partiamo da questo assunto: odio il funerale all'italiana dove tutti piangono come delle fontane, vestiti di nero, in chiesa, atmosfera lugubre, sembra che non ci debba essere un domani (frase quanto mai azzeccata da dire il ventuno dicembre), dolore che la fa da padrone, nossignore.
il mio funerale sarà una festa e durerà all'incirca un intero fine-settimana. è fondamentale che sia in grado di predire a grandi linee il momento della dipartita, logicamente non è pensabile farlo in caso di morte improvvisa. in questa circostanza gradirei comunque essere bruciato e che le mie ceneri vengano disperse sul prato del filadelfia.
nel momento in cui mi renderò conto di essere arrivato al capolinea radunerò tutte le persone a me care, coloro che desidero veramente salutare, affitterò una villa in aperta campagna e si farà una festa micidiale, roba da ricordare negli annali con la polizia che manda elicotteri e squadre anti-sommossa. avrò tempo per parlare con ognuno degli invitati e salutarlo come se dovessi partire per un lungo viaggio, con la consapevolezza che alla partenza non seguirà un ritorno. infatti seguirò gli elefanti, partendo senza una meta finale e trascinandomi da un luogo a un altro finchè il mio corpo avrà energie per farlo. viaggio in solitaria, senza più aver contatti col mondo fino a quel momento conosciuto.
musica calante.
titoli di coda.
si accendono le luci.
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