ogni parola è già stata scritta, dunque la composizione di un qualunque testo non è altro che il riutilizzo di qualcosa già pensato, usato, maneggiato, palleggiato, tocchicciato, palpato da molti altri prima di noi. data l'estrema difficoltà di coniare neologismi, che comunque non potrebbero essere mai abbastanza da formare un brano di senso compiuto, l'elemento di novità è differenziazione sta, inevitabilmente, nella scelta e disposizione.
avevo tirato fuori un primo embrione di questa teoria quando ho affermato che i grandi scrittori non esistono, poi ho trovato un'investitura dall'alto. racconta infatti il sommo bardo gianni brera che, durante una visita a casa di guttuso, l'artista gli disse che: "il vero artista non scopre mai nulla: toglie semplicemente il velo che copre le cose".
è già tutto dentro di noi, siamo solo pessimi cercatori.
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