mi ero già espresso, illo tempore, sull'importanza del patronus, cioè di un pensiero felice nel quale rifugiarci.
ultimamente ho pensato che più che un pensiero felice serve un episodio che ci faccia rotolare dalle risate, quello capace di tramutare un funerale in una puntata di zelig dei tempi d'oro.
i bei ricordi purtroppo possono essere cancellati da episodi successivi, le scene epiche invece sono incastonate nell'eternità, immutabili nella loro geniale comicità, sprizzanti buon umore da qualunque angolo le si voglia guardare.
si ricollega tutto a uno dei punti chiave della vita, l'importanza di pensare positivo, di avere a portata di mano qualcosa che faccia sbucare il sole anche se fuori stan piovendo cani e gatti. e soprattutto, aver la voglia di tirarsi fuori dal pantano nel quale si è finiti, qualunque sia il motivo. depressione per il tempo, per la noia, per un episodio negativo, un litigio, la fine di una relazione, la spia della riserva che implacabile si è accesa sul motorino, una sconfitta rimediata sul campo, una truffa scoperta dai carabinieri, un'esecuzione non andata a buon fine, una storta alla caviglia mentre si giocava alla cavallina in tangenziale, insomma possono esserci parecchi motivi per incupirsi nel corso di una giornata.
la grande forza consiste nell'andare a ripescare il patronus, riviverlo, sguazzarci dentro per un po' e ricominciare a sorridere.
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