ma a te che ti cambia?
è la domanda che mi son sentito rivolgere quando ho detto che stasera avrei visto in diretta il terzo dibattito obama-romney.
mi cambia tutto senza che cambi nulla. a parte questa gattopardesca uscita, non è più tempo di nascondere la testa sotto la sabbia come gli struzzi; non parlo di prendere picconi e vanghe e scendere in piazza, mi limito a far riferimento al dovere d'informazione che grava su ogni cittadino. è la fregatura della democrazia, mentre te pensi di fare il biglietto per un rilassante centro termale non hai letto la clausola in piccolo che ti obbliga a contribuire nel tuo piccolo alla sua manutenzione, pena il collasso del centro stesso. non serve che sia tu stesso a ripararlo o a occuparti della sua gestione, è già molto segnalare un problema e accertarsi che quel problema venga risolto dalle persone preposte.
altrimenti puoi continuare a sollazzarti tra bagno turco e massaggi ai fanghi, finchè lentamente non capiterà che siano tutti inservibili e la gente cachi ovunque, dalla sauna all'idromassaggio.
quindi voglio sapere che cosa succede nella più popolosa e potente in termini militari democrazia occidentale, voglio sapere che vento investirà l'europa fra meno di un mese, all'alba tra l'altro delle elezioni pure in italia.
a colpi di sono tutti uguali non si fa altro che il gioco di quelli in teoria denigrati da questi discorsi. solo che è più difficile, bisogna sbattersi e sotto sotto siamo così pigri che non abbiamo neppure voglia di riconoscerlo, troppa fatica.
Nessun commento:
Posta un commento