abbiamo due unità di misura per esprimere le distanze: la prima è lo spazio, quindi per noi che adottiamo il sistema metrico decimale il metro con i suoi multipli o sottomultipli. tuttavia è abbastanza scomodo da utilizzare, perciò molto spesso per quantificare una distanza utilizziamo il tempo in rapporto al veicolo; è così che tra torino e genova non ci sono più centosettanta kilometri, ma un'ora e mezza di macchina se non c'è traffico. oppure da un locale all'altro all'interno di un centro cittadino venti minuti a piedi o cinque col pullman.
ma non è questo il punto.
la distanza implica lontananza e la lontananza vuol dire separazione.
però quand'è che siamo davvero lontani? bisognerebbe fare un discorso legato anche alle tratte aeree perchè avere un comodo collegamento muta e non poco la prospettiva, ma voglio lasciarlo da parte. facciamo finta che non esistano gli aeroplani.
nella mia esperienza personale non mi sono mai sentito realmente lontano da casa se non c'era almeno uno stato in mezzo o un mare a dividerci. paradossalmente, potrei percepire un maggiore distacco trovandomi nella germania del sud che non in fondo allo stivale, nonostante si parli in quest'ultimo caso di una distanza quasi doppia rispetto alla prima. per lo stesso motivo finchè guardo l'inghilterra dalle coste francesi mi sembra di essere a un tiro di schioppo da casa, mentre una volta attraversata la manica è come se fossi entrato a narnia e non solo perchè guidano a sinistra. che poi, che senso ha guidare a sinistra se tanto poi voti a destra? noi almeno siamo coerenti, da sempre siamo saldamente ancorati a destra e guai a chi ci sposta.
Nessun commento:
Posta un commento