siccome sono in vena di amarcord, ecco che sento il bisogno di tirar fuori uno dei grandi soprusi subiti durante l'infanzia e non solo, precisamente per tutta la durata delle scuole dell'obbligo, praticamente fino alla maggiore età. gli effetti devastanti sulla mia psiche sono sotto gli occhi di tutti.
ordunque, il sistema scolastico italiano o perlomeno quello col quale ebbi a che fare piazzò per elementari, medie e liceo la turca al posto del più pratico gabinetto. le ragioni immagino siano di presunta igiene, fatto sta che avevo imparato a trattenere la cacca fino alle cinque del pomeriggio circa, ora nella quale giungevo felice e sudaticcio a casa e potevo finalmente dare sfogo alla turbolenza che si agitava nelle mie viscere.
farla a scuola significava dover affrontare una vera e propria emergenza che richiedeva una perizia da artigiano e uno sforzo micidiale per un tenero frugoletto.
la situazione non mutò col passare degli anni, anzi peggiorò perchè come chi si ricorda chi ha fatto il liceo con me i nostri bagni erano privi di carta igienica, ragion per la quale le alternative erano portarsela da casa o resistere attraverso tecniche zen per evitare le famose mutande a carta geografica.
ebbene sì, non ho avuto un'infanzia facile nè tantomeno felice.
stenti e privazioni hanno costellato il percorso che quotidianamente dovevo compiere da quando uscivo di casa a quando potevo finalmente evacuare.
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