alle volte siamo così schiavi del nostro conservatorismo da farci del male.
quando scopriamo le meraviglie del progresso e della tecnologia ci prenderemmo a martellate per non esserci aperti prima al mondo che ci circonda, per non averlo fatto diventare da subito parte integrante della nostra vita.
esempio pratico. per colazione mangiavo solo nesquik col latte, mi pareva inconcepibile l'esistenza di qualcosa di diverso. un bel giorno, scoprii i chocos e nulla fu più come prima. notare bene che questi esistevano già, ma io ebbi la brillante pensata di bollarli come un surrogato, un sottoprodotto.
ora sono uscito dal tunnel.
da anni non mi separo più dai chocos e il loro nuovo nome, coco pops, non ha fatto venire meno l'amore nei loro confronti.
tuttavia sono assillato da un terribile dubbio: e se la storia proseguisse? voglio dire, se il mondo non finisse ai chocos, ma si ripetesse la vicenda già vista coi nesquik? dio, quale terribile angoscia. meglio non pensarci.
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