mercoledì 8 marzo 2017

Amarezze

Quasi nessun cantante sopravvive a se stesso.
Prima o poi la stragrande maggioranza esaurisce le idee, ma torchiati dalle case discografiche son costretti ad incidere nuovi lavori che spesso fanno storcere il naso a chi li aveva apprezzati dall'inizio fino all'apice della carriera. Qualche irriducibile si sorbisce pure gli ultimi stornelli, probabilmente accecato da un amore più simile all'idolatria che ad un sentimento; per il resto, ai concerti si assiste alla triste scena di giubilo quando l'artista smette di pubblicizzare - non me la sento neanche di dire 'eseguire' - i nuovi pezzi del repertorio per passare ai vecchi.
Il messaggio di fondo è proprio: ti prego smettila.
Smettila perché hai esaurito le idee, non hai più la brillantezza per la quale ti abbiamo apprezzato. Veder appassire così i propri idoli è molto peggio che doverne piangere la prematura scomparsa, quando almeno la loro immagine resta sacra ed immacolata.
Fermatevi, abbiate rispetto verso la vostra storia.

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