il servizio militare obbligatorio, la cosiddetta leva, non esiste in italia da parecchi anni ormai. ero bambino quando uscì la legge che avrebbe esentato i nati dall'ottantasei in poi dal passare un anno sotto le armi.
mi pare fosse dall'ottantasei, magari mi sbaglio di un paio di anni.
all'epoca ci furono, se ben ricordo, due correnti di pensiero al riguardo. nessuna delle due bocciava il provvedimento, una anzi era quella favorevole sostenendo che non aveva più alcun senso e che doveva trattarsi di una libera scelta; altri sostenevano che generazioni intere erano sopravvissute e tutto sommato non ne avevano ricevuto danni irreversibili.
fuori dal coro chi invece era a favore di un'educazione militare per impartire un po' di sana disciplina a questi figli di papà viziati ecc.
la verità vera è che lo stato c'ha risparmiato un sacco di soldi, dato che comunque i militari di leva ricevevano uno stipendio.
dopo parecchi anni e pur appartenendo alla schiera dei contrari a una eventuale re-introduzione dell'obbligo, debbo ammettere che l'esperienza mi tenta. non nel senso che farei armi e bagagli per arruolarmi, però sono affascinato dalla possibilità di imparare a fare qualcosa concretamente, per non parlare del guadagno. l'anno perso è relativo: di sicuro non sarà questo ritardo a sballare tutti i propri piani sul futuro, ammesso e non concesso che uno ne abbia, in più va visto come investito.
o è meglio andare a giocare a paintball quando si è assaliti dal desiderio di emozioni forti?
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