i film e la televisione mi hanno consegnato un'immagine piuttosto fissa degli anni '50-'60. dovendo pensare a quel periodo, mi viene automatico ambientare la scena in una borgata con le strade strette e deserte, di sera con i lampioni solitari a vigilare contro il buio. tocco di classe, il gorgoglio di una fontanella.
il silenzio è rotto dallo sporadico passaggio di un'automobile che non si fermerà. passeggiando radente ai muri delle case si può sentire l'odore della cena preparata per la famiglia, ogni tanto qualche radio che gracchia. più avanti negli anni, addirittura delle televisioni.
di sera la gente è stanca e resta a casa, e poi uscire per fare cosa? il cinema non c'è, si trova solo nel paese vicino. hanno lavorato tutto il giorno, è stata dura ricostruire dopo la guerra. nella piazzetta principale (che poi è sì e no uno slargo) si trova la lapide coi caduti, i ragazzi che son partiti per il fronte senza fare ritorno.
ci si ricorda della guerra non solo per le tessere annonarie e i bollettini, ma anche perchè son passati prima dei soldati, poi altri soldati e infine i partigiani. veloci come l'automobile, a nessuno di loro sembrava interessare granchè la sorte del paese. eppure, la gente ha immortalato ogni secondo di queste divise che hanno bevuto alla loro fontana.
dopo il tramonto, tutto tace.
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