it's all a big business.
questo è quanto diceva la mia insegnante di inglese quando ci lamentavamo dei costi esorbitanti necessari per sostenere gli esami del cambridge.
funziona così: per passare l'esame (che in capo a due anni non ti sarà più riconosciuto o non lo sarà mai, a seconda del luogo) è necessario prendere ripetizioni da un'insegnante privata, comprare i loro libri e infine scucire una cifra notevole per sostenere le prove e dopo soli tre mesi, notare che usano il correttore ottico, fanno sapere i risultati senza alcun modo di verificare le correzioni e gli errori.wonderful.
perchè in tutto questo è necessario sapere che, una volta ottenuta la certificazione, non è che siamo in grado di andare a colloquio con david cameron. infatti la preparazione dev'essere mirata e specifica per l'esame, lavorando su fac-simile di prove in modo da saper svolgere bene quegli esercizi. l'effettiva conoscenza della lingua è del tutto secondaria; per fare un paragone, è come se l'esaminatore della scuola guida chiedesse di fare un tratto in retromarcia e poi infilarsi in un parcheggio, dopodichè consegna la patente. uno si stupirebbe perchè non ha neanche dimostrato di saper guidare dritto e soprattutto andando avanti, eppure si ritrova la patente in mano.
è sempre bello notare la differenza di cultura che c'è tra gli italiani e gli altri popoli, in questo caso gli inglesi. non credo raggiungeremo mai il loro livello di aplomb: quello che definiscono business per noi è poco sopra la mafia.
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