nuovo fantastico giochino per perdigiorno annoiati.
ancora una volta l'illuminazione giunge dal trono del sapere, il luogo nel quale in molti ritengono che lo spirito santo sia sceso sugli apostoli e dove l'uomo ha senza dubbio ricevuto l'ispirazione per le grandi conquiste e i progressi in ambito tecnologico-scientifico: il cesso.
ordunque, per quanto sia leggermente passato di moda, non era e non è tuttora infrequente imbattersi in scritte fatte a pennarello sui muri del suddetto locus amoenus: si tratta perlopiù di esametri giambici che denunziano un chiaro omaggio alla civiltà ellenica, retaggio dell'influenza che ha avuto sullo sviluppo della nostra cultura, nei quali si invita a comporre un numero di telefono col non troppo celato fine di ricavarne un profitto o altra utilità. è una consuetudo che sfugge al rigido schema del sinallagma solitamente alla base dei rapporti privatistici, meglio rientrando nel quadro della liberalità che soggiace alle donazioni.
pompe, pompini, gay, negro, trans, cazzo in culo, sono i topoi ricorrenti di quelli che qualcuno, in relazione alla brevitas della quale era maestro giovenale, ha voluto ribattezzare epigrammi del cazzo. noti appunto per la loro sinteticità e capacità di colpire subito il centro nevralgico della comunicazione senza perdersi in inutili fronzoli od orpelli stilistici, si compongono di uno stringato messaggio recante profferte di varia natura e dimensione, per poi culminare nell'ipostatizzazione di quello che prima era solo un concetto vago e dai contorni sfumati attraverso l'ostensione del numero di telefono, quasi a sfidare l'avventore a tastarne con mano la veridicità.
ed è qui che arriviamo al nucleo forte del nostro gioco: a che pro, cui prodest, lasciare che le sabbie del tempo sfuggano tra le nostre dita senza sfruttare le occasioni che il destino appronta lungo il nostro sentiero (o autostrada che dir si voglia)?
se ne conclude quindi l'assoluta necessità di chiamare tali numeri al fine di trarne benefizio e poter così placare la sete di chi incise per i posteri un disperato grido d'aiuto.
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