in principio fu harry potter. la prima saga con la quale ho avuto a che fare. quando finii la pietra filosofale mi chiesi se davvero sarebbero usciti gli altri sei, uno per ogni anno di hogwarts rimanente. eccome se uscirono; la fine del settimo mi regalò una sensazione nuova, la chiusura di un ciclo e forse anche di un'epoca.
poi giunse come un ciclone la famiglia malaussene con le sue stramberie; ho amato follemente julie e mi sono sentito un abitante di belleville durante tutti e sei i volumi. avendoli letti tutti di fila, a differenza di harry potter, speravo non finissero mai, una volta catapultato dentro questo mondo mi ero creato una realtà parallela.
la prima serie tv è stata friends, un'altra che ho visto tutta d'un fiato, dieci stagioni condensate in poco più di un mese. molto indeciso se amare di più rachel o monica, ho risolto pensando che nel mio mondo ideale la poligamia è cosa giusta e buona.
da lì in avanti è stata una continua escalation, tra how i met your mother, i nerd di the big bang theory e l'infinita storia di a song of ice and fire, dalla quale hanno tratto game of thrones.
a guardar bene non sono poi tantissime, però come coinvolgimento sono state fin troppe.
come porsi nei loro confronti? forse è troppo considerarli alla stregua di parenti defunti, dovrei ridimensionarli e inquadrarli come amici delle elementari che ti fanno compagnia per alcuni anni e spariscono. saltuariamente ci si ritrova, il cuore batte ancora forte ma dura poco, tutto svanisce lì perchè è un capitolo chiuso e non lo si può riaprire.
Nessun commento:
Posta un commento