per la serie nuove figure professionali.
credo di aver trovato la professione definitiva, quella che permette di utilizzare al massimo la propria fantasia e ogni tanto perfino di tirare a caso se non addirittura lavorare volutamente male, poichè in ogni caso il risultato finale sarà apprezzato.
anzi, per assurdo, più uno riesce a fare qualcosa di trash e immondo e più possibilità ha di fare carriera, di sfondare.
bisogna estremizzare il concetto di brutto, renderlo quanto più palese e offensivo possibile, finchè non si ribalterà da solo nel suo opposto.
la nuova frontiera è il disegnatore di mutande.
la biancheria intima sta sotto e non si vede. soprattutto per i maschi, ma anche le femmine sul punto hanno i loro scheletri nell'armadio, si tratta di un orpello necessario del quale non si curano più di tanto, nel senso che deve assolvere la propria funzione di contenimento e poco importa quanto costino o cosa vi sia disegnato sopra, tanto non si vedono.
per cui ecco comparire gufi, elefantini, pois, biciclette, righine, fantasie sgargianti e panorami mozzafiato, alieni, koala, grattacieli, automobili, ruspe, castelli di sabbia, streghe, tappeti volanti, lampadine, elettrodomestici, frutta, yogurt, balenottere, delfini, smartphone e via discorrendo.
tutto quello che occorre per diventare ricchi e famosi è un'idea rivoluzionaria e possibilmente di pessimo gusto, qualcuno che creda nel progetto e lo finanzi e una massiccia campagna pubblicitaria che faccia passare il messaggio per cui brutto è bello.
semplice, no?
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