lunedì 31 ottobre 2011

pensierino del giorno-31/10/2011

la morte mi terrorizza.
sarà per quello che cerco in tutti i modi di esorcizzarla, parlandone come se fosse un fatto naturale quale in effetti è, in modo da abituarsi all'idea. per dirla tutta, non è l'atto del trapasso in sè, è piuttosto la serie di interrogativi che scaturiscono quando cerco di immaginarmi cosa ci sia dopo. e anche qua, mi importa poco credere a un'aldilà sul modello cristiano o a un valhalla (prospettiva molto più allettante, cavalcare con le valchirie); posto che un giorno saremo solo più lacrime sui fazzoletti di chi ci ha voluto bene, che ne sarà del nostro cervello? come un computer cui si toglie la scheda madre? mi sa che non avremo modo di continuare a vedere questo mondo attraverso la nostra anima, quindi è come se per noi ci fosse la fine dei tempi. nulla sarà più.
ma prima o poi la terra stessa morirà, magari la nostra galassia e l'universo intero. e allora, cosa diamine è la vita? cosa esiste oltre a noi?
la televisione ha giocato un ruolo deleterio perchè ci abitua a guardare e pensare alle vicende terrene col filtro dello schermo, come se una volta pigiato il telecomando lo spettacolo finisse. invece no, lo spettacolo lo stiamo portando avanti proprio noi. l'idea di non pensare più mi causa davvero una sensazione terribile, come una sorta di vuoto dentro.
viste tutte queste domande, c'è da sparire che la mia dipartita sia perlomeno rapida e improvvisa, altrimenti la vivrei peggio del dovuto.
purtroppo da quest'ultima riflessione verrebbero fuori circa centovettordici citazioni di autori latini, ma dato che ormai ho scoperchiato il vaso di pandora tanto vale chiudere col buon vecchio seneca: dum differtur vita trascurrit.

domenica 30 ottobre 2011

pensierino del giorno-30/10/2011

ormai sembra che il mondo vada avanti grazie alla pubblicità. tutto è finalizzato a vendere spazi per le reclame: i blog, i siti e i forum sono invasi da inserzioni e l'unico motivo per cui cercano di aumentare i propri contatti è poter vendere a un prezzo più alto le proprie pagine.
riflettendoci, è la forma di finanziamento più comoda; rispetto a una banca, chiede pochissimo in cambio, solo l'utilizzo di qualcosa che si possiede e che goda di una certa visibilità. può essere una facciata, un ponteggio, la fiancata di un autobus o di un taxi.
anche youtube si è piegato e oltre agli spot che compaiono dopo qualche secondo su quasi tutti i video, prima dei più cliccati passano filmati di una quindicina di secondi.
quando si accede a repubblica.it la prima cosa ad aprirsi è l'immagine di qualche nuova automobile.
ed è diventato una scienza, perchè bisogna sapere dove piazzare i propri annunci selenzionando il target di persone sulle quali si cerca di fare colpo. ecco, questo potrebbe essere uno dei settori mai in crisi.

sabato 29 ottobre 2011

pensierino del giorno-29/10/2011

prima legge delle scommesse sportive: non scommettere, son soldi persi. la spiegazione nelle successive leggi.
seconda legge: quando ti senti un risultato e sei talmente sicuro da dirlo a tutti, finisci col non puntarci un calzino e ovviamente va a finire come pensavi.
terza legge: se stai compilando la schedina e sei indeciso se aggiungere un'ultima partita, sarà quella a farti sballare tutta la giocata. così dopo dirai "e io che non la volevo neppure inserire!" (e allora chi ce l'ha messa?).
quarta legge: la rarissima volta, una in tutta la vita, in cui sogni risultato esatto con tanto di marcatore e minuto finisci col non crederci te per primo perchè sembra assurdo, come il defunto parente che dà i numeri del lotto. invece, guarda un po', preciso preciso.
quinta legge: bisogna partire con una cifra ben precisa da giocare. chi la alza mentre pronostica incorrerà in un gol all'ultimo secondo che fa saltare l'intera bolletta. il peccatore di ubris da sempre causa la fzonos zeòn, cui segue l'ate.

venerdì 28 ottobre 2011

pensierino del giorno-28/10/2011

i social network hanno una loro indubbia e innegabile utilità: permettono, a costo zero, di collegarsi con chiunque dovunque si trovi. permettono anche di curare i rapporti con più persone nello stesso momento poichè non hanno una sola linea come succede col cellulare.
si potrebbe porre un problema in materia di dati personali, ma innanzitutto non è che uno debba per forza raccontare vita morte e miracoli di sè o dire sempre la verità sul proprio conto, in secondo luogo se li vogliamo intendere come strumenti di controllo arrivano ben dopo le intercettazioni telefoniche, le e-mail, le carte di credito e il telepass. per cui se qualcuno avesse la fobia di essere beccato dalla polizia postale per qualcosa che ha scritto su facebook o twitter, stia pure tranquillo che probabilmente lo sanno già per altre vie.

giovedì 27 ottobre 2011

pensierino del giorno-27/10/2011

per la serie wanna marchi e affini.
il 24 giugno del 1981 è una data come un'altra, se ve la butto a caso. invece no, è una tappa fondamentale per l'umanità intera perchè nasce una delle più grandi truffe del ventesimo secolo. sei sedicenti veggenti bosniaci affermano infatti di aver visto la madonna: fin qua niente di speciale, anche su area 51 siamo pieni di supposizioni, avvistamenti et similia. questi sei però eran parecchio scaltri e han deciso di montarci intorno un discreto circo. hanno corredato quest'epifania con la rivelazione di alcuni segreti per un numero futuro totale di dieci; alla domanda su cosa siano questi segreti rispondono lapalissianamente che "sono segreti".
potete immaginare il prosieguo, con carovane di fedeli che si recano in pellegrinaggio, questi qua diventati santoni e profeti e giro di soldi non indifferente. in tutto questo, la chiesa cattolica? il vescovo della diocesi dove si trova medjugorje, luogo dove asseriscono sia avvenuto questo incontro ravvicinato del terzo tipo, si è sempre schierato contro l'autenticità delle apparizioni. a livelli più alti han finora preso le distanze, e ci mancherebbe altro, istituendo commissioni su commissioni. più che una commissione io avrei esercitato l'azione penale per truffa e abuso della fede pubblica, ma non tutti la pensiamo allo stesso modo.
va riconosciuta una certa inventiva agli autori. vale per loro lo stesso principio dell'arte contemporanea: son tutti bravi a fare un trincio su una tela o disegnare due quadrati e colorarli, il punto è che bisognava pensarci. e chi lo fa per primo vince.

mercoledì 26 ottobre 2011

pensierino del giorno-26/10/2011

anche il pensierino, nel suo piccolo, è come una scatola di cioccolatini: il bello è che uno non sa mai cosa ci trova dentro. come la sorpresa nell'uovo di pasqua, anche se lì il più delle volte è abbastanza deludente, per quanto compensata dalla goduria dell'uovo medesimo.
capita anche di trovarci, guarda un po', gianfranco fini. un uomo chiamato coerenza.
negli ultimi anni mi è capitato di trovarmi d'accordo con le sue esternazioni in varie circostanze; trovo che faccia interventi puntuali e ricopra la sua carica in maniera dignitosa. in parole povere, un politico decisamente accettabile, soprattutto viste le pietre di paragone.
poi uno si ferma un attimo e riflette. è lo stesso gianfranco fini che faceva il saluto romano ai comizi dell'msi? va beh, è un gesto, non diamogli un peso esagerato, anche perchè stiamo parlando di vent'anni fa, se non di più.
è lo stesso gianfranco fini valido ex-alleato dell'attuale padrone della coalizione? proprio lui. non credo che in politica valga la regola del non sputare nel piatto in cui hai hai mangiato perchè non bisogna vincolare le persone e le loro idee a simboli o a partiti, che possono evolvere le loro linee di pensiero in maniera diversa da quella del singolo. per cui non è che gli si possa rimproverare di essere un voltagabbana, perchè allora bisognerebbe dirlo pure alla binetti o a follini. il problema è che tutto quello che dice, da altre parti lo urlano più o meno dal '94, anno in cui lui saliva gigione e trionfante sul palco del polo delle libertà. solo che questi urlatori dovevano trovarsi nella condizione da film, dove si vede una persona che urla mentre il protagonista è distratto, non la sente e anche lo spettatore vede solo il labiale, affinchè si possa immedesimare meglio.
da quegli anni fino alla scissione, cosa diavolo gli passava per la cabeza? a sentirlo parlare dei valori della destra sembra di trovarsi davanti a un quintino sella versione 2.0, invece costui è il firmatario della legge bossi-fini sull'immigrazione clandestina. nonchè uno dei principali alfieri di colui che è e che sempre sarà. la sua figura mi lascia abbastanza perplesso, sentirlo parlare dell'attuale situazione in termini nefasti e catastrofici quando ha dato un enorme contributo a crearla fa perlomeno sorridere.

martedì 25 ottobre 2011

pensierino del giorno-25/10/2011

c'è un problema di fondo: non tutti siamo in grado di far ridere, di produrre battute divertenti od originali.
ah, intermezzo: mio padre mi aveva spiegato che la "d" si aggiunge dopo la "a", "e" od "o" quando la parola dopo inizia per quella vocale. preposizione, congiunzione o disgiunzione eufonica, tipiche definizione da parole crociate.
dicevamo della simpatia. la cosa peggiore è portare allo stremo un tentativo di suscitare l'ilarità dei presenti stuprando ancora di più la loro pazienza. purtroppo c'è chi davvero non si rende conto di essere triste, patetico, quindi sente il bisogno di rincarare la dose a ogni riga cercando l'artifizio retorico, il gioco di parole, la raffinatezza linguistica giusta per stupire. a mio avviso è superfluo, perchè una battuta ben riuscita risalta ancora meglio quando inserita in un discorso che ha delle parti serie o normali, diciamo a tasso zero di comicità.

lunedì 24 ottobre 2011

pensierino del giorno-24/10/2011

è giusto raccogliere le osservazioni ricevute e farne tesoro.
perciò, stasera spremo il mio cervello andando a ripescare elucubrazioni fatte a suo tempo.
estraiamo dal cilindro un argomento spinoso: le multe. visto che stiamo per entrare in ambito giuridico, tocca chiamarle col loro nome: sanzioni amministrative. legate a qualsiasi illecito, sia chiaro, purchè pecuniarie.
la legge dev'essere uguale per tutti, perciò se una legge stabilisce una sanzione a carico di chi commette un illecito, in forza dell'art.3 della nostra costituzione, ognuno è tenuto al pagamento della medesima cifra. tutto molto egualitario. apparentemente.
lo stesso art. 3 suggerisce anche un'altra cosa però e cioè che situazioni diverse vanno trattate in modo diverso. questo è un punto di partenza, perchè da qui si comincia a pensare che in effetti il pagamento di una somma fissa non potrà avere lo stesso effetto per tutti i cittadini. dal momento che non viviamo in un'economia pianificata dove i nostri redditi sono uguali, cento euro sono relativizzati in maniera diversa a seconda di chi subisce la sanzione.
soprattutto se pensiamo alla funzione preventiva della pena, cioè a evitare che una persona sia dissuasa dal compiere un'altra infrazione in futuro, notiamo come questa non possa essere svolta con la stessa efficacia; mentre il carcere non fa distinzioni di alcun genere, è inevitabile che andando a colpire il reddito si creino delle differenze.
in molti sostengono che introdurre una progressività sarebbe incostituzionale e controproducente. accolgo più volentieri la seconda obiezione, perchè vorrebbe dire incentivare ancora di più l'evasione fiscale (dichiaro poco e quindi pago poche tasse, in più metti mai che mi pinzi l'autovelox non mi ciula uno sproposito). forse l'ipotesi più convincente sarebbe fissare un minimo comune e una sorta di addizionale calcolata in base al reddito, in modo da far salva anche le funzioni retributiva e afflittiva.
intendiamoci, a me non interessano discorsi di presunta giustizia sociale. si tratta solo di aprire gli occhi e rendersi conto che se vogliamo creare un minimo di pressione è il caso di fare dei piccoli sacrifizi. inutile invocare pene detentive altissime per chi commette un reato e poi prevedere sanzioni irrisorie dotate della minima efficacia dissuasiva per il resto; serve equilibrio.

domenica 23 ottobre 2011

pensierino del giorno-23/10/2011

mi è stato detto che si intuisce quando non so cosa scrivere.
mh.
tipo ora quindi?
il problema, come avevo già detto, risiede molto in quello che la giornata ha da offrire. oltre a quello, bisogna in qualche modo aguzzare la vista (oh non mi viene il verbo giusto per le orecchie) ed esser pronti ad afferrare il primo spunto buono. certe volte si arriva al dopo cena inoltrato senza materiale decente per le mani.
è lì che si entra nella palestra del glass-climbing, altresì detto l'arrampicarsi sugli specchi, l'arte di esprimere in tre paragrafi concetti sintetizzabili in quattro parole; finchè finalmente a occhio i caratteri che compaiono sullo schermo del pc non danno l'impressione di essere abbastanza e allora giunge il fatidico e catartico momento della pubblicazione che sa tanto di salvezza, di campanella dell'intervallo mentre il prof stava per chiamarti alla lavagna, di uno a zero difeso coi denti dopo cinque minuti di recupero e due traverse colpite nella stessa azione dagli avversari.

sabato 22 ottobre 2011

pensierino del giorno-22/10/2011

esistono delle grandi lezioni di vita; queste lezioni altro non sono se non l'esplicazione per i più lenti di alcune leggi fondamentali che regolano la nostra esistenza. così come noi andiamo all'università a prendere lezioni di qualche materia perchè aprendo il manuale e basta non capiremmo niente, allo stesso modo esistono le lezioni di vita per coloro ai quali non è sufficiente esser vivi.
una lectio magistralis ci è stata regalata dagli 883 con la regola dell'amico. a beneficio dei pluri-ripetenti, su youtube si trova anche un video estremamente didascalico tratto dal loro film jolly blue. la canzone è comunque più che sufficiente per evitare comportamenti sbagliati.
la legge enunciata è la seguente: le donne classificano i maschi in due categorie, gli amici e il resto del mondo. col resto del mondo si tromba, con gli amici no. perchè rovineresti un bel rapporto, non ti ci vedo come fidanzato (sto usando le parole di max) e altre amenità. in soldoni, i loro occhi calano un'enorme cinturà di castità su questo figuro e non importa quanto possano mutare i di lui sentimenti, la tassonomia è rigida! ben più flessibili sull'argomento sono i ragazzi, tuttavia si sa che per fare certe cose bisogna essere in due, a meno che uno non sia desideroso di incorrere in un procedimento penale.

venerdì 21 ottobre 2011

pensierino del giorno-21/10/2011

una volta stavo cazzeggiando su facebook e son finito per caso sul profilo di una bella ragazza.
va bene, era proprio gnocca, ma il punto è un altro: trattavasi del giorno della morte di steve jobs e lei aveva scritto in bacheca, con un tocco d'originalità che mi ha lasciato basito, "stay hungry stay foolish". proprio una che le mode le crea.
sorvolando sulla tristezza di scrivere tutti quanti la stessa cosa senza avere una minima competenza informatica, quello che lascia basiti è che ben ventisei persone hanno messo "mi piace". per onestà intellettuale devo concedere due attenuanti: la prima è che siccome andava appunto di moda, più o meno chiunque si sentiva toccato dalla morte di lavori come se fosse mancato un caro parente perciò giù lacrime ogniqualvolta si vedeva qualcosa a lui ascrivibile, mentre la seconda è che, avendo la ragazza in questione più o meno milleecinquecento amici diventa più facile trovarne ventisei che pigino un pulsante.
dopo questi panegirici e scioglilingua, non sono ancora giunto al punto: cosa pensa di ottenere la gente mettendo "mi piace"? sappiamo tutti che sei addolorato per la perdita dell'informatico nonostante tu capisca di informatica quanto io di algebra lineare, ma pensi davvero di poterti giocare le tue chance assecondando una ragazza mentre fa la conformista all'ennesimo livello? comincio a pensare che la risposta possa essere sì. stavo per scrivere una lunga sequela di insulti verso queste persone, senza considerare che il pirla salmone (nel senso di immotivatamente contro corrente) della situazione potrei essere io.
in quel caso, fiero di non aver capito un tubo.

giovedì 20 ottobre 2011

pensierino del giorno-20/10/2011

perchè scrivo?
la risposta piùmmigliore è che è la valvola di sfogo più naturale per la mia logorrea quando mi ritrovo senza un interlocutore da ammorbare con le mie chiacchiere. da qualche parte dovrò pur sfogare la massa dei pensieri che bussa alla mia bocca per poter uscire; quest'ingorgo spiega tra l'altro i miei problemi di dizione e di articolazione di pensieri di senso compiuto.
osservata da un'altra angolazione, la faccenda si fa quasi lusinghiera: significa che cogito ergo sum, penso quindi sono. finchè i nostri cervelli continueranno ad avere qualcosa di "diverso" da dire al prossimo ci sarà speranza. non so bene speranza di cosa, forse solo di sopravvivenza per il genere umano, forse di evoluzione. certo è che tutto parte delle idee, dalle più astratte e utopistiche alle più concrete e terra-terra.

mercoledì 19 ottobre 2011

pensierino del giorno-19/10/2011

ci sono cose che vanno oltre la mia comprensione.
siamo stati educati alla tolleranza e al rispetto per le altrui idee, tuttavia quando è troppo è troppo.
alcuni piccoli dettagli, magari inezie, mandano all'aria i nostri tentativi di pacificazione col mondo. riusciamo a dialogare con neo-nazista o una persona che odia la nostra religione, poi ci sgretoliamo impietosamente di fronte a dettagli di trascurabile importanza.
è il nostro tallone d'achille. il mio è la french alle unghie.
vengo meno al dettato della carta costituzionale, mi assale l'ira funesta, proprio quella del pelide achille che infiniti addusse lutti agli achei. mi capita di avere reazioni tragiche, come succede agli allergici alle noci quando ne ingoiano una in scioltezza.
vorrei poter fare qualcosa, aprire il mio cuore a tutti coloro che si pittano le unghie alla cazzo di cane.
chissà se hanno dei ritrovi, delle comunità apposite. potrei andare a frequentarle, magari conoscendoli imparerei ad amarli come se fossero miei pari.

martedì 18 ottobre 2011

pensierino del giorno-18/10/2011

c'è sempre tensione quando il tempo stringe e il pensierino non è ancora pronto.
l'unica soluzione è mettersi a scrivere, sperando che qualcosa ne scaturisca. fissare il vuoto non aiuterà, di sicuro l'attività cerebrale registrerà picchi più alti se nel frattempo si tiene la mente occupata con un'altra attività, cioè la digitazione.
il vantaggio dei quotidiani è che succede sempre qualcosa, hanno solo l'imbarazzo della scelta. e anche il giorno in cui non succederà un tubo, pure questa diventerà una notizia. il secondo giorno di noia sarà record e il terzo torneranno gli avvenimenti. per forza di cose, siamo miliardi sulla terra, vuoi che non ci sia un pirla che combina qualcosa di stupido? puoi scommetterci. fosse anche solo una battuta divertente, per la quale val la pena dire di aver molto riso. anche i cinesi tra l'altro.

lunedì 17 ottobre 2011

pensierino del giorno-17/10/2011

accade spesso di sentire la locuzione "in un paese normale" per indicare un forte contrasto con la situazione italiana. probabilmente alludiamo a francia, germania o gran bretagna, già di meno gli stati uniti.
però, cosa significa di preciso "un paese normale"? sembra il mulino che vorrei della celebre pubblicità.
partendo dalle fondamenta e per usare le parole di manzoni, "una d'arme, di lingua, d'altare, di memorie, di sangue e di cor". per il resto ben vengano le diversità, nel famoso paese normale saranno utili per arricchirsi reciprocamente. questo popolo dovrebbe poi delegare qualcuno a fare leggi al posto loro, giacchè è difficile che la gente trovi il tempo di mettere d'accordo milioni di persone; qualcuno dovrebbe anche lavorare nel frattempo per mandare avanti il sistema produttivo. mi piacerebbe un proporzionale misto con soglia di sbarramento al 4%. lo so che suona come la zona mista o la bizona di oronzo canà, eppure resto convinto che possa rappresentare meglio il paese.
dopodichè, sarebbe gradito, oltre a un mojito, un sistema welfare funzionante. è un miraggio avere governanti coraggiosi che investano sulla cultura e gli ammortizzatori sociali? cercare non tanto picchi di felicità per pochi, quanto una maggior diffusione possibile della stessa. una macchia d'olio che tocchi piano piano tutti i bordi della padella, lenta e inesorabile. tutto facile, bello e condiviso, ma mancano i soldi, faranno notare i più acuti. i soldi devi avere il coraggio di investirli, sapendo che non sarà un investimento a fondo perduto.
non penso a nessun paese nello specifico, ho solo in mente la classica utopia della cippa. dove i lavoratori non debbano subire le angherie dei datori. dove non si parta rassegnati.

domenica 16 ottobre 2011

pensierino del giorno-16/10/2011

sarà vero che ogni lasciata è persa? e che dum differtur vita trascurrit? la seconda sì, chiaro, ma in questi giorni si sta facendo largo in me l'idea che ci creiamo troppi problemi riguardo alle "sliding doors" della nostra vita. ogni evento, sia che accada che non accada, modifica il nostro futuro, a meno che uno non creda in un destino pre-ordinato che percorriamo come le rotaie di un treno. quindi dobbiamo solo avere il coraggio di prendere decisioni, aprire porte chiudendone altre: è l'unico modo per andare avanti.
lasciamo perdere le seghe mentali alle "oh se avessi scelto questo gusto di gelato piuttosto che quest'altro", tanto è andata e la scelta è stata fatta. giusta o sbagliata che fosse porta a concentrarsi su presente e futuro.
il passato è una terra straniera.

sabato 15 ottobre 2011

pensierino del giorno-15/10/2011

gli ingredienti per creare un buon pensierino sono pochi ma importanti:
- una giornata nella quale sia successo qualcosa
- un cervello in grado di creare associazioni di idee
- la capacità di percepire quello che siamo in relazione a ciò che ci circonda.
per cui trovo difficile scrivere qualcosa di decente dopo dieci ore di aula studio. tutt'al più potrei riproporre i miei pensieri da stalker sulle ragazze che gravitano da quelle parti, però correrei il rischio di essere dichiarato ospite indesiderato sia dall'edisu che dall'università degli studi di torino; dunque ritengo meglio tenere per me certi pensieri.
invece è tutto diverso quando ogni mezzora è diversa da quella precedente, capita di girare per la città e non solo, si assiste alla vita della gente fuori dalle solite quattro mura .in fondo il pensierino è molto terra terra, parte dall'esperienza reale per tornare sempre e comunque lì. siamo empiristi, positivisti e pure grezzi.

venerdì 14 ottobre 2011

pensierino del giorno-14/10/2011

qualcuno aveva apprezzato i miei suggerimenti per i video da cercare sul tubo.
bene, mi è venuto in mente un pezzo di storia, una colonna portante della società contemporanea. no, non sto parlando di stella del sud. anche se pure lei meriterebbe ampii ed approfonditi dibattiti.
mi riferisco alla saga, perchè tale è, dei video di "in forma con davide". ritengo inopportuno sprecare parole per la presentazione, rischierei di rovinarvi la sorpresa.
quindi, per stasera, lo chef propone ufficialmente "in forma con davide". non preoccupatevi, il titolo è uno, ma gli episodi molteplici, per cui ne avrete di tempo da occupare.

giovedì 13 ottobre 2011

pensierino del giorno-13/10/2011

rompiamo il tabù secondo il quale il sesso prima delle prestazioni sportive sia controindicato.
alcuni ritengono abbassi la carica nervosa e quindi sia meglio evitarlo nelle vicinanze di una gara dove c'è da realizzare una prestazione secca, tipo scatto, salto o lancio. per il resto, non si vede perchè no. ruud gullit, uomo dalle indubbie doti (ho detto uomo e non calciatore mica a caso) ha affermato più volte di esser solito consumare rapporti in prossimità delle partite; data la carriera del soggetto in questione, vien da pensare che abbia fatto solo bene. io gioco a calcetto molto spesso, ma essendo asessuato come un bambolotto non lo potrò mai sapere!
fatemi sapere le vostre esperienze amicici!

mercoledì 12 ottobre 2011

pensierino del giorno-12/10/2011

fammi capire, pensi di essere in grado di distinguere il paradiso dall'inferno? in base a cosa, di grazia? alle fregnacce insegnate a catechismo? e che mi dici dei cieli blu e del dolore? il cielo non resta forse blu anche quando la gioia non ci appartiene? assurdo arrogarsi il diritto di decidere cos'è un campo verde e cos'è una fredda rotaia d'acciaio: una volta posata là sopra, diventa un tutt'uno. prendere o lasciare.
cos'avrebbe di diverso un sorriso da un pretesto? la menzogna umana è illimitata, può durare tutta la vita di un uomo e tutta l'esistenza del genere umano. riusciresti davvero a distinguere tutte queste cose? la trovo una pretesa assurda, dimmi un po' : ti han portato a barattare i tuoi eroi per dei fantasmi, non è così? le calde ceneri con gli alberi, aria calda con brezza fresca, ma sì è la procedura standard. succede a tutti, quasi ti capisco. a questo punto ci sarà anche il freddo benessere col cambiamento, finchè non scambierai il ruolo da comparsa in una guerra col ruolo da protagonista in una gabbia.
però.
però vorrei che tu fossi qui. è inutile negarlo, siamo solo due anime sperdute che nuotano in un mare, ma che mare, è una squallida boccia di pesci. anno dopo anno corriamo sullo stesso vecchio terreno e uno vorrebbe trovare qualcosa alla fine, invece son solo le solite vecchie paure.
davvero. vorrei che tu fossi qui.

martedì 11 ottobre 2011

pensierino del giorno-11/10/2011

- cazzo ti guardi? -
- scusa eh, ma stai solo calma. ho visto che stasera eri piena e così... -
- così cosa? -
- così mi son girato a fissarti un po'. sai com'è, il plenilunio non c'è tutte le sere. se ti do fastidio torno a guardare l'autostrada. -
- non sarebbe un'idea così stupida, visto che mi sembri in macchina e stai guidando. -
- l'elasticità, questa sconosciuta. ti ho mai detto che mi piacciono un sacco i cartelli dell'autostrada verdi? son più belli di quelli blu del resto d'europa. poi quando li trovo grandi, con indicazioni per un sacco di luoghi, mi sembra di essere al centro del mondo, anche se magari sto solo percorrendo per l'ennesima volta un pezzo di pianura padana. sai, pensavo che quando si viaggia da soli non c'è modo di scappare da se stessi, soprattutto se conosci bene la strada. puoi mettere la musica a tutto volume, purtroppo per te l'abitacolo è piccolo e prima o poi comincerai a riflettere. sei da solo con l'auto e la strada; nessuna di queste due parla, quindi l'interlocutore è forzato. mi stai ascoltando? -
- credi forse di essere l'unico che si rivolge a me? siete in centomila, sto andando in tilt tipo il sito dell'istat il primo giorno del censimento. parlaste almeno uno per volta.tu, per esempio, non hai una famiglia da cui andare? -
- sì io...oh, il palazzo con l'insegna della lavazza. sono arrivato. -

lunedì 10 ottobre 2011

pensierino del giorno-10/10/2011

si dice che far ridere una donna significa averla già conquistata per metà. dev'esserci un omissis, perchè non mi è ancora arrivata la comunicazione sul restante cinquanta per cento; perciò sono arrivato, grazie alla mia verve comica, a una serie da playboy di donne con le quali ho un potenziale flirt, una storia decapitata, chiamatela come vi pare.
la verità vera è che puoi anche non farla ridere, tanto dipende tutto da due fattori: il primo è riferibile al maschio e, parlando di percentuali, copre circa il cinque per cento dell'evento. si tratta della sua capacità di vendersi. anche se il suo nome è oscar, diminutivo di oscarrafone, può comunque giocarsi le sue carte; ogni venditore di fumo è ammesso al baccaglio e spesso sono quelli che han più successo. poi c'è l'altro trascurabile elemento, cioè le congiunzioni astrali che rendono possibile il lieto fine. quando la donna ha la luna di traverso non c'è storia: puoi fare qualsiasi cosa, tanto sarà inutile. è come prendere a cannonate un muro di gomma che respinge puntualmente ogni assalto. mi ricorda la prima volta che vidi il toro perdere allo stadio, in casa col piacenza: partita dominata dal primo all'ultimo istante dove colpimmo tipo novettordici pali e loro segnarono su contropiede e cappella di sorrentino, il nostro portiere, a metà del secondo tempo. ci rimasi davvero malissimo, fa tuttora più male quella degli innumerevoli due di picche ricevuti.

domenica 9 ottobre 2011

pensierino del giorno-09/10/2011

da quant'è che non si spendevano due parole sul tempo!
siamo ufficialmente entrati in uno dei periodi peggiori dell'anno, almeno secondo me: d'ora in avanti, per un mesetto circa, la temperatura sarà abbastanza bassa ma non si potranno accendere i termosifoni perciò è di vitale importanza chiudere bene le finestre per evitare che il poco calore della casa si disperda. si sta quasi meglio fuori che dentro, perchè quando uno è tra le quattro mura poi viene naturale spogliarsi e girare con vestiti tutto sommato leggeri o comunque inadeguati al freddo ingiustamente glaciale della propria dimora. il vantaggio è che si può staccare il frigorifero, è sufficiente tenere il cibo su mensole appositamente incastrate nelle pareti di ghiaccio che si formano sui muri. mi raccomando, evitate che tocchi il ghiaccio puro, sarebbe un errore fatale come quando si lascia a contatto con la parete del frigo.
ora scusate ma devo dar da mangiare ai pinguini.

sabato 8 ottobre 2011

pensierino del giorno-08/10/2011

nei giorni scorsi mio padre ha fatto fuori il decoder di fastweb che aveva acquistato un paio d'anni fa.
a quanto ho capito, ha litigato con la compagnia riguardo al prolungamento del contratto o qualcosa del genere.
questo mi ha dato l'opportunità di riflettere sull'evoluzione che ha seguito la tv nel nostro paese. sorvolando sulle varie leggi ad personam, dalla mammì in avanti, quello che secondo me è passato ingiustamente sotto silenzio è stato il prelievo forzato nelle tasche degli italiani. sorvolando sulle questioni tecniche del passaggio da analogico a digitale, va segnalato che a quel tempo ogni famiglia era costretta a dotarsi di un decoder del digitale terrestre per la modica cifra di euri quaranta, in alternativa poteva comprare direttamente un nuovo televisore della cosidetta "nuova generazione", cioè col digitale terrestre incorporato.
ci han detto che in questo modo avremmo avuto più canali a disposizione, ma non è che stiam parlando di chissà quali offerte strepitose. in parole povere, hanno applicato una sorta di tasssa in favore di chi produceva decoder o televisori. saremo anche contenti di aver fatto girare l'economia, ma era strettamente necessario?

venerdì 7 ottobre 2011

pensierino del giorno-07/10/2011

ci son delle cose che mi mandano in bestia. uno su tutto il qualunquismo dei commentatori sportivi, specialità nella quale quelli della rai eccellono. ogni volta che odo "cose che fanno bene al calcio" mi vien voglia di scaraventare l'apparecchio giù dalla finestra.
stasera l'apice: prima della partita il cronista dà la notizia che una trentina di "pseudotifosi" appartenenti al gruppo ultrà italia son stati fermati alla frontiera tra croazia e serbia. esprimeva pure una certa soddisfazione nell'annunciare in diretta la notizia.
ora, è necessario sapere che la partita d'andata in italia non è stata nemmeno disputata a causa delle intemperanze dei tifosi serbi e che gli italiani non è che si siano distinti per gesti particolarmente violenti. tuttavia la figc ha rifiutato i biglietti che la federazione serba aveva messo a disposizione per i tifosi ospiti nel timore di violenze. queste persone, che non capisco perchè uno dovrebbe definire pseudotifosi, anzi a me paiono i tifosi più autentici dato che vogliono tifare la loro squadra a ogni costo, hanno preso e si son recati lo stesso laggiù. per fare questo non hanno ucciso nessuno, han solo mosso le loro chiappe. per quel che ne sa il cronista potevano anche volersela vedere in un bar di belgrado, per quanto assai improbabile.
resta il fatto che questi poveracci, oltre a dover passare qualche ora coi simpatici e affabili poliziotti serbi, si devon sorbire pure la paternale in diretta nazionale.
ma non stiamo cercando di andare verso l'europa unita, dove la gente può circolare liberamente? so bene che la serbia ancora non fa parte di questi accordi, ma esultare perchè delle persone innocenti sono bloccate preventivamente mi pare fuori dal mondo. come se dopo l'undici settembre avessero fermato ogni moru che volesse salire su un aereo.

giovedì 6 ottobre 2011

pensierino del giorno-06/10/2011

lasciam perdere le beghe politiche per una volta.
riflettevo su un'altra questione: nel mondo si usano poche parole italiane, mentre noi abbiamo ormai interi settori della nostra lingua dove dominano parole d'importazione. meno orgogliosi dei francesi che traducono qualsiasi parola, siamo più propensi a mutuare vocaboli stranieri piuttosto che tradurli o verterli in italiano.
che poi, il computer sarebbe anche calcolatore, ma come parola fa obbiettivamente cacare.
pizza, spaghetti, maccheroni.
ciao.
vaffanculo.
insomma, come area semantica non siamo proprio all'avanguardia.
segnale di come restiamo clamorosamente indietro: mentre il mondo procede e inventa cose e parole per chiamare quelle cose, noi siamo dietro e ci nutriamo di quello che lanciano dai carrozzoni.

mercoledì 5 ottobre 2011

pensierino del giorno-05/10/2011

il motto su cui si basa qualsiasi forma di governo è "divide et impera".
si trova un nemico contro il quale far fronte comune oppure si lascia che il popolo sia diviso in fazioni che si scannano tra loro. in italia, per non farci mancare niente, abbiamo provato entrambi.
mentre sulla prima si è già parlato fin troppo, abbiamo dedicato meno attenzione alla seconda, forse perchè non è del tutto finita.
rossi contro neri, neri contro rossi. in tutto questo, per cinquant'anni hanno comandato placidamente i bianchi, appoggiati un po' dai primi e un po' dai secondi, concedendo contentini ma senza mai perdere lo scettro del potere. sarebbe anche interessante un piccolo approfondimento su rossi e neri, sull'errore che si compie etichettando come "comunisti" quelli della sinistra più marcata, ma me lo tengo buono per un'altra volta.
piuttosto, ora stiamo tornando alla prima fase: col popolo già segnato da decenni di scontri, una parte ha deciso di prevalere sull'altra mettendo tutto nelle mani di un sol uomo che ha promesso la liberazione dal cancro comunista, anche a costo di venir meno a tanti dei capisaldi che avevano contraddistinto la loro lotta e le loro posizioni. il tutto in favore di un appiattimento che mortifica le dinamiche sociali e impigrisce il dibattito.
ahimè, nell'ottica della pax mondiale mi sembra una situazione non risolvibile.

martedì 4 ottobre 2011

pensierino del giorno-04/10/2011

la mia prosa sta cadendo di livello. noto un uso eccessivo e smodato della parola "comunque", tendo a iniziare troppo spesso le frasi con una negazione e secondo me anche il numero di vocaboli usati è diminuito.
sto piano piano realizzando il disegno del grande fratello di orwell. finirò con l'utilizzare plusbuono come unico superlativo, che tristezza. un lessico incartapecorito e inaridito.
anche la classica ricetta del legger più libri sembra aver perso di validità, in quanto recentemente mi son cavato gli occhi sulle pagine cartacee, a quanto pare senza ottenerne grandi risultati. forse solo qualche diottria in meno.
la verità vera, quella che sta nel vino, è che bisognerebbe tornare alle elementari e mettersi a fare i temini con una maestra cattiva che li corregge. alternativa, stage intensivo con la mia professoressa di italiano del liceo.
detto questo, esiste per caso qualcuno in possesso del tex numero 498?

lunedì 3 ottobre 2011

pensierino del giorno-03/10/2011

sono un sostenitore convinto e accanito della necessità di insegnare il valore della pluralità alimentare. quest'espressione che ho testè coniato significa che bisogna abituarsi a mangiare il maggior numero possibile di alimenti diversi e, laddove possibile, selezionarli anche in base alla stagione. esempio stupido, non cercare il finocchio d'estate o il pomodoro san marzano d'inverno, ma accontentarsi di quello che produce la terra in quel determinato periodo dell'anno. funzionale e direi anzi essenziale per questo è il ruolo giocato dai genitori nella fase dell'infanzia: di fronte ai capricci del bambino e al fermo rifiuto di ingurgitare qualsiasi cosa abbia il colore verde dovranno essere in grado di farsi valere; oltretutto il bambino sarà loro grato un giorno, quando apprezzerà qualsiasi piatto gli venga messo davanti. come corollario, aggiungerei, sulla base di una semplice osservazione algebrica, che aumentando il numero di ingredienti culinari graditi aumentano in maniera esponenziale le loro combinazioni e le possibilità di alzarsi soddisfatti da tavola.
fatta questa doverosa premessa, ecco la denuncia sociale: pur non rimangiando tutto quanto ho scritto finora, sono arcistufo del broccolo e del cavolfiore d'inverno! ma santo cielo, è mai possibile che abbiano un odore così penetrante e disgustoso? pervade prima la cucina e poi la casa, si attacca ai vestiti e penetra nella corteccia cerebrale. ormai vedo broccoli anche sui muri, cavolfiori al posto delle maniglie, è un incubo!
è ora di dire basta a questi soprusi! mafalda perse la sua epica campagna contro la minestra, io vincerò questa e la dedicherò a lei!

domenica 2 ottobre 2011

pensierino del giorno-02/10/2011

un popolo che adotta l'espressione "piovono cani e gatti" ha segnato per secoli la storia del mondo.
cose che fanno riflettere.
poi è stato il turno della loro costola truzza, gli emigrati di seconda generazione.
infine, il vero cambiamento: senza soluzione di continuità, il potere è passato in mano ai ciaina. visto quanti sono, sembra anche il minimo. bastava organizzarsi un attimino, creare un esercito che fosse credibile e poi sfruttare l'immensa forza-lavoro per spaccare il culo ai passeri. l'unica cosa che ci potrà salvare dalla loro egemonia sarà un'eventuale scissione, tipo una parte che va a fare stato autonomo diventando una rivale e sottraendo braccia a pechino. ipotesi abbastanza improbabile.
quindi, sarà meglio iniziare a saper maneggiare le bacchette, fare gli inchini e tagliare i capelli a spazzola.
in compenso, potremo ruttare al ristorante!

sabato 1 ottobre 2011

pensierino del giorno-01/10/11

a ventidue anni bisogna comportarsi come degli emeriti imbecilli, specie se poi si risponde alla gente dicendo di avere diciotto anni.
coerenza e mentalità.
il punto è che proverei anche a scrivere qualcosa di più profondo, peccato che abbia circa tre ore di sonno alle spalle, molti chilometri fatti in treno, tanti a piedi, ore in piedi,  a lavorare, sotto il sole, ho anche un problema con le virgole, porco il demonio, però voglio bene alla vita.