la parola più bella del mondo è procrastinare. scoperta da un gruppo di scienziati non più tardi di una decina di anni fa tra scatoloni di vecchi fumetti e abat-jour ormai fuori moda nella cantina di un autista di pullman di vercelli ormai in pensione, da quando è stata liberata ha scalato le classifiche europee e mondiali, vincendo addirittura tre dischi di platino consecutivi.
adesso ha nel mirino un pulitzer e il nobel per la letteratura, gli unici due premi di una certa rilevanza che inspiegabilmente non figurano ancora nel suo palmares.
la comunità scientifica è ormai concorde nel ritenerla un ottimo fertilizzante, efficace come farmaco anti-depressivo e soprattutto cura naturale per la fertilità. ancora ignoti eventuali impatti sulla ricrescita dei capelli, anche se si dubita di un suo possibile utilizzo in tal senso nel prossimo futuro.
se dosata con sapienza può essere impiegata per condire insalate, arrosti e perfino la carbonara, com'è stato registrato in una losca bettola alle porte di velletri.
last but not least, quando pronunciata nel momento giusto ha capacità attrattiva nei confronti di due persone di sesso opposto.
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