la lavapiatti è stata inventata da un uomo.
questo è fuori discussione. pensateci bene: chi altri avrebbe potuto sviluppare un tale rifiuto verso il lavare i piatti da portarlo a industriarsi pur di non doverlo più rifare?
immaginatevi la scena. cucina di casa, ora di cena. appena finito di mangiare la moglie è già lì che ha adocchiato i piatti sporchi nell'acquaio ed è pronta ad aggredirli con innata ferocia in modo che l'ordine torni a regnare sovrano il più presto possibile. non dev'esserci traccia di sporco nella sua cucina, non lo permetterà mai. piuttosto si farà torturare, rinuncerà allo shopping, smetterà (temporaneamente) di fumare, ma i fornelli e il piano cottura splenderanno come non mai, mentre i piatti ancora caldi ma perfettamente asciutti riposeranno sull'apposito scaffale. fantastico.
il marito invece ha allungato le gambe sotto il tavolo inclinando la schiena e mentre dirige un'esplorazione digitale all'interno delle sue mutande, con la lingua combatte coraggiosamente gli ultimi rimasugli di cibo fra i denti. maledetti molari, quando s'incastrano là sotto non vogliono saperne di venir via. gli resta tuttavia qualche neurone libero per domandarsi con fare pomposo e amletico se di lì a un paio d'ore quell'essere che si aggira frenetico dalla tavola all'acquaio gliela darà o se sarà costretto a provvedere da sé ai propri bisogni.
dipendesse da lui, si potrebbe già agire sul tavolo della cucina con tanto di macchie di sugo che fanno il tifo, invece sa già che perlomeno bisognerà attendere il periodo della pulitura della cucina, sorbirsi le lamentele circa la sua inattività e dulcis in fundo almeno un'oretta di riposo sul divano a fronte di venti minuti scarsi di lavoro.
ed è quindi per fottere che un giorno le rotelline dell'uomo cominciarono a girare vorticosamente con l'intenzione ovviare a questo problema: decise che avrebbe dovuto trovare il modo di lavare i piatti mentre lui poteva comodamente ciulare. esclusa l'ipotesi domestica per motivi economici e quella dell'ubiquità per livello scientifico-tecnico non adeguato, non restava che escogitare una macchina che svolgesse il suo lavoro. o meglio, quello della moglie. allora si mise d'ingegno e creò questo portento della natura, la lavapiatti.
così finalmente la moglie può andare a riposare sul divano per venti minuti in più e continuare a non dargliela senza dover tirare fuori la scusa dei piatti da lavare.
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