ogni tanto stupisco il mondo con rivelazioni che per tutti erano delle ovvietà sin dalla prima infanzia.
stamattina per esempio il risveglio è stato accompagnato, o per meglio dire tormentato, da questo dilemma: l'espressione giro di vite ha un chiaro riferimento all'azione manuale di stringere una vite, l'oggetto metallico, con l'apposito cacciavite. screwdriver in inglese, destornillador in ispagnolo per chi non lo sapesse. ah, caciavìt in milanese, è come venivano chiamati i tifosi del milan dai più borghesi interisti. altro nomignolo era unghienere e il perchè capitelo da soli.
bene, si usa per indicare un maggiore controllo su qualche attività, anche se in realtà non è che mi venga tanto una definizione giusta, ma fa i stes.
si usa anche, ed è qui che viene il bello, per dire che c'è stato un azzeramento delle persone che ricoprivano certi ruoli e allora la domanda è: qui vite significa sempre quella di sopra o invece si riferisce al plurale di vita?
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