lunedì 30 settembre 2013

pensierino del giorno-15/08/2013

gli italiani han dovuto fare i conti con grandi dilemmi etici e morali.
il pci era realmente fuori da tangentopoli o è stato graziato dalle toghe rosse?
fece bene valcareggi a far giocare a rivera solo gli ultimi sei minuti della finale col brasile?
ustica fu causato da un missile o da un incidente?
berlusconi è un santo o un demone?
la franzoni è colpevole o innocente?
al g8 fu fatta giustizia o barbarie?
baggio fu l'eroe in positivo o in negativo di usa '94?
ma soprattutto, più di questi interrogativi che hanno lacerato il paese, una nuova questione si è affacciata alle nostre menti, fervide d'immaginazione e avide di conoscenza: la boldrini è figa o no?

pensierino del giorno-14/08/2013

sbirri.
questa parola di solito vuole descrivere, in maniera dispregiativa, gli appartenenti alle forze dell'ordine. se intesa in senso lato ricomprende tutti i vari organi dello stato, altrimenti indica più specificatamente i membri della polizia di stato.
tuttavia credo che veicoli un significato di altro tipo, per quanto intrinsecamente connesso con gli altri due: esprime una certa attitudine comportamentale, da parte di chi è preposto a lavori di vigilanza e sorveglianza, a essere totalmente inflessibile nei confronti del prossimo e a emettere sentenze manco fosse la corte di cassazione. l'importante è la punizione, il castigo, cogliere in fallo il prossimo e, sì, fargliela pagare. salata possibilmente. personaggi perennemente in cerca del loro quarto d'ora di gloria, dove possono esprimere al massimo il ridotto ambito di potere che la carica assegna e utilizzarlo per sopraffare un'altra persona.
la comprensione e il perdono non fanno assolutamente parte di loro, anzi, sono categoricamente proibiti; se uno li stesse a sentire sembrerebbe quasi che agiscano per conto di un'entità superiore malvagia e crudele, della quale si è ritrovato braccio armato e operativo controvoglia, magari perchè tenuto sotto scacco con la minaccia di un terribile ricatto.
invece non ci sono finiti per caso a fare quel mestiere lì, ci tengono e proseguono nella loro missione per conto del dio delle multe e delle contravvenzioni.

pensierino del giorno-13/08/2013

il mio gommista - e quanto fa figo dire il mio gommista, come il mio macellaio, il mio verduriere, il mio giornalaio, manco fossero di nostra proprietà però esprime una relazione di un certo tipo che lascia all'interlocutore l'immaginazione della scena dove il cliente arriva, viene salutato con una deferenza non priva di intesa come per dire noi due ci capiamo vero campione? - ogni volta che vado a cambiare le gomme a una delle macchine regala una quantità invereconda di penna a sfera.
le ipotesi che hanno affollato la mia mente andavano nelle direzioni più svariate. inizialmente pensai a una rapina andata a male, puntavano a un camion pieno di vestiti di marca e invece si sono ritrovati per le mani una partita di penne senza alcuna scritta sopra, così ha pensato bene di personalizzarle e utilizzarle per farsi bello con gli automobilisti. scartata, improbabile. troppo bifolco.
la sua bifolchità (bifolcume? bifolchedina? bifolcheria?) mi porta pure a escludere il secondo scenario, quello della raffinata strategia di marketing e fidelizzazione del cliente. dai, cosa vuoi fidelizzare con delle penne? magari ha visto la mitica scena del tram di aldo giovanni e giacomo ed è rimasto folgorato da quando ajeje cerca di corrompere il controllore con una sigaretta e poi, resosi conto dell'inconsistenza della sua offerta, è pronto a cedergli direttamente l'intero pacchetto. melius abundare quam deficere, deve aver pensato. stuzzicante come teoria, eppure la quasi totale certezza che le uniche parole che conosce dell'inglese siano station wagon mi ha fatto puntare altrove.
restava la pista del riciclaggio di denaro sporco. i proventi di qualche attività illecita che in qualche maniera andavano reinvestiti erano così tanti che ha dovuto commissionare penne in quantità industriale e ora non sa più che farsene.
quale che sia quella vera tra queste storie, una cosa è sicura: le penne in questione non solo funzionano egregiamente, ma durano tantissimo, tipo millenni. se ne ritrovi una per casa, polverosa, dopo anni di oblio, puoi comunque star tranquillo che lascerà la sua traccia d'inchiostro.

sabato 28 settembre 2013

pensierino del giorno-12/08/2013

non saprei neanche bene da dove iniziare, son sincero.
a molti sembrerà una sciocchezza, una stupidaggine, un'esagerazione.
affezionarsi così tanto a una ferraglia che stava inesorabilmente cedendo sotto i colpi del tempo e delle intemperie?
l'avevo chiamata bolide, una legnano da uomo che mio prese comprò vent'anni fa. io andavo ancora in giro con le rotelle attaccate alla mia bottecchia nera con le manopole del manubrio verdi e quell'oggetto grigio, alto e slanciato mi sembrava gigantesco, inarrivabile.
un bel giorno invece è toccato a me salirci in sella e mi resi conto di essere cresciuto, di essere pronto per farne il mio mezzo di locomozione: dai sedici ai diciannove anni l'ho usata per girare la città in lungo e in largo ed è sopravvissuta a tutte le sue rivali, bici più nuove, migliori, che i miei ogni tanto compravano ma che venivano inesorabilmente rubate. lei invece no. sempre lì, un punto di riferimento, gregaria quando la macchina o la vespa erano a secco e capitana nelle giornate invernali più fredde, dove affrontare l'aria tagliente sul motorino è impensabile.
quante volte l'ho usata con la neve, sotto la pioggia, il sole cocente, la grandine, di notte, che bello pedalare a notte fonda sui vialoni torinesi rientrando a casa facendosi cullare solo dal rumore della catena.
non si è mai tirata indietro di fronte a niente e nessuno, su di lei ho scarrozzato chiunque e se fossi riuscito a farmi un decimo delle ragazze che ci sono salite sopra a quest'ora sarei un playboy affermato.
di tutti i reati che esistono il furto è quello che ho sempre odiato di più, soprattutto quando colpisce gli oggetti personali, perchè ti portano via qualcosa che tenevi dentro, un pezzo di cuore, di ricordi, di memoria.
bastardi.
sul mercato aveva un valore sicuramente inferiore ai cinquanta euro, eppure il danno che mi è stato arrecato viaggia su cifre molto più alte, non saprei neppure quantificare.
è brutto chiudere così una parentesi della propria vita, sgraffignata da infami che spero spendano tutti i loro soldi in medicine.
ci metterò un po' a realizzare che ti han portato via da me a soli cento metri da casa, nel punto che ritenevo più sicuro della città.
addio per sempre mia sposa, addio per sempre mia bella, addio dolce amore.

mercoledì 25 settembre 2013

pensierino del giorno-11/08/2013

da bambini pensiamo che le cose siano destinate a durare per sempre.
perchè sì, punto e basta, lo status quo non è qualcosa di soggetto a modificazione.
vedremo sempre gli stessi amici, faremo sempre ciò che ci piace, le persone intorno a noi ci saranno sempre.
quando passavo il mio tempo libero a giocare col lego, per esempio, non capivo la restiosità di mio padre a unirsi al gioco e mi lasciava di sasso dicendo che anche a lui da piccolo piacevano le costruzioni, salvo poi perdere interesse nel corso del tempo.
impossibile, mi dicevo, che smetta di giocare col lego, è semplicemente assurdo, fuori da ogni logica. infatti, seguendo il mio ragionamento, se oggi mi piace farlo e domani lo rifarò, questo passaggio è moltiplicabile all'infinito e quindi continuerò, così come al mattino mi lavo i denti.
invece un giorno qualcosa è cambiato e non l'ho più tirato fuori dalla scatola.

pensierino del giorno-10/08/2013

una volta le partite di calcio si giocavano alle quattordici durante il periodo invernale, rigorosamente di domenica. ora invece, grazie alla pay-tv, si gioca il sabato alle diciotto in piena pianura padana e la gente si stupisce che allo stadio non vada nessuno, ci sia un freddo cane e una nebbia che non permette nemmeno di distinguere le maglie dei calciatori.
adesso mi sorge perfino il dubbio, alle quattordici o alle quattordici e trenta? non ricordo, fatto sta che si andava via dallo stadio con l'ultimo filo di luce prima del tramonto anche nelle giornate più corte, tempo di arrivare a casa e c'era quella spasmodica mezzora di attesa prima di novantesimo minuto, durante la quale si preparava il the coi biscotti, si consultavano sul televideo i risultati di tutte le serie professionistiche italiane ed europee, poi inevitabilmente dopo una decina di minuti si crollava di stanchezza coccolati dalla coperta sul comodo divano, per risvegliarsi durante il collegamento finale e inevitabilmente si bestemmiava.
sicuri che sia meglio adesso?

martedì 24 settembre 2013

pensierino del giorno-09/08/2013

si chiama selezione naturale e agisce in base alla giustizia divina.
se giunti alla veneranda età di cinquanta e passa anni non siete in grado di acquistare un biglietto di interregionale per una tratta breve alle macchinette automatiche nè tantomeno sapete che sono in vendita anche presso le edicole della stazione, ebbene è giusto che periate per la vostra inettitudine e siate vittime dei vostri simili che ingolfano in maniera assurda gli sportelli della biglietteria.
questo rifiuto di aprirsi alle tecnologie significa che, vent'anni fa, quando iniziavano a diffondersi i personal computer, voi eravate trentenni o da quelle parti molli intellettualmente e senza alcun desiderio di conoscenza, al punto che vi fa paura qualunque cosa si trovi sopra uno schermo e richieda operazioni tipo pigiare dei tasti che appaiono lì sopra senza che li possiate sentire fisicamente.
e poi magari avete pure l'iphone.

mercoledì 18 settembre 2013

pensierino del giorno-08/08/2013

tra le varie invenzioni che andrebbero brevettate subito vi è chiaramente il frigo intelligente che compila da solo la lista della spesa, evitando quindi la spiacevole situazione di tornare a casa sudato fradicio con centoseimila buste contenenti qualunque cosa, conto in banca più leggero di quattro zeri e tagli e graffi in faccia per la rissa con le vecchine alla cassa e battersi la fronte col palmo della mano nel tipico gesto che tradisce sbadataggine perchè solo in quell'istante ci si è resi conto di aver dimenticato qualcosa di fondamentale. problema che possiamo aggirare se il frigo, conoscendo i nostri gusti, si occupa in prima persona di suggerirci gli acquisti, magari cercando di alternare i cibi in modo da garantirci una dieta equilibrata, variegata e un sacco di altre cose che finiscono in -ata e fanno venire in mente una pubblicità con sfondo bianco e qualcuno che sfoggia un sorriso alla mentadent nell'atto di raccomandarci caldamente l'acquisto di un qualche prodotto che tiene in mano.
necessario comunque attivare una sana e vissuta cooperazione con la dispensa, dove alloggiano i cibi che per essere conservati non necessitano del freddo, altrimenti addio biscotti, cereali, scatolame di vario genere e banalmente pastasciutta.

martedì 17 settembre 2013

pensierino del giorno-07/08/2013

tu
immane cacacazzo borghesuccio
dei miei stivali
falso moralista
ipocrita giuda
viscido caino
che osi criticare chi persegue la propria felicità, diritto peraltro sancito dalla costituzione americana, attraverso la produzione di suoni emessi dalle proprie corde vocali detti in maniera riduttiva e piuttosto rozza rutti, sei una persona male.
non hai mai tu provato la gioia e l'ebrezza di sentire l'acqua frizzante mentre scivola giù per il gargarozzo impetuosa come un torrente a primavera trascinando via tutte le impurità e a guisa d'onda sciabordare nelle pareti esofagee per poi riemergere sotto forma di baritonale e cristallina affermazione di sè, che porta via i malesseri, i malumori e perfino la gotta? non hai mai dunque sentito la catarsi prodursi nel tuo corpo quando il ruggito si spande pieno nell'aire?
il giorno nel quale finalmente, o misero, o tapino, o miserrimo, supererai le barriere imposte da una società ancestrale, chiusa, ancorata a dogmi ed etichette che non ci appartengono più, e vorrai provare la sensazione della libertà che ti esce dalla gola, forse allora sarai degno di sedere a lato del mio scranno nel regno dei beati.
fino ad allora contieniti, costipati, tarpati le ali, vogliti male, non sarò certo io a liberarti da questo giogo.

pensierino del giorno-06/08/2013

ma questo chill/chilling/chill out che se uno lo scrive chillin' sembra pure napoletano, cosa sarebbe?
spiegatelo a una persona incolta e ignorante.
un tempo conoscevo il chili, quello messicano, piccante e fortissimo, presente anche nel nome di una famosa band che fece un disco paiura sul finire degli anni '90 e spaccava davvero, peccato che nessuno capisse un cazzo dei testi anche perchè eravamo dei bimbetti e si aspettava con ansia che la canzone più famosa di quell'album giungesse all'agognato ritornello per poter urlare a squarciagola con gli occhi pieni di lacrime e ricordi che poi cosa vuoi ricordare a nove anni al massimo hai completato due album delle figurine non sei nessuno manco hai l'età in doppia cifra vali meno di zero ma nonostante questo ti atteggiavi a duro che s'è girato tutto il mondo stile into the wild però è sopravvissuto ed è tornato da ribelle tipo che guevara nel suo paese dal quale era stato esiliato per colpa del cattivo dittatore che non era niente popò di meno che il compagno di classe antipatico e alla testa di un pugno di valorosi ha rovesciato l'impero fondato sulla paura riconquistando pure il suo primo amore e sebbene sia felice gli manca la libertà l'aria fresca che respirava in tibet le spiagge dell'indonesia e le zoccole della thailandia quindi lacerato da questo conflitto si lascia andare a un pianto epocale catartico californicheeeeeeeeeisciooooooooooooooooon.
chili è anche il plurale di chilo. un chilo, due chili. però il chillo non so cosa sia, chill'è scem, magari dicon così da quelle parti, sinceramente lo ignoro, può essere.
insomma, idee per aiutarmi a colmare la lacuna?

lunedì 16 settembre 2013

pensierino del giorno-04/08/2013

soprattutto d'estate, in vacanza, guardo le coppie e mi metto a pensare, cerco di immaginare la loro storia, come può essere nata, dove si son conosciuti. amici in comune? o è stato lui che l'ha vista da qualche parte e ha pensato bene di buttarci e vedere se magari riusciva a raccattare il numero di cellulare, senza pensare che con quella stessa ragazza sarebbe poi andato in vacanza, senza altra gente di contorno. dopodichè han fuso i loro due universi, che senza quel gesto mai sarebbero entrati in collisione. qualche amico di lui che lo accompagna insieme alle amiche di lei e viceversa, nuove amicizie su facebook e contatti su whatsapp, feste di compleanno di gente quasi mai vista. praticamente uno spin-off della propria vita.
da quanto stanno insieme? mesi? anni? tre settimane? lei l'ha già presentato ai genitori? lui è andato portando una bottiglia di vino e dei cioccolatini indossando una camicia azzurra slim-fit bella stirata, ha fatto i complimenti alla cuoca e si è interessato al lavoro del padre, parlando con sicurezza e moderato entusiasmo del proprio futuro?
oppure sono di quelli che resistono da tempi immemori, addirittura dal liceo? per cui il giro di conoscenze è più o meno lo stesso e son costretti a dividersi tra gli amici di sempre e la loro doverosa intimità, ritagliandosi degli angoli di libertà dove si rifugiano nonostante gli argomenti di cui parlare sian quasi finiti.
le coppie fanno amicizia in vacanza? sì, ma tendenzialmente solo con altre coppie. magari le ragazze in coda al bagno, dove loro malgrado debbono trascorrere i sette ottavi della loro serata, poi una volta tornate presentano i rispettivi ragazzi e si danno appuntamento per un'altra sera. rigorosamente appaiati.
quando tornano a casa hanno altre coppie da rivedere, salutare, confrontarsi, i genitori di nuovo, programmare la prossima vacanza.
e in tutto questo, quando cazzo si lasciano?
che ansia.

pensierino del giorno-05/08/2013

bellissimo scoprire il significato che si cela dietro alcune espressioni entrate nel lessico comune senza che nessuno si curi mai di scoprire da dove derivino.
duello all'ultimo sangue è una locuzione di per sè abbastanza evocativa, rende bene l'idea di uno scontro tra persone che prevede che il combattimento prosegua anche dopo il ferimento di uno dei due contendenti, se questi non si trova in condizioni oltremodo svantaggiose; al suo opposto troviamo il duello al primo sangue, altra forma per risolvere le controversie tra gentiluomini: in questo caso, quando uno dei due accusava il tocco da parte dell'avversario, si poteva già sospendere il combattimento.
maledetta filmografia, quanti danni ha fatto.

mercoledì 11 settembre 2013

pensierino del giorno-03/08/2013

le canzoni belle da un punto di vista non solo musicale, ma del testo, che poi è l'unico sopra il quale ho l'ardire di discettare, meritano di esser lette. prese come se fossero dei versi senza note e apprezzate per il loro messaggio o lo stile o entrambi.
sarò banale e monotematico, ma in questo modo credo si possa arrivare più vicino all'essenza del brano, senza la musica che magari ci allontana e aiuta la nostra mente a viaggiare altrove.
se così non facessimo, sarebbe più difficile sciogliersi leggendo (e senza sapere da dove arriva, nè cosa la precede nè tantomeno cosa la segue)
è strano andarsene senza soffrire,
senza un volto di donna da dover ricordare.
ma è forse diverso il vostro morire
voi che uscite all'amore che cedete all'aprile
cosa c'è di diverso nel vostro morire.
primavera non bussa lei entra sicura
come il fumo lei penetra in ogni fessura
ha le labbra di carne capelli di grano
che paura che voglia che ti prenda per mano
che paura che voglia che ti porti lontano

pensierino del giorno-02/08/2013

noto, negli ultimi tempi, un certo abuso dell'espressione "come se non ci fosse un domani".
la trovo simpatica ed evocativa, tuttavia ritrovarsela ficcata in qualunque contesto la depotenzierà e finirà soltanto per renderla invisa ai lettori/ascoltatori.
usiamola con parsimonia, come se ci fosse un domani che in effetti ci sarà.

pensierino del giorno-01/08/2013

in principio fu l'acqua.
quindi le piante.
è così che nacque il thè. (dalla bibbia secondo gli inglesi)

pensierino del giorno-31/07/2013

quando un esercito prende il potere attraverso il cosiddetto colpo di stato, come dovrebbe reagire una popolazione? posto che la paura di morire è legittima, c'è qualcuno che davvero li avalla?
voglio dire, di fronte a un intero paese che scende a protestare, come agirebbero? prendendo a cannonate la folla? a quel punto viene naturale pensare che le masse si ritirerebbero in casa, però resterebbe una carta da giocare.
perchè le loro mogli/fidanzate/cagne occasionali non prendono posizione? perchè fanno schifo quanto loro? eppure sarebbero in grado di far cessare tutto con un semplice sciopero. a quel punto mica potrebbero andare avanti a stupri, o meglio prima ci proverebbero, poi anche loro si renderebbero conto di non poter vivere tutta la vita sapendo di essere disprezzati dal gentil sesso. pensate che effetto, che impatto. la prima vera rivoluzione rosa.

lunedì 9 settembre 2013

pensierino del giorno-30/07/2013

lui uscì dalla chiesa al suono rimato dei tacchi delle sue scarpe di vernice. un rumore inusuale per chi è solito indossare soltanto scarpe da ginnastica e che quindi rimanda a due circostanze diametralmente opposte: gioiosa festa o funesto evento.
l'altro lo aspettava sul sagrato, gli occhiali tenuti in quel modo assurdo sulla fronte, ma qual era il suo problema, gli eran forse sbucati degli occhi sotto l'attaccatura dei capelli? altro vizio insopportabile, si era già acceso la sigaretta.
lui gli disse: -sai, penso di aver capito una cosa.-
l'altro aspirò una boccata e lentamente soffiò fuori tutto il fumo. -sentiamo-
-ecco, la nonna ieri non piangeva per il nonno. non so, forse sono io che sto diventando troppo cinico e tendo a leggere il comportamento di ogni individuo come se pensasse con la mia testa, però son convinto che lei ieri si sia vista morire. per quello piangeva.-
altra boccata, questa volta palesemente teatrale. sguardo perso nel vuoto, perla di saggezza in rampa di lancio.
-tu pensi che dopo oltre sessant'anni sia facile addormentarsi senza la stessa persona al tuo fianco? mica stiam parlando di una storia da liceali. sessant'anni significa tutta una vita, i venti precedenti a quel punto è come se non fossero mai esistiti-
lui si strinse nelle spalle: -non è tanto per lui, fidati. siamo abituati a concepire la vita come qualcosa privo delle sue estremità e se ci pensi è buffo, portiamo con noi un sacco di esperienze sensoriali, ma non abbiamo idea nè di come nasciamo nè di come muoriamo. invece ora lei lo sa.-
l'altro si prese qualche istante prima di replicare, aggiustò gli occhiali nell'innaturale posizione e lasciò cadere un po' di cenere dalla punta della sigaretta: -beh, non che sia un male.-
-cosa?-
-il fatto di non sapere. hai mai fatto un viaggio in macchina?-
-ovvio ma che...-
- saprai bene che per uscire dalla città devi prendere la tangenziale, poi l'autostrada e infine l'uscita giusta per la tua destinazione. immagina di dormire da quando parti da casa fino ai primi km una volta ritirato il bigliettino al casello. cosa ti sei perso? niente, giusto la zona industriale, qualche vialone con parecchie corsie per il traffico a scorrimento veloce e delle case popolari. ora puoi goderti con tutta calma il panorama, assaporare il profilo dell'orizzonte. segui varie indicazioni che magari non recano già scritta la tua meta finale, perciò sai che si avvicina quando la vedi segnalata espressamente. man mano che i chilometri diminuiscono, acquisti consapevolezza del fatto che il viaggio sta finendo, poi pian piano ritorni nel sonno dal quale ti eri destato all'inizio, senza mai vedere la fine o renderti conto dell'arrivo.-
-quindi?-
-quindi è così che funziona. non sapremo mai cosa si prova. semplicemente, nonna si è resa conto che anche lei ha visto l'ultimo cartello. l'unico dubbio è quanti km indica.-
-fammi fare un tiro.-
-tu non fumi.-
poi dovettero farsi da parte perchè la bara stava uscendo e l'altro buttò via il mozzicone. alle proteste di lui rispose che tanto ormai erano rimasti solo un paio di tiri, i peggiori peraltro.

pensierino del giorno-29/07/2013

minchia gionny quante volte te lo devo dire? è così, punto e basta. questa stracazzo di morte non è altro che un tuffo da dieci metri, solo che stavolta guardi le persone che ti ritrovi intorno e sai che non le vedrai più.
quindi l'unica cosa che puoi augurarti è che tutte quelle che vuoi vedere nei tuoi ultimi istanti di vita siano lì con te.
pensa che merda girarsi prima di saltare e vedere solo qualche sasso e dei ciuffi d'erba.

mercoledì 4 settembre 2013

pensierino del giorno-28/07/2013

più che il mantenuto, vorrei fare da grande il dilapidatore di patrimoni.
non interessa come si mette le mani su un conto corrente bancario almeno a sette zeri, l'importante è che lo si ottenga. dopodichè, dopo averne speso una cospicua parte in generi di prima necessità come mocassini dorati, pantofole motorizzate e occhiali di italian independent, investire il restante in obbligazioni snai, comunemente note come scommesse. dato che prima di finire il danaro a colpi di bollette da cinque euro l'una si rischia di fare notte fonda, è bene diversificare il rischio e puntare anche sull'ippodromo, le corse clandestine di cani, le lotte dei galli e quando ormai il vizio del gioco è diventato parte integrante di noi al punto che usiamo la roulette pure per determinare cosa mangiare a colazione, il gioco d'azzardo è servito.
casinò di tutto il mondo, aspettatemi.

pensierino del giorno-27/07/2013

lo sport alla domenica è.
impersonale.
accade, succede, esattamente come la luna piena, la pioggia, o l'ispirazione. inutile cercare di muoversi contro di esso, d'altronde cerchereste mai rifugio da selene? tentereste di impedire la pioggia? vi mettereste mai al tavolo pensando di scrivere un capolavoro solo perchè l'avete deciso?
meglio invece sfruttarlo a proprio vantaggio, usare il nostro satellite per lasciarci trasportare in profonde riflessioni metafisico-esistenziali (leggi provare a racimolare qualche limone duro con delle ragazze dall'aspetto più o meno gradevole), raccogliere l'acqua piovuta dal cielo per irrigare i campi durante i periodi di siccità e sfruttare l'ispirazione per comporre.
quindi, meno chiacchiere e più pantofole sul divano.

pensierino del giorno-26/07/2013

l'uomo moderno è messo di fronte a sfide sempre più estreme, i suoi nervi sono logorati dal ritmo sfinente della vita capitalistica e dalla lentezza del caricamento dello streaming. lo aiutano davvero solo tre cose: la birra, le ovvietà e il caffè alla mattina.

pensierino del giorno-25/07/2013

home sweet home è una frase spesso abusata. serve ogni tanto che qualcosa ci ricordi il perchè ci piace tanto.
per esempio, essere avvolti dall'odore di peperoni al forno ancora prima di riuscire a richiudere la porta d'ingresso quando si torna per un pranzo rapido.
bello eh viver da soli.
bella eh l'indipendenza.
eppure certe gioie purtroppo te li regalano solo quelle quattro mura che ti hanno visto crescere.

martedì 3 settembre 2013

pensierino del giorno-24/07/2013

esistono alcune cose che fanno tornare il sorriso nel giro di pochi istanti, più efficaci di un moment per il mal di testa.
su facebook girava l'immagine di un tirannosauro che provava a rifarsi il letto.
le telefonate su radio maria sono un altro aiutino mica da ridere.
persone grasse che inciampano.
la volta in cui, avremmo avuto sui dodici anni, un amico fece un rilancio dal fondo precisissimo per l'attaccante scattato in profondità il quale però sembrava un ubriaco e non vedendo bene la palla iniziò a vagare a caso per il campo sull'orlo della perdita dell'equilibrio, quando finalmente il pallone lo colpì in testa e lui si accasciò come se l'avesse preso un mattone. partita sospesa perchè crollarono dalle risate tutti i presenti.
anche se a volte vorremmo proprio essere incazzati col mondo, chiuderci nel nero torvo di alcuni pensieri nefasti e negativi, va sempre a finire che ridere significa farsi un favore.

pensierino del giorno-23/07/2013

tu
che arrivi in alta quota dopo una lunga passeggiata
e non hai niente di meglio da fare che fumarti una sigaretta
ok
ma butti il mozzicone per terra
e non lo raccogli
ti auguro di fare la stessa fine della cicca

pensierino del giorno-22/07/2013

d'ora innanzi voglio far mia la legge che regola la vita dei cani: se non puoi mangiarlo o annusarlo, pisciaci sopra.