venerdì 21 ottobre 2016

Nemo ad impossibilia tenetur

La vita ci pone davanti grandi sfide: crescere e maturare come individui, relazionarsi con gli altri, trovare una propria strada professionale e costruire un'intima sfera affettiva nell'alveo di una famiglia.
Nessuna di queste, tuttavia, può essere paragonata a stendere delle lenzuola matrimoniali quando non c'è abbastanza spazio sotto a causa della tettoia del vicino.

giovedì 20 ottobre 2016

Nuova categoria di imbecilli

Siccome la loro mamma è sempre incinta, ne sforna a ripetizione; la cosa meravigliosa è che riescono anche a differenziarsi tra di loro per fenotipo e tratti salienti, in modo da offrire un vasto e sempre rifornito assortimento. Ultimamente la mia attenzione è stata attratta da un tipo di imbecilli in particolare, che rientrano fra coloro che non hanno ben capito che uso fare delle nuove tecnologie: mi riferisco a quelli che allo stadio, e in particolare in certi stadi tipo quelli del Barcellona o del Real Madrid, sono pronti col telefono in mano per immortalare ogni cagata che capiti davanti a loro. Finché capita di poter immortalare il tuo idolo che ciondola davanti a te durante una pausa del gioco, posso ancora capirlo, ma è contro natura tirar fuori il telefonino un secondo dopo il gol. In quel momento dovresti essere sopraffatto dalla gioia, dalla felicità, dalla contentezza, da quel che ti pare, ma l'ultimo dei pensieri dovrebbe essere quello di estrarre il malefico arnese dalla tasca. Invece niente, loro lo sfoderano come uno spadaccino farebbe con la propria lama, pronti a farne il peggior uso possibile.
Mi domando a questo punto come celebrino il raggiungimento di un orgasmo. Selfone o solo qualche emoticon su twitter?

lunedì 3 ottobre 2016

Gli sfigati

Dicesi sfigata quella persona che ci appare irrimediabilmente fuori posto nel mondo. Per com'è strutturato fisicamente, per come si atteggia, per quello che dice, per i vestiti che indossa, questa persona suscita in chi la osserva uno straniamento, come se ci fosse qualcosa di sbagliato; ovvio che, invece, non v'è nulla di davvero erroneo, eppure la maggioranza percepisce quel vago sentore di disagio esistenziale, di scarsa aderenza col mondo, insomma di sfiga.
Ai fini dell'apparire sfigato, una costituzione gracilina, magari accompagnata da una carnagione lattiginosa, di sicuro aiuta; recentemente, tuttavia, ho notato che v'è un altro fondamentale dettaglio dello sfigato: lo sfigato veste male. Lungi da me assurgere ad arbiter elegantiarum, però è ormai diventata una componente imprescindibile dello sfigato. Pantalone a vita altissima, polo del mercato lisa e più grande di un paio di taglia rigorosamente infilata nelle braghe, calzatura da crucco ad agosto sull'Adriatico e, per finire, taglio di capelli da uno che è scappato da un centro di igiene mentale.
Non so quanto un abbigliamento del genere sia condizione sufficiente per essere considerati sfigati, ma di sicuro aiuta tantissimo.