il posto fisso è stato il punto di fuga ideale verso cui la generazione dei nostri nonni prima, e dei nostri padri poi, tendeva tutti i propri sforzi.
posto fisso e a quel punto moglie e figli. a trent'anni già tutto sistemato da un pezzo.
chi firma ora un contratto a tempo indeterminato, invece, pur avendo una certa sicurezza, sa già che potrebbe cambiare lavoro nel giro di alcuni anni, o meglio, sa già che potrebbe volerlo fare.
allo stesso modo, le relazioni sentimentali vivono equilibri profondamente precari. per quanto possa risultare asettico pensare sin da subito che ci sarà una fine, abbiamo piena consapevolezza del fatto che ciò sia altamente probabile. l'orizzonte temporale per mutare le proprie ambizioni è stato spostato in avanti di diversi anni, come se sapessimo che non può arrivare subito.
al pari del posto fisso di oggi, la relazione definitiva deve necessariamente passare attraverso una serie di tirocini formativi, che magari non avranno nulla a che vedere l'uno con l'altro e neanche si svolgeranno nella stessa città. in comune hanno una prima data di scadenza, che talvolta non può neppure essere superata e, in qualche modo, rinegoziata.
effimero.
una matassa che non si dipanerà mai, e sarà messa da parte prima che abbia potuto mostrare il proprio contenuto.
schiavi della nostra precarietà.
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