in principio fu il comodino.
è l'emblema delle mollezze occidentali e della decadenza dei costumi dell'età contemporanea, dove il fine ultimo è la ricerca del benessere. non abbiamo più aspirazioni spirituali, non c'interessa il perfezionamento dell'anima o del corpo, vogliamo solo benessere.
aspetto fondamentale del benessere è la comodità, il non doversi sbattere troppo.
comodino-comodità, fateci caso.
quindi cosa meglio del comodino rappresenta la comodità? il suo luogo naturale è a fianco al letto, più precisamente alla testiera, in modo che non sia lontano dalle nostre braccia. tutto meticolosamente studiato.
non solo ci troviamo in posizione orizzontale adagiati sopra un comodo materasso, ma abbiamo perfino l'ardire di possedere un oggetto che ci permetta di non dover allungare le mani fino al pavimento per posare gli oggetti. uno schiaffo ai dietologi e ai nutrizionisti d'ogni tempo, razza, sesso e religione.
dal comodino è nata la dottrina del comodismo, che fino ad allora era probabilmente presente nelle nostre menti in forma embrionale (sì, in questo caso sposiamo un innatismo duro e puro) e poi il comodino ne ha favorito la maieutica.
il comodismo, radicalmente contrapposto al comunismo, alla coca cola, alle ztl e alla riforma del senato, si propone di raggiungere la massima comodità col minimo sforzo. si fonda sul sistema lettocentrico, nel quale il letto è al centro non solo della stanza ma proprio dell'intera esistenza. rifiuta lo sforzo muscolare e ambisce alle piaghe da decubito, segno distintivo di bellezza e nobiltà (anche d'animo). il letto, ça va sans dire, dev'essere matrimoniale non per l'eventuale presenza di un'altra persona (si ricorda a tal proposito che scopare non è mai comodo, nemmeno se si sta sotto perchè comunque è sbatta e ci si sporca), bensì perchè deve fungere da appoggio per la televisione e il computer, nonchè per il vassoio sul quale di volta in volta portare a letto il cibo.
molti studiosi affermano che il comodismo abbia portato a un impigrimento della popolazione, tuttavia recenti studi hanno dimostrato la falsità di tale posizione: al fine di raggiungere un'efficientamento (parola che son quasi sicuro non esista) della propria esistenza, è necessario spremere le meningi e quindi l'attività cerebrale aumenta. in effetti pensare troppo è stancante e poco comodo, quindi hanno ragione i primi.
però chissenefrega, uno che sta a letto mica ambisce a ricevere visite. non che schifi la compagnia, ma semplicemente zero sbatta di alzarsi.
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