credo di aver già dichiarato varie volte di essere lettore di internazionale, rivista settimanale che propone articoli presi dalla stampa estera e tradotti in italiano.
orbene, leggendo sul cesso (il trono del sapere) un articolo sulla situazione italiana mi son reso conto di come arricchisca poco chi conosce un minimo la nostra situazione: essendo pubblicato all'estero è destinato a una platea di lettori perlopiù digiuni di notizie precise e inizia inevitabilmente con una panoramica sul quadro storico-politico italiano e anche il prosieguo è raro che vada in profondità nella sua analisi, resta abbastanza sul vago. motivo per cui sfrutto internazionale soprattutto per le notizie dall'estero o reportage su situazioni a me totalmente ignote, per quanto sia sempre interessante sapere cosa si pensa di noi oltreconfine.
l'obiettivo del pensierino odierno è però focalizzare l'attenzione su un altro aspetto del summenzionato articolo: le foto. dato che è piuttosto lungo, ce ne sono una serie e dipingono l'italia peggiore.
l'aggettivo peggiore è inevitabilmente dato dal punto di vista di chi scrive, ma ciancio alle bande, eccovi l'elenco delle immagini presenti:
- folla tracimante di pellegrini a san giovanni rotondo il giorno undici settembre duemiladieci
- piazza piena per un concerto di rosario miraggio, vi consiglio caldamente di scoprire chi è su youtube, in prima linea ragazzine cicciottelle con lacrima pronta alla vertiginosa caduta, bocca già semiaperta per urlare senza apparente motivo e braccia piene di scritte col pennarello
- selezione di veline
- non poteva che venire subito dopo il manifesto della festa della libertà promossa da ilvio, la chiamava così si vede che pensava che il codice penale non potesse varcare quella soglia
- infine la più normale, sostenitori di ilvio in una piazza fiorentina, ma fin qui a parte la discutibile scelta politica non c'è niente da obiettare.
posto che ogni paese ha i suoi limiti e difetti per cui ritengo assurdo che venga a farci la morale chi fa ancora accomodare la gente sulla sedia elettrica, chi impazzisce per le nozze dell'erede dell'erede al trono (per quanto in effetti l'accoppiata sposa-sorella portasse un discreto tasso di figaggine) e compagnia cantante, è giusto cominciare con dell'autocritica. quindi la domanda da porsi non è quando diventeremo un paese normale, bensì quando diventeremo un paese decente?
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