giovedì 12 maggio 2016

pensierino del giorno-05/05/2016

Origliare è giusto.
Non tanto per il gusto di ficcare il naso nelle questioni private della gente, quanto piuttosto per ascoltare le persone, il loro modo di raccontare, gli stupri che perpetrano alla lingua italiana, le situazioni assurde che si vengono a creare. Ne possono nascere aneddoti talmente divertenti e succosi che i nomi veri diventano del tutto secondari e irrilevanti, e perfino la loro aderenza alla realtà fattuale scivola in secondo piano, per il semplice motivo che è bello pensare che sia andata effettivamente in quel modo.
Il preambolo era necessario a introdurre un frammento di conversazione che ho intercettato - in maniera casuale, non avrei problemi ad ammettere il contrario - tra un ragazzo e una ragazza, età apparente diciotto anni, ma ho capito che ormai dai tredici ai ventidue non sono più in grado di operare distinzioni di sorta, con tutte le deteriori conseguenze legali che ne derivano.
Stavano, i due, chiacchierando amabilmente appoggiati a una balaustra. A dir la verità dell'amabilmente non sarei troppo sicuro, lei però rideva, forse in maniera impacciata, lui non aveva l'aria di uno che se la stesse proprio spassando.
"E' enorme" dice lei a metà tra il divertito e l'imbarazzato, per poi aggiungere "è enorme e mi fa male".
Nei minuti successivi ho cercato di formulare varie ipotesi circa il soggetto di questa frase, questa innominata cosa dalle dimensioni così pronunciate da fare male alla ragazza.
Ebbene no, non mi sono venute in mente altre ipotesi che quella, la prima che di sicuro è balzata in mente a chiunque abbia letto questo pensierino. Vi dirò di più: sarebbe quasi brutto scoprire che in realtà si riferiva a...a....a qualcos'altro! Meglio lasciare la sospesa poesia di questo detto-non detto, l'oscuro mistero di un riferimento coglibile - in teoria - soltanto dall'interlocutore e non già da terzi curiosi.

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