succede questo in francia: un poliziotto, inseguendo un criminale, gli spara e lo uccide. un giudice lo arresta per omicidio colposo e i poliziotti suoi colleghi s'indignano, sfilando per gli champs-elysées in protesta.
sarkozy, cercando come al solito la mossa demagogica, cavalca l'onda e si dichiara favorevole alla proposta del front nationale di introdurre la presunzione di legittima difesa delle forze dell'ordine nell'esercizio delle loro funzioni. non mi sto inventando nulla, si possono reperire sia le dichiarazioni che il punto nel programma del front.
orbene, facciamo una riflessione seria.
primo stadio di approfondimento: cosa significa questo? in italia si parla di legittima difesa quando si reagisce a un attacco cosiddetto corpore corpori, cioè diretto alla nostra incolumità fisica e portato con qualcosa che possa nuocere, tipo un corpo contundente. sono poi previsti una serie di altri requisiti, quali la reazione immediata, la proporzianalità tra azione e reazione, ma nel complesso la legittima difesa è ben immaginabile da ognuno di noi attraverso il buon senso. l'accertamento è da condurre caso per caso, sarà il giudice a verificare che la vittima si sia difesa legittimamente. invece no, qua vogliono partire da un diverso punto di vista: nel dubbio, sto dalla parte del poliziotto. introdurre una presunzione significa che, in assenza di prova contraria, una certa cosa è data per vera. quindi io posso vincere questa presunzione soltanto dimostrando che nel caso concreto è andata diversamente. è come iniziare una partita di calcio sotto di due gol: se riesci a farne tre bravo, vinci, altrimenti non è che pareggi, perdi anche se l'altro non ha fatto un tiro in porta.
è un provvedimento che offre un ampio scudo alle forze dell'ordine e pensarlo applicato qua in italia mi fa venire i brividi. basti pensare ai casi cucchi, sandri, aldrovandi et similia.
chiarita la storia, viene da chiedersi che applicazione possa avere una simile legge.
per esempio, nelle manifestazioni assisteremmo a pestaggi sistematici.
ecco, proprio da qui partirei per un'altra riflessione. le forze dell'ordine sono il braccio dello stato, da esso dipendono e da esso prendono ordini, senza mai contraddirlo, nonostante sia prevista per loro la possibilità di farlo. vorrebbe dire allora presumere sempre la legittima difesa dello stato, ma da cosa? dal libero dissenso di un libero cittadino, che viene represso con la violenza, infatti affinchè possa essere invocata la legittima difesa bisogna essere in presenza di un atto violento, di un'offesa arrecata all'aggressore. è uno stato che aumenta il proprio potere, lasciamo da parte il poliziotto singolo e le disquisizioni sul suo ruolo, per quanto interessanti. qui il problema sale di piano, riguarda non l'agente contro il ladruncolo, bensì lo stato contro i cittadini.
non solo al momento è in grado di usare la forza pubblica, ora può farlo con la quasi totale certezza dell'impunità. una potente arma come questa nelle mani di un politico con mire poco democratiche è molto pericolosa, come hanno dimostrato casi eclatanti del recente passato.
ultima parte: perchè mai uno dovrebbe votare per un partito che ha queste idee? perchè ha paura. paura del prossimo, una paura che gli è quotidianamente inculcata dai media e dai politici che rispondono solo a una grande legge, divide et impera. viene da sè, l'altro dev'essere pure diverso, e deve avere una voglia di libertà che sembri pericolosa. non si tratta di chissà quale libertà, è sufficiente la voglia di cambiamento, di qualcosa che modifichi lo status quo in una direzione per lui più egualitaria e garantista.
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