-03/11/2011

dato che come pensiero è stato sdoganato, tanto vale disquisirne.
il diritto di voto è stato una conquista, indubbio. talmente voluto e desiderato da estenderlo subito a tutti coloro che avessero superato i diciotto anni di età. dopo sessant'anni, possiamo dire che forse non è stata l'idea più brillante di tutti i tempi; certamente giusta e comprensibile per l'epoca in cui si viveva e anzi ogni altra decisione sarebbe stata anti-storica, tuttavia con la serenità e il senno di poi mi sbilancio e dico che siamo polarizzati verso il basso dal voto ignorante. ignorante nel senso di inconsapevole, perchè come avevo scritto in un altro post la democrazia pone sulle spalle del cittadino il fardello dell'informazione, della partecipazione alla vita politica dello stato.
quando non lo si segue e ci si rimette nelle mani di timonieri e faccendieri, la deriva è dietro l'angolo.
ad ogni modo cambiare è quanto di più complicato si possa immaginare: non solo il diritto al voto si trova in una parte intoccabile della costituzione, ma addirittura è contenuto in alcune dichiarazioni firmate anche dall'italia. l'ipotesi derubricazione è impercorribile, per cui l'unica cosa da fare è aumentare la propria partecipazione e cercare di colmare le lacune altrui.

mercoledì 2 novembre 2011

pensierino del giorno-02/11/2011

internet è il luogo dove gli stupidi hanno più diritto di parola degli altri. ci si cela dietro un nome inventato, una foto che non è la nostra e come per magia diventiamo qualcuno. non so quando la loro carrozza tornerà zucca, ma finchè sono al ballo si divertono eccome.
proliferano i forum di un'inutilità imbarazzante, come quelli delle casalinghe. accoglierei la sensata obiezione per la quale un forum non è stupido di per sè, ma è reso tale dalle persone che lo frequentano. quindi, per assurdo, laddove ci fossero come utenti gianfranco vissani, diego dalla palma e giorgio armani si leggerebbero anche cose interessanti. purtroppo non è così.
il regno dell'assurdo resta alfemminile.org, tallonato dall'intero sistema delle yahoo answers.
sarei debitore nei confronti di chi mi dovesse segnalare altre perle.

martedì 1 novembre 2011

pensierino del giorno-01/11/2011

è vero che tutte le forme d'arte sono estremamente soggettive. d'altra parte, nel momento in cui qualcosa viene creato dovrà essere sottoposto alle nostre critiche e, più banalmente, ai nostri gusti. fossimo delle macchinette in serie mangeremmo pasta al pomodoro pranzo e cena, prenderemmo solo gelato al cioccolato e leggeremmo agatha christie.
invece, guarda un po', ogni opera suscita emozioni diverse a chi la ammira.
discorso molto bello, democratico e coerente col dettato costituzionale.
manca però una grundnorm, la norma dalla quale poi promanano tutte le altre. questa norma è l'assioma per il quale i queen sono una spanna sopra il resto. non rompetemi le scatole, tanto non cambio idea.
hanno aperto la strada al loro successo con bohemian rapsody e hanno chiuso una carriera strepitosa con innuendo. si può volere di più? no, quindi poche chiacchiere. sull'argomento son disposto a trattare come un bambino di tre anni che s'impunta sul non voler mangiare qualcosa di verde.
sui gruppi minori potete scannarvi finchè vi pare, io vi guarderò dall'alto e di tanto in tanto carezzerò le vostre teste con sguardo paterno e comprensivo, mentre nelle mie cuffie risuonano le note di I want it all.
p.s.: a breve ricorreranno i vent'anni dalla morte di chi è stato per quarantacinque anni il vicario di dio in terra.
intaserò facebook di video e lacrime.

lunedì 31 ottobre 2011

pensierino del giorno-31/10/2011

la morte mi terrorizza.
sarà per quello che cerco in tutti i modi di esorcizzarla, parlandone come se fosse un fatto naturale quale in effetti è, in modo da abituarsi all'idea. per dirla tutta, non è l'atto del trapasso in sè, è piuttosto la serie di interrogativi che scaturiscono quando cerco di immaginarmi cosa ci sia dopo. e anche qua, mi importa poco credere a un'aldilà sul modello cristiano o a un valhalla (prospettiva molto più allettante, cavalcare con le valchirie); posto che un giorno saremo solo più lacrime sui fazzoletti di chi ci ha voluto bene, che ne sarà del nostro cervello? come un computer cui si toglie la scheda madre? mi sa che non avremo modo di continuare a vedere questo mondo attraverso la nostra anima, quindi è come se per noi ci fosse la fine dei tempi. nulla sarà più.
ma prima o poi la terra stessa morirà, magari la nostra galassia e l'universo intero. e allora, cosa diamine è la vita? cosa esiste oltre a noi?
la televisione ha giocato un ruolo deleterio perchè ci abitua a guardare e pensare alle vicende terrene col filtro dello schermo, come se una volta pigiato il telecomando lo spettacolo finisse. invece no, lo spettacolo lo stiamo portando avanti proprio noi. l'idea di non pensare più mi causa davvero una sensazione terribile, come una sorta di vuoto dentro.
viste tutte queste domande, c'è da sparire che la mia dipartita sia perlomeno rapida e improvvisa, altrimenti la vivrei peggio del dovuto.
purtroppo da quest'ultima riflessione verrebbero fuori circa centovettordici citazioni di autori latini, ma dato che ormai ho scoperchiato il vaso di pandora tanto vale chiudere col buon vecchio seneca: dum differtur vita trascurrit.

domenica 30 ottobre 2011

pensierino del giorno-30/10/2011

ormai sembra che il mondo vada avanti grazie alla pubblicità. tutto è finalizzato a vendere spazi per le reclame: i blog, i siti e i forum sono invasi da inserzioni e l'unico motivo per cui cercano di aumentare i propri contatti è poter vendere a un prezzo più alto le proprie pagine.
riflettendoci, è la forma di finanziamento più comoda; rispetto a una banca, chiede pochissimo in cambio, solo l'utilizzo di qualcosa che si possiede e che goda di una certa visibilità. può essere una facciata, un ponteggio, la fiancata di un autobus o di un taxi.
anche youtube si è piegato e oltre agli spot che compaiono dopo qualche secondo su quasi tutti i video, prima dei più cliccati passano filmati di una quindicina di secondi.
quando si accede a repubblica.it la prima cosa ad aprirsi è l'immagine di qualche nuova automobile.
ed è diventato una scienza, perchè bisogna sapere dove piazzare i propri annunci selenzionando il target di persone sulle quali si cerca di fare colpo. ecco, questo potrebbe essere uno dei settori mai in crisi.

sabato 29 ottobre 2011

pensierino del giorno-29/10/2011

prima legge delle scommesse sportive: non scommettere, son soldi persi. la spiegazione nelle successive leggi.
seconda legge: quando ti senti un risultato e sei talmente sicuro da dirlo a tutti, finisci col non puntarci un calzino e ovviamente va a finire come pensavi.
terza legge: se stai compilando la schedina e sei indeciso se aggiungere un'ultima partita, sarà quella a farti sballare tutta la giocata. così dopo dirai "e io che non la volevo neppure inserire!" (e allora chi ce l'ha messa?).
quarta legge: la rarissima volta, una in tutta la vita, in cui sogni risultato esatto con tanto di marcatore e minuto finisci col non crederci te per primo perchè sembra assurdo, come il defunto parente che dà i numeri del lotto. invece, guarda un po', preciso preciso.
quinta legge: bisogna partire con una cifra ben precisa da giocare. chi la alza mentre pronostica incorrerà in un gol all'ultimo secondo che fa saltare l'intera bolletta. il peccatore di ubris da sempre causa la fzonos zeòn, cui segue l'ate.

venerdì 28 ottobre 2011

pensierino del giorno-28/10/2011

i social network hanno una loro indubbia e innegabile utilità: permettono, a costo zero, di collegarsi con chiunque dovunque si trovi. permettono anche di curare i rapporti con più persone nello stesso momento poichè non hanno una sola linea come succede col cellulare.
si potrebbe porre un problema in materia di dati personali, ma innanzitutto non è che uno debba per forza raccontare vita morte e miracoli di sè o dire sempre la verità sul proprio conto, in secondo luogo se li vogliamo intendere come strumenti di controllo arrivano ben dopo le intercettazioni telefoniche, le e-mail, le carte di credito e il telepass. per cui se qualcuno avesse la fobia di essere beccato dalla polizia postale per qualcosa che ha scritto su facebook o twitter, stia pure tranquillo che probabilmente lo sanno già per altre vie.

giovedì 27 ottobre 2011

pensierino del giorno-27/10/2011

per la serie wanna marchi e affini.
il 24 giugno del 1981 è una data come un'altra, se ve la butto a caso. invece no, è una tappa fondamentale per l'umanità intera perchè nasce una delle più grandi truffe del ventesimo secolo. sei sedicenti veggenti bosniaci affermano infatti di aver visto la madonna: fin qua niente di speciale, anche su area 51 siamo pieni di supposizioni, avvistamenti et similia. questi sei però eran parecchio scaltri e han deciso di montarci intorno un discreto circo. hanno corredato quest'epifania con la rivelazione di alcuni segreti per un numero futuro totale di dieci; alla domanda su cosa siano questi segreti rispondono lapalissianamente che "sono segreti".
potete immaginare il prosieguo, con carovane di fedeli che si recano in pellegrinaggio, questi qua diventati santoni e profeti e giro di soldi non indifferente. in tutto questo, la chiesa cattolica? il vescovo della diocesi dove si trova medjugorje, luogo dove asseriscono sia avvenuto questo incontro ravvicinato del terzo tipo, si è sempre schierato contro l'autenticità delle apparizioni. a livelli più alti han finora preso le distanze, e ci mancherebbe altro, istituendo commissioni su commissioni. più che una commissione io avrei esercitato l'azione penale per truffa e abuso della fede pubblica, ma non tutti la pensiamo allo stesso modo.
va riconosciuta una certa inventiva agli autori. vale per loro lo stesso principio dell'arte contemporanea: son tutti bravi a fare un trincio su una tela o disegnare due quadrati e colorarli, il punto è che bisognava pensarci. e chi lo fa per primo vince.

mercoledì 26 ottobre 2011

pensierino del giorno-26/10/2011

anche il pensierino, nel suo piccolo, è come una scatola di cioccolatini: il bello è che uno non sa mai cosa ci trova dentro. come la sorpresa nell'uovo di pasqua, anche se lì il più delle volte è abbastanza deludente, per quanto compensata dalla goduria dell'uovo medesimo.
capita anche di trovarci, guarda un po', gianfranco fini. un uomo chiamato coerenza.
negli ultimi anni mi è capitato di trovarmi d'accordo con le sue esternazioni in varie circostanze; trovo che faccia interventi puntuali e ricopra la sua carica in maniera dignitosa. in parole povere, un politico decisamente accettabile, soprattutto viste le pietre di paragone.
poi uno si ferma un attimo e riflette. è lo stesso gianfranco fini che faceva il saluto romano ai comizi dell'msi? va beh, è un gesto, non diamogli un peso esagerato, anche perchè stiamo parlando di vent'anni fa, se non di più.
è lo stesso gianfranco fini valido ex-alleato dell'attuale padrone della coalizione? proprio lui. non credo che in politica valga la regola del non sputare nel piatto in cui hai hai mangiato perchè non bisogna vincolare le persone e le loro idee a simboli o a partiti, che possono evolvere le loro linee di pensiero in maniera diversa da quella del singolo. per cui non è che gli si possa rimproverare di essere un voltagabbana, perchè allora bisognerebbe dirlo pure alla binetti o a follini. il problema è che tutto quello che dice, da altre parti lo urlano più o meno dal '94, anno in cui lui saliva gigione e trionfante sul palco del polo delle libertà. solo che questi urlatori dovevano trovarsi nella condizione da film, dove si vede una persona che urla mentre il protagonista è distratto, non la sente e anche lo spettatore vede solo il labiale, affinchè si possa immedesimare meglio.
da quegli anni fino alla scissione, cosa diavolo gli passava per la cabeza? a sentirlo parlare dei valori della destra sembra di trovarsi davanti a un quintino sella versione 2.0, invece costui è il firmatario della legge bossi-fini sull'immigrazione clandestina. nonchè uno dei principali alfieri di colui che è e che sempre sarà. la sua figura mi lascia abbastanza perplesso, sentirlo parlare dell'attuale situazione in termini nefasti e catastrofici quando ha dato un enorme contributo a crearla fa perlomeno sorridere.

martedì 25 ottobre 2011

pensierino del giorno-25/10/2011

c'è un problema di fondo: non tutti siamo in grado di far ridere, di produrre battute divertenti od originali.
ah, intermezzo: mio padre mi aveva spiegato che la "d" si aggiunge dopo la "a", "e" od "o" quando la parola dopo inizia per quella vocale. preposizione, congiunzione o disgiunzione eufonica, tipiche definizione da parole crociate.
dicevamo della simpatia. la cosa peggiore è portare allo stremo un tentativo di suscitare l'ilarità dei presenti stuprando ancora di più la loro pazienza. purtroppo c'è chi davvero non si rende conto di essere triste, patetico, quindi sente il bisogno di rincarare la dose a ogni riga cercando l'artifizio retorico, il gioco di parole, la raffinatezza linguistica giusta per stupire. a mio avviso è superfluo, perchè una battuta ben riuscita risalta ancora meglio quando inserita in un discorso che ha delle parti serie o normali, diciamo a tasso zero di comicità.

lunedì 24 ottobre 2011

pensierino del giorno-24/10/2011

è giusto raccogliere le osservazioni ricevute e farne tesoro.
perciò, stasera spremo il mio cervello andando a ripescare elucubrazioni fatte a suo tempo.
estraiamo dal cilindro un argomento spinoso: le multe. visto che stiamo per entrare in ambito giuridico, tocca chiamarle col loro nome: sanzioni amministrative. legate a qualsiasi illecito, sia chiaro, purchè pecuniarie.
la legge dev'essere uguale per tutti, perciò se una legge stabilisce una sanzione a carico di chi commette un illecito, in forza dell'art.3 della nostra costituzione, ognuno è tenuto al pagamento della medesima cifra. tutto molto egualitario. apparentemente.
lo stesso art. 3 suggerisce anche un'altra cosa però e cioè che situazioni diverse vanno trattate in modo diverso. questo è un punto di partenza, perchè da qui si comincia a pensare che in effetti il pagamento di una somma fissa non potrà avere lo stesso effetto per tutti i cittadini. dal momento che non viviamo in un'economia pianificata dove i nostri redditi sono uguali, cento euro sono relativizzati in maniera diversa a seconda di chi subisce la sanzione.
soprattutto se pensiamo alla funzione preventiva della pena, cioè a evitare che una persona sia dissuasa dal compiere un'altra infrazione in futuro, notiamo come questa non possa essere svolta con la stessa efficacia; mentre il carcere non fa distinzioni di alcun genere, è inevitabile che andando a colpire il reddito si creino delle differenze.
in molti sostengono che introdurre una progressività sarebbe incostituzionale e controproducente. accolgo più volentieri la seconda obiezione, perchè vorrebbe dire incentivare ancora di più l'evasione fiscale (dichiaro poco e quindi pago poche tasse, in più metti mai che mi pinzi l'autovelox non mi ciula uno sproposito). forse l'ipotesi più convincente sarebbe fissare un minimo comune e una sorta di addizionale calcolata in base al reddito, in modo da far salva anche le funzioni retributiva e afflittiva.
intendiamoci, a me non interessano discorsi di presunta giustizia sociale. si tratta solo di aprire gli occhi e rendersi conto che se vogliamo creare un minimo di pressione è il caso di fare dei piccoli sacrifizi. inutile invocare pene detentive altissime per chi commette un reato e poi prevedere sanzioni irrisorie dotate della minima efficacia dissuasiva per il resto; serve equilibrio.

domenica 23 ottobre 2011

pensierino del giorno-23/10/2011

mi è stato detto che si intuisce quando non so cosa scrivere.
mh.
tipo ora quindi?
il problema, come avevo già detto, risiede molto in quello che la giornata ha da offrire. oltre a quello, bisogna in qualche modo aguzzare la vista (oh non mi viene il verbo giusto per le orecchie) ed esser pronti ad afferrare il primo spunto buono. certe volte si arriva al dopo cena inoltrato senza materiale decente per le mani.
è lì che si entra nella palestra del glass-climbing, altresì detto l'arrampicarsi sugli specchi, l'arte di esprimere in tre paragrafi concetti sintetizzabili in quattro parole; finchè finalmente a occhio i caratteri che compaiono sullo schermo del pc non danno l'impressione di essere abbastanza e allora giunge il fatidico e catartico momento della pubblicazione che sa tanto di salvezza, di campanella dell'intervallo mentre il prof stava per chiamarti alla lavagna, di uno a zero difeso coi denti dopo cinque minuti di recupero e due traverse colpite nella stessa azione dagli avversari.

sabato 22 ottobre 2011

pensierino del giorno-22/10/2011

esistono delle grandi lezioni di vita; queste lezioni altro non sono se non l'esplicazione per i più lenti di alcune leggi fondamentali che regolano la nostra esistenza. così come noi andiamo all'università a prendere lezioni di qualche materia perchè aprendo il manuale e basta non capiremmo niente, allo stesso modo esistono le lezioni di vita per coloro ai quali non è sufficiente esser vivi.
una lectio magistralis ci è stata regalata dagli 883 con la regola dell'amico. a beneficio dei pluri-ripetenti, su youtube si trova anche un video estremamente didascalico tratto dal loro film jolly blue. la canzone è comunque più che sufficiente per evitare comportamenti sbagliati.
la legge enunciata è la seguente: le donne classificano i maschi in due categorie, gli amici e il resto del mondo. col resto del mondo si tromba, con gli amici no. perchè rovineresti un bel rapporto, non ti ci vedo come fidanzato (sto usando le parole di max) e altre amenità. in soldoni, i loro occhi calano un'enorme cinturà di castità su questo figuro e non importa quanto possano mutare i di lui sentimenti, la tassonomia è rigida! ben più flessibili sull'argomento sono i ragazzi, tuttavia si sa che per fare certe cose bisogna essere in due, a meno che uno non sia desideroso di incorrere in un procedimento penale.

venerdì 21 ottobre 2011

pensierino del giorno-21/10/2011

una volta stavo cazzeggiando su facebook e son finito per caso sul profilo di una bella ragazza.
va bene, era proprio gnocca, ma il punto è un altro: trattavasi del giorno della morte di steve jobs e lei aveva scritto in bacheca, con un tocco d'originalità che mi ha lasciato basito, "stay hungry stay foolish". proprio una che le mode le crea.
sorvolando sulla tristezza di scrivere tutti quanti la stessa cosa senza avere una minima competenza informatica, quello che lascia basiti è che ben ventisei persone hanno messo "mi piace". per onestà intellettuale devo concedere due attenuanti: la prima è che siccome andava appunto di moda, più o meno chiunque si sentiva toccato dalla morte di lavori come se fosse mancato un caro parente perciò giù lacrime ogniqualvolta si vedeva qualcosa a lui ascrivibile, mentre la seconda è che, avendo la ragazza in questione più o meno milleecinquecento amici diventa più facile trovarne ventisei che pigino un pulsante.
dopo questi panegirici e scioglilingua, non sono ancora giunto al punto: cosa pensa di ottenere la gente mettendo "mi piace"? sappiamo tutti che sei addolorato per la perdita dell'informatico nonostante tu capisca di informatica quanto io di algebra lineare, ma pensi davvero di poterti giocare le tue chance assecondando una ragazza mentre fa la conformista all'ennesimo livello? comincio a pensare che la risposta possa essere sì. stavo per scrivere una lunga sequela di insulti verso queste persone, senza considerare che il pirla salmone (nel senso di immotivatamente contro corrente) della situazione potrei essere io.
in quel caso, fiero di non aver capito un tubo.

giovedì 20 ottobre 2011

pensierino del giorno-20/10/2011

perchè scrivo?
la risposta piùmmigliore è che è la valvola di sfogo più naturale per la mia logorrea quando mi ritrovo senza un interlocutore da ammorbare con le mie chiacchiere. da qualche parte dovrò pur sfogare la massa dei pensieri che bussa alla mia bocca per poter uscire; quest'ingorgo spiega tra l'altro i miei problemi di dizione e di articolazione di pensieri di senso compiuto.
osservata da un'altra angolazione, la faccenda si fa quasi lusinghiera: significa che cogito ergo sum, penso quindi sono. finchè i nostri cervelli continueranno ad avere qualcosa di "diverso" da dire al prossimo ci sarà speranza. non so bene speranza di cosa, forse solo di sopravvivenza per il genere umano, forse di evoluzione. certo è che tutto parte delle idee, dalle più astratte e utopistiche alle più concrete e terra-terra.

mercoledì 19 ottobre 2011

pensierino del giorno-19/10/2011

ci sono cose che vanno oltre la mia comprensione.
siamo stati educati alla tolleranza e al rispetto per le altrui idee, tuttavia quando è troppo è troppo.
alcuni piccoli dettagli, magari inezie, mandano all'aria i nostri tentativi di pacificazione col mondo. riusciamo a dialogare con neo-nazista o una persona che odia la nostra religione, poi ci sgretoliamo impietosamente di fronte a dettagli di trascurabile importanza.
è il nostro tallone d'achille. il mio è la french alle unghie.
vengo meno al dettato della carta costituzionale, mi assale l'ira funesta, proprio quella del pelide achille che infiniti addusse lutti agli achei. mi capita di avere reazioni tragiche, come succede agli allergici alle noci quando ne ingoiano una in scioltezza.
vorrei poter fare qualcosa, aprire il mio cuore a tutti coloro che si pittano le unghie alla cazzo di cane.
chissà se hanno dei ritrovi, delle comunità apposite. potrei andare a frequentarle, magari conoscendoli imparerei ad amarli come se fossero miei pari.

martedì 18 ottobre 2011

pensierino del giorno-18/10/2011

c'è sempre tensione quando il tempo stringe e il pensierino non è ancora pronto.
l'unica soluzione è mettersi a scrivere, sperando che qualcosa ne scaturisca. fissare il vuoto non aiuterà, di sicuro l'attività cerebrale registrerà picchi più alti se nel frattempo si tiene la mente occupata con un'altra attività, cioè la digitazione.
il vantaggio dei quotidiani è che succede sempre qualcosa, hanno solo l'imbarazzo della scelta. e anche il giorno in cui non succederà un tubo, pure questa diventerà una notizia. il secondo giorno di noia sarà record e il terzo torneranno gli avvenimenti. per forza di cose, siamo miliardi sulla terra, vuoi che non ci sia un pirla che combina qualcosa di stupido? puoi scommetterci. fosse anche solo una battuta divertente, per la quale val la pena dire di aver molto riso. anche i cinesi tra l'altro.

lunedì 17 ottobre 2011

pensierino del giorno-17/10/2011

accade spesso di sentire la locuzione "in un paese normale" per indicare un forte contrasto con la situazione italiana. probabilmente alludiamo a francia, germania o gran bretagna, già di meno gli stati uniti.
però, cosa significa di preciso "un paese normale"? sembra il mulino che vorrei della celebre pubblicità.
partendo dalle fondamenta e per usare le parole di manzoni, "una d'arme, di lingua, d'altare, di memorie, di sangue e di cor". per il resto ben vengano le diversità, nel famoso paese normale saranno utili per arricchirsi reciprocamente. questo popolo dovrebbe poi delegare qualcuno a fare leggi al posto loro, giacchè è difficile che la gente trovi il tempo di mettere d'accordo milioni di persone; qualcuno dovrebbe anche lavorare nel frattempo per mandare avanti il sistema produttivo. mi piacerebbe un proporzionale misto con soglia di sbarramento al 4%. lo so che suona come la zona mista o la bizona di oronzo canà, eppure resto convinto che possa rappresentare meglio il paese.
dopodichè, sarebbe gradito, oltre a un mojito, un sistema welfare funzionante. è un miraggio avere governanti coraggiosi che investano sulla cultura e gli ammortizzatori sociali? cercare non tanto picchi di felicità per pochi, quanto una maggior diffusione possibile della stessa. una macchia d'olio che tocchi piano piano tutti i bordi della padella, lenta e inesorabile. tutto facile, bello e condiviso, ma mancano i soldi, faranno notare i più acuti. i soldi devi avere il coraggio di investirli, sapendo che non sarà un investimento a fondo perduto.
non penso a nessun paese nello specifico, ho solo in mente la classica utopia della cippa. dove i lavoratori non debbano subire le angherie dei datori. dove non si parta rassegnati.

domenica 16 ottobre 2011

pensierino del giorno-16/10/2011

sarà vero che ogni lasciata è persa? e che dum differtur vita trascurrit? la seconda sì, chiaro, ma in questi giorni si sta facendo largo in me l'idea che ci creiamo troppi problemi riguardo alle "sliding doors" della nostra vita. ogni evento, sia che accada che non accada, modifica il nostro futuro, a meno che uno non creda in un destino pre-ordinato che percorriamo come le rotaie di un treno. quindi dobbiamo solo avere il coraggio di prendere decisioni, aprire porte chiudendone altre: è l'unico modo per andare avanti.
lasciamo perdere le seghe mentali alle "oh se avessi scelto questo gusto di gelato piuttosto che quest'altro", tanto è andata e la scelta è stata fatta. giusta o sbagliata che fosse porta a concentrarsi su presente e futuro.
il passato è una terra straniera.

sabato 15 ottobre 2011

pensierino del giorno-15/10/2011

gli ingredienti per creare un buon pensierino sono pochi ma importanti:
- una giornata nella quale sia successo qualcosa
- un cervello in grado di creare associazioni di idee
- la capacità di percepire quello che siamo in relazione a ciò che ci circonda.
per cui trovo difficile scrivere qualcosa di decente dopo dieci ore di aula studio. tutt'al più potrei riproporre i miei pensieri da stalker sulle ragazze che gravitano da quelle parti, però correrei il rischio di essere dichiarato ospite indesiderato sia dall'edisu che dall'università degli studi di torino; dunque ritengo meglio tenere per me certi pensieri.
invece è tutto diverso quando ogni mezzora è diversa da quella precedente, capita di girare per la città e non solo, si assiste alla vita della gente fuori dalle solite quattro mura .in fondo il pensierino è molto terra terra, parte dall'esperienza reale per tornare sempre e comunque lì. siamo empiristi, positivisti e pure grezzi.

venerdì 14 ottobre 2011

pensierino del giorno-14/10/2011

qualcuno aveva apprezzato i miei suggerimenti per i video da cercare sul tubo.
bene, mi è venuto in mente un pezzo di storia, una colonna portante della società contemporanea. no, non sto parlando di stella del sud. anche se pure lei meriterebbe ampii ed approfonditi dibattiti.
mi riferisco alla saga, perchè tale è, dei video di "in forma con davide". ritengo inopportuno sprecare parole per la presentazione, rischierei di rovinarvi la sorpresa.
quindi, per stasera, lo chef propone ufficialmente "in forma con davide". non preoccupatevi, il titolo è uno, ma gli episodi molteplici, per cui ne avrete di tempo da occupare.

giovedì 13 ottobre 2011

pensierino del giorno-13/10/2011

rompiamo il tabù secondo il quale il sesso prima delle prestazioni sportive sia controindicato.
alcuni ritengono abbassi la carica nervosa e quindi sia meglio evitarlo nelle vicinanze di una gara dove c'è da realizzare una prestazione secca, tipo scatto, salto o lancio. per il resto, non si vede perchè no. ruud gullit, uomo dalle indubbie doti (ho detto uomo e non calciatore mica a caso) ha affermato più volte di esser solito consumare rapporti in prossimità delle partite; data la carriera del soggetto in questione, vien da pensare che abbia fatto solo bene. io gioco a calcetto molto spesso, ma essendo asessuato come un bambolotto non lo potrò mai sapere!
fatemi sapere le vostre esperienze amicici!

mercoledì 12 ottobre 2011

pensierino del giorno-12/10/2011

fammi capire, pensi di essere in grado di distinguere il paradiso dall'inferno? in base a cosa, di grazia? alle fregnacce insegnate a catechismo? e che mi dici dei cieli blu e del dolore? il cielo non resta forse blu anche quando la gioia non ci appartiene? assurdo arrogarsi il diritto di decidere cos'è un campo verde e cos'è una fredda rotaia d'acciaio: una volta posata là sopra, diventa un tutt'uno. prendere o lasciare.
cos'avrebbe di diverso un sorriso da un pretesto? la menzogna umana è illimitata, può durare tutta la vita di un uomo e tutta l'esistenza del genere umano. riusciresti davvero a distinguere tutte queste cose? la trovo una pretesa assurda, dimmi un po' : ti han portato a barattare i tuoi eroi per dei fantasmi, non è così? le calde ceneri con gli alberi, aria calda con brezza fresca, ma sì è la procedura standard. succede a tutti, quasi ti capisco. a questo punto ci sarà anche il freddo benessere col cambiamento, finchè non scambierai il ruolo da comparsa in una guerra col ruolo da protagonista in una gabbia.
però.
però vorrei che tu fossi qui. è inutile negarlo, siamo solo due anime sperdute che nuotano in un mare, ma che mare, è una squallida boccia di pesci. anno dopo anno corriamo sullo stesso vecchio terreno e uno vorrebbe trovare qualcosa alla fine, invece son solo le solite vecchie paure.
davvero. vorrei che tu fossi qui.

martedì 11 ottobre 2011

pensierino del giorno-11/10/2011

- cazzo ti guardi? -
- scusa eh, ma stai solo calma. ho visto che stasera eri piena e così... -
- così cosa? -
- così mi son girato a fissarti un po'. sai com'è, il plenilunio non c'è tutte le sere. se ti do fastidio torno a guardare l'autostrada. -
- non sarebbe un'idea così stupida, visto che mi sembri in macchina e stai guidando. -
- l'elasticità, questa sconosciuta. ti ho mai detto che mi piacciono un sacco i cartelli dell'autostrada verdi? son più belli di quelli blu del resto d'europa. poi quando li trovo grandi, con indicazioni per un sacco di luoghi, mi sembra di essere al centro del mondo, anche se magari sto solo percorrendo per l'ennesima volta un pezzo di pianura padana. sai, pensavo che quando si viaggia da soli non c'è modo di scappare da se stessi, soprattutto se conosci bene la strada. puoi mettere la musica a tutto volume, purtroppo per te l'abitacolo è piccolo e prima o poi comincerai a riflettere. sei da solo con l'auto e la strada; nessuna di queste due parla, quindi l'interlocutore è forzato. mi stai ascoltando? -
- credi forse di essere l'unico che si rivolge a me? siete in centomila, sto andando in tilt tipo il sito dell'istat il primo giorno del censimento. parlaste almeno uno per volta.tu, per esempio, non hai una famiglia da cui andare? -
- sì io...oh, il palazzo con l'insegna della lavazza. sono arrivato. -

lunedì 10 ottobre 2011

pensierino del giorno-10/10/2011

si dice che far ridere una donna significa averla già conquistata per metà. dev'esserci un omissis, perchè non mi è ancora arrivata la comunicazione sul restante cinquanta per cento; perciò sono arrivato, grazie alla mia verve comica, a una serie da playboy di donne con le quali ho un potenziale flirt, una storia decapitata, chiamatela come vi pare.
la verità vera è che puoi anche non farla ridere, tanto dipende tutto da due fattori: il primo è riferibile al maschio e, parlando di percentuali, copre circa il cinque per cento dell'evento. si tratta della sua capacità di vendersi. anche se il suo nome è oscar, diminutivo di oscarrafone, può comunque giocarsi le sue carte; ogni venditore di fumo è ammesso al baccaglio e spesso sono quelli che han più successo. poi c'è l'altro trascurabile elemento, cioè le congiunzioni astrali che rendono possibile il lieto fine. quando la donna ha la luna di traverso non c'è storia: puoi fare qualsiasi cosa, tanto sarà inutile. è come prendere a cannonate un muro di gomma che respinge puntualmente ogni assalto. mi ricorda la prima volta che vidi il toro perdere allo stadio, in casa col piacenza: partita dominata dal primo all'ultimo istante dove colpimmo tipo novettordici pali e loro segnarono su contropiede e cappella di sorrentino, il nostro portiere, a metà del secondo tempo. ci rimasi davvero malissimo, fa tuttora più male quella degli innumerevoli due di picche ricevuti.

domenica 9 ottobre 2011

pensierino del giorno-09/10/2011

da quant'è che non si spendevano due parole sul tempo!
siamo ufficialmente entrati in uno dei periodi peggiori dell'anno, almeno secondo me: d'ora in avanti, per un mesetto circa, la temperatura sarà abbastanza bassa ma non si potranno accendere i termosifoni perciò è di vitale importanza chiudere bene le finestre per evitare che il poco calore della casa si disperda. si sta quasi meglio fuori che dentro, perchè quando uno è tra le quattro mura poi viene naturale spogliarsi e girare con vestiti tutto sommato leggeri o comunque inadeguati al freddo ingiustamente glaciale della propria dimora. il vantaggio è che si può staccare il frigorifero, è sufficiente tenere il cibo su mensole appositamente incastrate nelle pareti di ghiaccio che si formano sui muri. mi raccomando, evitate che tocchi il ghiaccio puro, sarebbe un errore fatale come quando si lascia a contatto con la parete del frigo.
ora scusate ma devo dar da mangiare ai pinguini.