venerdì 17 marzo 2017

Ridere non è mai stato così facile

Un signore chiama il proprio medico: "Dottore, è da un paio di giorni che avverto una fortissima emicrania e non accenna a diminuire. Il dolore è insopportabile". Il medico allora gli prescrive dei farmaci, dicendogli di ricontattarlo se nel giro di quarantott'ore il dolore fosse rimasto uguale.
Due giorni dopo il signore lo richiama lamentando lo stesso problema, anzi aggiungendo che è come se non avesse preso niente. Un po' spiazzato, il medico gli ordina degli esami; quando vede i risultati, tuttavia, è ancora più interdetto: nessuna apparente anomalia in grado di spiegare tanto patimento nel paziente. A quel punto decide di mandarlo da uno specialista suo amico, in modo che possa essere valutato da un professionista del settore.
Lo specialista, dopo aver valutato il caso, prescrive dei potenti farmaci. Ciononostante, il mal di testa non accenna a scomparire e il signore si reca nuovamente dallo specialista, il quale non sa che pesci pigliare: "Guardi, il suo è veramente un caso che va oltre le mie capacità. Le abbiamo prescritto farmaci generici e specifici che però non hanno sortito alcun effetto, in più da tutti gli esami risulta che lei è perfettamente in salute. Contatto un mio collega che è sicuramente il più grande esperto a livello mondiale, l'unica persona che può aiutarla".
Il signore va da questo guru che, dopo averlo attentamente esaminato, emette il proprio verdetto: "Caro signore, il suo caso è estremamente complesso. Tuttavia, in scienza e coscienza, ritengo che l'unica via praticabile per alleviarle il dolore sia l'evirazione. Dovremo reciderle il pene". Comprensibilmente scosso, il paziente chiede se per caso non ci siano altre possibilità. "Nossignore, ma del resto vedo che lei per questa emicrania non riesce neanche a dormire, quindi presumo che sia pronto a seguire anche le vie più tortuose pur di liberarsene". Dovendo scegliere tra una vita insostenibile e una vita senza pisello, il povero signore sceglie quest'ultima.
Una volta svegliatosi dall'anestesia, finalmente, riprova la libertà e il piacere di essere al mondo.
Felice per la prima volta dopo mesi, si dirige in merceria per il momento più umiliante: comprare mutande adatte.
"Buongiorno, vorrei sei mutande di quelle bianche di cotone".
"Certamente, che taglia?" chiede la commessa.
"Prima" bofonchia quello.
"Come scusi?"
"Prima, per favore"
"Ma no, cosa prende la prima, dia retta a me, si prenda una bella quinta" gli dice la signora.
"Lei non capisce, per favore, la prima"
"Si fidi: se prende delle mutande troppo strette poi le viene un mal di testa..."

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