sabato 24 febbraio 2018

Le basi

Il primo dubbio che mi sono posto è stato quello relativo all'impostazione di ogni pensierino. Per ottenere un minimo di linearità ed equidistanza nella rappresentazione avrebbe senso scegliere cinque macrocategorie e poi selezionare al loro interno un aspetto positivo e uno negativo; l'effetto negativo è che si dovrebbe per forza semplificare, tralasciando oltretutto parti di programma che possono rivestire un certo interesse. Oltretutto, bisogna considerare che non è dato conoscere (né sarebbe esigibile, sia ben chiaro) l'agenda politica dei vari partiti, cioè non sappiamo quali provvedimenti attuerebbero per primi, dato che la calendarizzazione dei lavori parlamentari può subire variazioni anche in virtù di contingenze imprevedibili.
Appare chiaro come sia difficile riassumere in maniera schematica ed equanime il programma di ogni partito, per cui andrò a briglia sciolta, mantenendo come punto di riferimento l'esaltazione: ciò significa che proverò a prendere quelli che paiono i cinque migliori punti, che riscuotono il plauso a prescindere da chi li sostenga, ed i cinque peggiori, che fanno venire il voltastomaco o mandano in tilt le sinapsi neuronali.
Voteremo per quella gente lì, nel bene e nel male, e dobbiamo tenerlo presente.
Starà poi alla coscienza del singolo individuare chi meriti il premio per il titolo di cialtrone più credibile.
Stilare un mini programma mi ha anche aiutato a realizzare che manca solo una settimana alle elezioni, pertanto il tempo è più tiranno che mai. Dedicherò un pensierino ad ognuno dei tre principali partiti, uno spazietto se lo aggiudicano anche il quarto ed il quinto nonché puntatina bonus per un sesto a caso tra le liste che combattono per trovare rappresentanza nel Parlamento.
Sarebbe utile e doveroso anche un inciso sulla nuova legge elettorale e sulle modalità di voto prima ancora che sui meccanismi, e non escludo di riuscire a realizzare un breve contributo.

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