Milano. Si sono appena concluse le esequie di Silvio Berlusconi e Piazza del Duomo pian piano torna a essere gremita dai normali turisti. Sul sagrato si attardano Fedele Confalonieri, Gianni Letta e un distrutto Emilio Fede che colloquiano con i figli dell'ex-imprenditore. Per ricordare tutti i suoi titoli non basterebbe un articolo intero, perciò non è questa la sede. Concede una battuta ai giornalisti Piersilvio: "Mio padre ha vissuto alla perfezione, fino all'ultimo giorno e, tutto sommato, non si è perso granchè" alludendo al mese di distanza tra la dipartita di Berlusconi e la presunta fine del mondo secondo la celeberrima profezia Maya. Sono stati necessari sei giorni per organizzare il funerale: la triste notizia è stata scoperta dal maggiordomo di Villa San Martino la mattina seguente e da allora è stato un ininterrotto andirivieni di persone, tale da impedire l'allestimento della camera ardente nel giorno stesso; le principali personalità del mondo politico italiano e internazionale non hanno fatto mancare il proprio cordoglio alla famiglia. La prima ad arrivare, avvisata dai figli, è stata l'ex moglie Veronica Lario col compagno Maurizio Cacciari, i quali tuttavia non sono rimasti molto.
Secondo stime ancora non ufficiali, sarebbero state più di un milione le persone che hanno reso omaggio alla bara esposta all'interno dello stadio Giuseppe Meazza di Milano, l'unico posto in grado di poter gestire e smaltire una folla di tali dimensioni.
Farà sicuramente discutere l'assenza del neo-eletto Presidente del Consiglio Bersani, il quale era comunque presente stamattina alla cerimonia funebre. Ad ogni modo comprensibile, vista la fitta agenda politica e i gravi problemi che già affliggono la maggioranza, minacciata dalla componente terzopolista.
Anche il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano è parso piuttosto freddo e distaccato e per evidenti ragioni di età non si è potuto trattenere a lungo. Sono parsi scuri in volto e preoccupati i vertici del Pdl, partito che ancora dedica la homepage del proprio sito web alla scomparsa del suo fondatore e per lungo tempo unico e indiscusso leader. Angelino Alfano, dopo la batosta subita alle urne meno di un mese fa, ha dichiarato che da lunedì si aprirà una nuova fase politica non solo per il centro-destra, ma per l'intera nazione. Sembrano fargli eco le battute di pessimo gusto reperibili ovunque su Internet su blog come Spinoza.it dove chi per anni ha covato rancore si è sfogato andando decisamente oltre il limite del tollerabile.
Nessuna parola da Umberto Bossi nè dall'intera Lega Nord, proseguono i rapporti tesi con l'alleato di mille battaglie lasciato dopo la definitiva crisi di governo del 2011, cui seguì il governo tecnico Monti. Anche per loro i grattacapi non si contano dopo l'uscita dal Parlamento per non aver superato la soglia di sbarramento del 4% prevista dalla nuova legge elettorale.
Il Papa dall'Angelus Domenicale ha voluto ricordare un uomo "pio, che è morto nel nome del Signore". Qualche perplessità è stata suscitata da queste parole anche all'interno del mondo cattolico, dove però nessuno è arrivato a smentire le parole del Santo Padre, pur lasciando trapelare un punto di vista abbastanza distante.
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