il mondo è diviso da scuole di pensiero o di gusti più o meno su qualunque cosa. mi pare di aver recentemente citato la teoria delle olive di lily aldrin, ma più banalmente ci son quelli che soffrono di mal di testa e quelli che manco sanno cosa sia, chi fuma e chi no, chi beve e chi, negli ultimi tempi c'è grande fermento intorno al dibattito sul mangiar carne, si è già discusso della preparazione della carbonara, mare o montagna, pene o vagina, cioccolato fondente o al latte, pan-razionalisti critici e razionalisti pan-critici, insomma ce n'è per tutti i gusti. se uno vuole lanciarsi all'interno di una diatriba non ha che l'imbarazzo della scelta.
ce n'è una però che squarcia l'umanità come se fosse una lama di miracle blade in mano allo chef tony ed è una ferita dalla quale zampilla sangue a fiotti, pare destinata a non rimarginarsi mai.
come molte altre è figlia del suo tempo, della modernità, di questo consumismo sfrenato e della caduta del muro di berlino. i nostri nonni mai avrebbero pensato a qualcosa di così futile, loro almeno facevano le guerre per i soldi abilmente camuffati da ideali, ma noi no. abbiamo deciso che a un certo punto l'uomo deve fermarsi quando incontra qualcosa di più grande di sè e riconoscerlo come tale, in ossequioso rispetto della sua maestosità.
mai ci ritrovammo di fronte a un manicheismo dai confini tanto netti e rigorosi, che non ammette terra di nessuno, dove o sei acqua o sei fuoco, o sei giorno o sei notte, o sei bianco o sei nero, o sei vita o sei morte.
il gusto dell'estathè.
pesca o limone.
da qualunque punto di vista lo si voglia guardare, il bene contro il male, l'eterna sfida dell'uomo alla natura ma senza tralasciare l'orso di peluche (feat. guastardo).
secondo un recente rapporto ocse, è la prima causa di mortalità infantile nel mondo, non perchè non ne abbiano a sufficienza ma perchè porta a tragici e mortali litigi già i bambini sotto i cinque anni, che non esistano a sbranare il rivale per affermare la supremazia della propria razza.
matrimoni in apparenza solidissimi si sono sciolti come neve al sole quando il problema è emerso in tutta la sua dirompente e inarrestabile potenza, come un tornado che sradica alberi e abbatte interi palazzi, quarant'anni di felice sodalizio sventrati fin dalle fondamenta, anche se tanto solido evidentemente non doveva essere il matrimonio ma poi mi chiedo ok che non sono un esperto ma così a naso prima di fare un passo del genere e correre il rischio di mettere al mondo nuovi possibili serial killer con una tizia le farei qualche domandina tipo chessò ti piace l'uovo nella minestra insomma qualcosa che possa farmi capire che quella è la persona giusta per me e voi mannaggiasantissima manco vi premurate di scoprire a che gusto preferiscono l'estathè cioè ma stiamo scherzando dai l'ufficiale di stato civile manco dovrebbe trascrivere il matrimonio.
io ho ucciso.
ho dovuto.
non è che volessi farlo, semplicemente è capitato. quando la discussione genera si perdono di vista tante cose tipo il fatto che la vittima fosse legata a te da un rapporto di consanguineità.
e pazienza se magari stava scherzando, non è che uno possa farsi stirare dalla metro e poi prendere di tornare in vita perchè tanto era una burla.
la vita è roba seria.
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