in parole povere, il concetto di karma vorrebbe che noi accumulassimo una sorta di bonus per ogni azione positiva che facciamo e quindi acquisissimo un credito nei confronti del destino.
a prima vista è una figata: mi comporto bene e ne trarrò persino giovamento in futuro.
invece è una fregatura colossale, perchè funziona solo se tutti quanti s'ispirano a questo comportamento; dato che non sappiamo se esista o meno quest'ordine supremo a regolare il mondo, dobbiamo ipotizzarlo soltanto come una direttiva, una linea guida. in assenza di una sanzione sicura per i trasgressori allora diventa sconveniente essere buoni, o meglio, è più conveniente essere cattivi poichè si acquista il doppio vantaggio di beneficiare delle buone azioni altrui e di poter orientare il proprio agire al nostro tornaconto. tanto anche se violiamo il karma o andiamo sotto nel punteggio chi se ne frega, nessuno verrà mai a chiedercene conto.
a meno che, appunto, non si creda che esista e dunque si cerchi di rispettarlo.
ma siccome non è così, è opportuno stare sempre in guardia. l'esempio ci viene dalla vita quotidiana e dai mille ostacoli, spesso costituiti da persone, contro i quali andiamo a schiantarci inesorabilmente. la triste verità è che a nessuno frega di quanto siamo stati bravi in passato ad aiutare le vecchiette che attraversavano la strada. ogni volta si ricomincia dallo zero a zero ed è partita a eliminazione diretta.
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