nel momento in cui dilaga l'antipolitica è bene restare con la testa saldamente attaccata sulle spalle.
meglio evitare di farsi trascinare in facili generalizzazioni, anche se quando uno legge che il governo convoca petrolieri ed esercenti per far scendere il prezzo del carburante di cinque centesimi dopo averlo aumentato di trenta si sente lievemente preso per il culo. mi ricorda quanto ho appreso nelle lezioni di diritto comune circa l'inquisizione e la sua presunta benevolenza, che si concretizzava nello strangolare i bambini prima di metterli al rogo per evitare che soffrissero. patati.
purtroppo tutti quanti noi abbiamo un punto oltre il quale non siamo disposti ad andare. il mio è stato superato: può darsi che il governo attuale abbia maggiori competenze in campo di politica economica, ma non mi si venga a dire che non è della stessa pasta dei precedenti. ha avuto l'occasione di chiudere col passato perchè si è avvalso dell'appoggio di un'opinione pubblica stufa del quindicennio precedente e pronta a tagliare tutti i ponti con quanto quel periodo ha rappresentato. invece no, la pagina più nera della democrazia in italia dai tempi di piombo e dallo stragismo mafioso-statuale riceve l'ennesima legittimazione istituzionale. come dire bravi, bene, bis.
d'ora in avanti si potrà parlare dei singoli provvedimenti, della loro opportunità e della loro efficacia cercando di valutare con obiettività, ma sono e resteranno personaggi della stessa risma di quelli cui sono subentrati.
sottosegretario con delega all'intelligence.
roba da matti.
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