lunedì 31 ottobre 2011

pensierino del giorno-31/10/2011

la morte mi terrorizza.
sarà per quello che cerco in tutti i modi di esorcizzarla, parlandone come se fosse un fatto naturale quale in effetti è, in modo da abituarsi all'idea. per dirla tutta, non è l'atto del trapasso in sè, è piuttosto la serie di interrogativi che scaturiscono quando cerco di immaginarmi cosa ci sia dopo. e anche qua, mi importa poco credere a un'aldilà sul modello cristiano o a un valhalla (prospettiva molto più allettante, cavalcare con le valchirie); posto che un giorno saremo solo più lacrime sui fazzoletti di chi ci ha voluto bene, che ne sarà del nostro cervello? come un computer cui si toglie la scheda madre? mi sa che non avremo modo di continuare a vedere questo mondo attraverso la nostra anima, quindi è come se per noi ci fosse la fine dei tempi. nulla sarà più.
ma prima o poi la terra stessa morirà, magari la nostra galassia e l'universo intero. e allora, cosa diamine è la vita? cosa esiste oltre a noi?
la televisione ha giocato un ruolo deleterio perchè ci abitua a guardare e pensare alle vicende terrene col filtro dello schermo, come se una volta pigiato il telecomando lo spettacolo finisse. invece no, lo spettacolo lo stiamo portando avanti proprio noi. l'idea di non pensare più mi causa davvero una sensazione terribile, come una sorta di vuoto dentro.
viste tutte queste domande, c'è da sparire che la mia dipartita sia perlomeno rapida e improvvisa, altrimenti la vivrei peggio del dovuto.
purtroppo da quest'ultima riflessione verrebbero fuori circa centovettordici citazioni di autori latini, ma dato che ormai ho scoperchiato il vaso di pandora tanto vale chiudere col buon vecchio seneca: dum differtur vita trascurrit.

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