c'è un discorso serio da affrontare.
questi tecnici affacciatisi sullo scenario politico hanno un importante ruolo, talvolta sottovalutato: dirci la verità.
vogliamo sapere le cose come stanno, è inutile sentirsi la solfa per cui l'italia reagisce meglio degli altri paesi alla crisi e poi quello stesso governo dà le dimissioni perchè ha perso totalmente il controllo del parlamento e dell'economia.
sono i capitani del titanic e abbiamo appena cozzato contro l'iceberg. anzi, meglio ancora: subito dopo l'incidente il capitano si suicida e tocca all'ufficiale in seconda prendere il comando. la gente ha capito che c'è stato l'urto, di sicuro non sanno quanti compartimenti stagni sono stati allagati, se le paratie hanno tenuto o meno, se le pompe funzionano a dovere. il compito dell'ufficiale è quello di evacuare la nave salvando tutti i passeggeri o perlomeno il maggior numero possibile; nella realtà storica la banda di bordo si era eroicamente messa a suonare durante le operazioni di salvataggio per evitare che il panico dilagasse e da un certo punto di vista può andar bene, è necessario reagire con freddezza anche nelle situazioni più drammatiche.
quello che non va bene è che la gente pensi che si tratti di un'esercitazione.
stiamo andando dal culo, don't panic. oppure panic, se opportuno.
la scelta di svelare tutte le informazioni o meno è chiaramente discrezionale, da valutare in funzione dell'impatto che queste possono avere sull'andamento dei mercati e sull'opinione pubblica. tutto giusto. vorrei però che oltre a salvare quanti più passeggeri possibile, ci dicessero anche che la nave sarebbe colata a picco nel giro di cinque minuti, quindi se qualcuno si fosse attardato non ce l'avrebbe fatta.
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