mercoledì 2 aprile 2014

pensierino del giorno-01/04/2014

altra doverosa premessa: non volevo scrivere qualcosa di zuccheroso, anzi volevo cambiare decisamente.
però di nuovo son stato costretto dagli eventi a restare intrappolato in questo terreno viscido e melmoso; tuttavia non si profilano altri accadimenti di questo genere all'orizzonte, pertanto sono moderatamente fiducioso sul poter trovare nuovi argomenti.
orbene, si dà il caso che sia stata recentemente trasmessa l'ultima puntata di how i met your mother, telefilm che ha accompagnato gli ultimi quattro-cinque anni della nostra vita.
fino alla scorsa primavera era spasmodica l'attesa per vedere chi sarebbe stata questa famosa mamma, che si è rivelata una cessa e nemmeno particolarmente simpatica, dunque l'ultima stagione è apparsa piuttosto priva di senso. poi è arrivato il gran finale.
al netto delle opinioni legittime che ognuno può avere sulle scelte degli autori, dato che questa è la storia di un maschio, lasciate che vi spieghi perchè è giusto che sia finito così.
il momento chiave, come sempre, è quello da cui tutto comincia. non esiste storia, anche nella vita reale, della quale non si possa intravedere il finale già da quando sboccia. è tutto scritto, siamo noi che non riusciamo a leggerlo.
tornate con la mente alla prima puntata, chi non ce l'avesse abbastanza fresca se la riguardi.
barney stinson non esiste, ma tutti noi passiamo dei momenti in cui lo siamo e ci comportiamo esattamente come lui. quando questa fase passa, ridiventiamo ted mosby, in una parola vulnerabili.
ci siamo tutti innamorati di robin la prima volta in cui lui la vede al mclaren's. la voce fuori campo dice "and there she was", bellissima, con poco trucco, dolcevita verde e sguardo distrattamente rivolto a ted.
la tenacia e la caparbietà di ted nel provarci con lei sono quelle dell'innamorato e non lo fermano i rifiuti nè le varie vicissitudini cui successivamente dovrà far fronte; questa forza, perdonate la smielata, gli deriva dall'amore. ma nella vita si ama una volta e lui s'è giocato tutto con lei.
con l'altra non deve fare praticamente niente, si ritrova tutto apparecchiato dal destino, ombrello, coinquilina, lezione e cazzate varie. adora quella ragazza e si vede, perchè non potrebbe fare diversamente, ma non c'è sacrificio nel suo amore, non c'è lotta, non c'è inseguimento dell'altro. manca di tensione. robin invece si pone da subito come irraggiungibile ed è per questo lui ne è così frastornato, ammaliato. prima dice di non volersi mai fermare, dopo invece si sposa col suo migliore amico, ma in ogni caso si pone fuori dalla sua portata.
dopo il matrimonio con barney non è che ted non ami più robin, è semplicemente rassegnato ad averla persa ed è come se, a forza di accantonarlo, si fosse dimenticato di quello che prova per lei. probabilmente lo accantona in buona fede, pensando di provare la stessa cosa per la moglie, ma non è così. e glielo fanno notare pure i suoi figli, che sono convinti che la madre sia stata felice con lui, marito devoto e padre affettuoso, tanto che aspetta ben sei anni prima di superare il lutto. però non è lei la donna della sua vita.
infatti, una volta venuto meno questo diversivo, riesplode quanto lui aveva cercato di rinchiudere nella più recondita parte della sua emotività; per l'altra non avrebbe mai rubato il corno blu francese.
e robin? robin non si rende conto di amare ted finchè i ruoli non si invertono e non è lui a essere irraggiungibile: prima per via del legame di robin, poi per via di quello di ted. lo aveva sempre visto come scontato, messo lì, quasi fosse parte della mobilia. un regalo di natale poco riuscito del quale senti la mancanza solo quando accidentalmente va smarrito in un trasloco.
e quindi quale risulta essere la morale?
dà ragione al poeta.
amor c'ha nullo amato amar perdona.
non si può non ricambiare un sentimento tanto forte e robin si nutre dell'amore di ted.
lui si ripresenta da lei, venticinque anni dopo, con lo stesso sorriso ebete di chi ha visto l'amore per la prima volta.
cala il sipario.
applausi.
lacrime.
e noi diventiamo adulti.

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