provo molta invidia nei confronti di chi ha il coraggio di credere in se stesso e di investirci.
nessuno nasce imparato, magari abbiamo qualche propensione nei confronti di determinate attività, si può pensare che giaccia qualcosa dentro di noi, ma in ogni caso bisogna scrostare parecchio prima di arrivare al tesoro, è necessario sgrezzare e lavorare duro.
a volte questo comporta fare scelte poco conformiste, seguire percorsi che fanno storcere il naso perchè percorsi da venature artistiche e che quindi hanno insita una percentuale di rischio piuttosto elevata. però ammiro chi lo vuole fare, chi ha il coraggio di chiedere ai propri genitori di sostenerlo nella scelta e di concentrare le sue energie in quello per il semplice motivo che gli piace. invece la maggior parte delle persone, tra le quali m'includo, finiscono con l'andare alla ricerca di un lavoro sicuro anche se significherà passare la vita a martellarsi gli zebedei.
del resto, è il concetto basilare dell'impresa: si investe accettando un rischio. serve coraggio, dal momento che nessuno potrà farsi garante del buon esito, e in certi casi pure della follia.
e i pazzi, si sa, spaccano di brutto.
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