venerdì 28 febbraio 2014

pensierino del giorno-28/02/2014

i pomeriggi tetri e uggiosi dovrebbero avere dei rigidi protocolli.
innanzitutto, è severamente vietato uscire di casa e/o impegnarsi in attività produttive. è concesso al datore di lavoro trattenere il lavoratore fino all'ora di pranzo per vedere se arriva una schiarita, in caso contrario è tenuto a permettergli il ritorno verso la propria magione. (art. 1)
nota fondamentale (dato che io sono il legislatore, si chiama interpretazione autentica. oppalà, cinque anni di giuri non son stati buttati nel cesso): per ora di pranzo si intende l'una post-meridiana. mangiare prima, oltre che a farvi passare per omosessuati, è sconsigliato dall'associazione italiana medici non laureati e dallo sciamano della tribù navajo di tex willer. per tacere del fatto che è considerato crimine contro l'umanità in ben venti stati dell'africa centrale. rendiamoci conto della raffinatezza del loro pensiero, meravigliosi. una contaminatio culturale gioverebbe di sicuro più a noi che a loro.
è fatto divieto ai cittadini di abbandonare la propria abitazione per un tempo superiore ai trenta minuti complessivi dal momento del rientro fino all'ora dell'aperitivo (le sette post-meridiane). per facilitarli nell'adempimento di tale obbligo, è fatto divieto di uscire calzando scarpe; saranno ammesse solo pantofole. (art. 2)
il luogo deputato al trascorrere del tedioso pomeriggio è il divano, nel proprio punto preferito. questo diritto è inalienabile e chiunque lo calpesti ha la mamma maiala. (art.3)
l'abbigliamento dovrà essere il più comodo possibile: pertanto lo stato s'incarica di fornire a ogni cittadino almeno un paio di pantaloni di tuta da indossare rigorosamente senza biancheria intima. (art. 4)
l'acqua si usa per lavarsi e sta esaurendosi: per questo e altri motivi, ci si disseta solo ed esclusivamente con super alcolici, ma di qualità. non quegli sciacquabudella ottenuti mescolando catrame ed etanolo.  lo stato provvederà ai bisogni dei meno abbienti. (art.5)
viene interrotta l'erogazione di acqua potabile per tutto il corso del pomeriggio, così da fornire un ulteriore disincentivo a chi si volesse lavare. se proprio ci tenete, sperate che piova. (art. 6)
i supporti consentiti sono: piattaforme per videogiochi, libri, quotidiani, periodici, televisione e personal computer. i cellulari devono essere consegnati all'ingresso dal salotto e potranno essere recuperati solo un'ora prima che inizi l'aperitivo, in modo da potersi organizzare. (art.7)
uomini e donne possono accoppiarsi liberamente, purchè condividano immagini e suoni con il mondo della rete. (art.8)
viene garantito a ogni cittadino un pensierino fresco di mattinata, come la mozzarella di bufala, che potrà godersi avvolto nella sua vestaglia di flanella mentre sorseggia un bourbon fumando un sigaro cubano e accarezzando distrattamente la testa del suo alano. (art. 9)
chi non dovesse attenersi al protocollo sarà sottoposto al severo giudizio di anubi. (art. 10)
svaccatevi in pace.

giovedì 27 febbraio 2014

pensierino del giorno-27/02/2014

credo che nessuno si sia mai cimentato nell'opera di tracciare un confine tra sesso e amore. probabilmente perchè avevano di meglio da fare, tipo trombare.
rectius, tra fare sesso e fare l'amore. fare all'amore lasciamolo dire a chi legge moccia.
da dove cominciare per rintracciare lo scarto, lo iato esistente tra i due atti?
non è questione di pura meccanica, ma non per questo ne è del tutto esclusa.
il sesso dovrebbe essere più brutale, primitivo, ancestrale, vien da dire ignorante. prende le mosse da impulsi fisici e disattiva tutte le sinapsi neuronali tranne quelle deputate a far arrivare flusso sanguigno alle parti intime, per poi riattivarle improvvisamente quando tutto è finito. son dieci, venti, trenta (a quaranta non c'arrivate, non banfate) minuti vissuti col cervello scollegato, nei quali si osserva da spettatori il proprio corpo riuscendone a condividere le sensazioni tattili e goderecce. al termine si fa come di caprio in inception o neo in matrix, scuotendo la testa dovecazzosonomaèsuccessodavverocertocheèsuccesso e si segna un'altra tacca sul calcio del fucile.
fare l'amore è più complicato: intanto, perchè si usa quest'espressione? non avendo risposta, ipotizzo che stia per una locuzione più articolata, come fare l'amore a guisa degl'innamorati, dando dunque per scontato che il rapporto tra persone che si amano sia più intenso. a pensarci bene non è per forza vero, ma loro lo vivono così e quindi ci tocca prenderli a modello sulla fiducia. visti da fuori sesso e amore potrebbero anche sembrare molto simili: infatti la differenza giace in quello che non vediamo, nei neuroni che non si spengono e in quanto d'invisibile passa tra i corpi attraverso ogni bacio, ogni respiro, ogni carezza, ogni gemito, ogni goccia di sudore. il sesso è impermeabile, l'amore è osmotico.
quindi quand'è che il sesso si trasforma nel fare l'amore?
quando è particolarmente bello o intenso no. diventa solo sesso più figo, ma resta sempre sesso.
sono invece propenso a credere che succeda quando faccia emergere qualcosa di latente che si annidava nelle carni, come un parassita silenzioso e in perenne letargo che si risveglia all'improvviso solo nel momento in cui riconosce se stesso in qualcun altro. sono loro che organizzano tutto, all'insaputa di chi fino a quel momento li ha ospitati, del tutto ignaro di questa scomoda presenza. ed è qui che cambia la meccanica: spirato il coito, il sesso allontana i corpi, mentre quei qualcosa si sono ormai trovati e avvinghiati, rendendo impossibile la separazione.

per inciso, faccio notare come dopo un post del genere possa definitivamente dare addio al mondo dell'eterosessualità, col quale ho avuto un rapporto sempre abbastanza complicato, per quanto in fondo qualche effimera soddisfazione me l'abbia regalata. che degrado.

mercoledì 26 febbraio 2014

pensierino del giorno-26/02/2014

la portata del dubbio è dirompente, probabilmente dobbiamo renderci conto di essere di fronte all'alba di una rivoluzione. stiamo vedendo nascere qualcosa di radicalmente nuovo dove una volta il vecchio ricopriva ogni germoglio impedendogli di sbocciare.
come se stessimo per confutare la teoria eliocentrica in favore di quella geocentrica, ma questa volta con prove solidissime. altro che rivoluzione, altro che ribaltamento o rovesciamento, sarebbe uno stravolgimento, spiegabile solo con l'annichilirsi di quello che è e la sostituzione con quel che sarà. un concetto che non possiamo comprendere appieno, al punto che nessuno ha mai forgiato le parole per descriverlo. magari in tedesco c'è e si chiama aberritwerkirwerkung, però in italiano non si son mai presi la briga di tradurlo.
schiudiamo delicatamente questo vaso di pandora: si dice le zucchine o gli zucchini?
è inutile sottovalutare l'impatto che la risposta a questo quesito potrebbe avere. dimenticatevi le staminali, la fusione nucleare, l'elisir dell'eterna giovinezza e le macchine a idrogeno.
avremmo finalmente un modo solo di dirlo, potendo castigare chi incorre in errore. la dottrina non dovrebbe più dividersi su questo annoso problema, cesserebbero guerre, carestie, il traffico, il buco nell'ozono si richiuderebbe e vivremmo tutti felici e contenti facendo l'amore sui prati in fiore.
invece no.
questo conflitto interiore, quest'opprimente fardello che l'umanità si porta dietro da sempre, probabilmente risalente alla cacciata dal paradiso terrestre (secondo alcuni studiosi da rintracciare nella zona tra cinisello balsamo e sesto san giovanni, ndr), è destinato ineluttabilmente a non essere mai risolto. non nasceranno mai dita tanto abili da sciogliere l'intricato nodo, nè giungerà un nuovo alessandro magno a spezzarlo con un colpo della sua possente spada.
destino cinico e baro.

martedì 25 febbraio 2014

pensierino del giorno-25/02/2014

non è che non ho scritto perchè non avessi voglia e/o idee.
semplicemente ero occupato, avevo da fare. in più non trovavo un accendino e sono andato in paranoia.
ho salvato il mondo, mica ciccia e brufoli. per gli scettici, consiglio di guardarsi intorno: se ogni mattina potete alzarvi e vivere la vostra quotidianità constatando che l'esistenza non è terminata, allora direi proprio che son riuscito nel mio intento. l'ho fatto in modo discreto e silenzioso, mica era il caso di fare piazzate neomelodiche con musica, effetti speciali e splatterate varie. è l'una di notte e tutto va bene, direbbe la guardia di robin hood.
nel frattempo ho portato avanti il mio lavoro, non è che mi sia fermato. però, come succedeva quando uno si scordava la versione a casa, non posso farvelo vedere. prof se vuole gliela traduco, me la ricordo tutta. giuro, non è che non l'ho fatta, mi manca solo il supporto materiale, non è giusto punirmi, questa è una società basata sull'apparenza, magari chi presenta il compitino bello fatto con le cornicette l'ha copiato spudoratamente o se l'è fatto fare da quello di ripetizioni, invece le sto dicendo che senza dizionario la traduco perfettamente per dimostrare che so quello di cui parlo ecco magari con un paio di errori qua e là d'altronde mica si può pretendere la perfezione fossimo nati imparati le pare che saremmo venuti qua a scuola. quinti chiedete pure, ho pensato, anzi pensierinato molto pur non lasciandone tracce ai posteri.
se l'è portate tutte via lo sciacquone.