giovedì 15 maggio 2014

pensierino del giorno-14/05/2014

ci prenderanno mica in giro con 'sta storia della scadenza dei cibi?
non che io sia contrario al mettere le date di scadenza sulle etichette, me ne guardo bene. tuttavia ho notato come spesso non corrispondano all'effettivo deterioramento del prodotto o perlomeno non arrecano danni alla salute.
vengo da una famiglia dove mio padre si mangia senza problemi gli yogurt scaduti da diversi giorni, mentre mia madre se fosse per lei li butterebbe una settimana prima, in sostanza appena uscita dal supermercato.
cercando di collocarmi in mezzo a questi due estremi ho sempre scelto la via dell'assaggio: se il cibo non presenta segni esteriori di putrescenze o simili se ne prova un pezzettino ino ino ino, il gusto ci dirà poi se è dannoso o meno consumarlo. così è andata con il latte, l'alimento a breve scadenza che utilizzo di più. ormai vige la regola per cui se la scadenza è il giorno stesso è ottimo, se era il giorno prima va ancora bene, se era due giorni prima si assaggia ma di solito conserva lo stesso sapore.
l'altro giorno mi sono lanciato su un vasetto di pesto piccantissimo calabro che recava come data di scadenza il duemiladieci, quattro anni fa. l'ho aperto e all'occhio appariva ancora buono, odori strani non ne emanava perciò l'ho mangiato e sono ancora qui a raccontarlo. banalmente, anche la frittata con uova scadute da un paio di settimane non ha arrecato disturbi a nessun membro della famiglia.
ci sono due spiegazioni che mi vengono in mente e in parte s'intrecciano: la prima è che evidentemente dovranno soddisfare qualche requisito legale che impone l'apposizione di tale data con fini di protezione del consumatore, la seconda è che approfittino di tale circostanza per rubare qualche giorno e costringere il consumatore fesso a buttare via cibi ancora commestibili per spingerlo a comprarne di nuovi. altrimenti non me lo spiego, perchè il latte bevuto il giorno dopo la scadenza è davvero buono e non causa alcun tipo di problema e lo stesso penso si possa dire per tutti i latticini in generale.
il pesto piccante invece lo lasceremo nel frigo a beneficio delle generazioni future, tanto è così forte che se ne può mangiare solo una puntina per volta, per cui è impensabile finirlo nell'arco di una sola esistenza a meno che ci si dedichi interamente a quello.

Nessun commento:

Posta un commento