volevo parlare di politica evitando accuratamente l'attualità, che tuttavia mi fornisce uno spunto interessante e mi dà la possibilità di tirare fuori un mio vecchio pallino.
con l'approssimarsi delle elezioni succederà che tutti coloro nati nei mesi di marzo e aprile del millenovecentonovantacinque saranno esclusi dal voto, cosa che non sarebbe successa se la legislatura fosse arrivata alla sua scadenza naturale.
orbene, possono votare, secondo la legge, solo coloro che hanno diciotto anni compiuti, non è sufficiente essere nel diciottesimo anno di età.
da diverso tempo invece ritengo che non vi sia alcuna differenza a livello di maturità tra chi è nato a gennaio e chi a dicembre dello stesso anno, figurarsi tra chi magari festeggia il compleanno una settimana prima e una settimana dopo le elezioni. posto che questo ragionamento portato all'estremo non permetterebbe di individuare mai un limite e ne sono ben conscio, credo che sarebbe opportuno estendere il diritto di voto a chi è nato in un determinato anno. il limite viene poi individuato nella fine dell'anno solare, come accade per iscriversi a scuola, in questo caso senza alcuna deroga.
ha poco senso che sia la data delle elezioni a fungere da spartiacque.
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