era una notte buia e tempestosa,
e a una noiosissima festa di laurea di
ingegneri c'era una tipa spaesata quanto egli, nonostante fosse pure lei
ingegnera. essendo egli l'unico essere dotato di pene in grado di partorire una
battuta divertente in tutto il locale la suddetta gli si accolla e al momento
di abbandonare la tragica serata limonano duro, a scanso di equivoci.
all'epoca egli si vedeva con un'altra per cui questo affaire nasce
e muore lì. il caso vuole che questa tizia gli dia il benservito un paio di
giorni dopo per cui si ritrova di nuovo senza contratto, libero sul
mercato.chiede al suo amico laureato il numero della tizia e con una notevole
faccia di culo si ripresenta (dopo aver detto alla laurea "no beh dai era
una roba così")
per un accidente del destino scoprono che la sera stessa sono
entrambi liberi, così si danno appuntamento in piazza castello. la scelta del
mezzo è ben ponderata: comodità per la signora con possibilità di eventuale
ciulata successiva e quindi auto o zero sbatta di trovar parcheggio e quindi
vespa? vespa.
decidono di recarci alla birreria rossini, luogo dove di sicuro
non avrebbe incontrato nessuno di sua conoscenza. le porge il casco dicendole
di salire sul destriero e in quel momento si scatena zeus egioco in combutta
con quel figlio di cane di poseidone enosictono. possa la loro progenie patire
le pene dell'inferno(ah, ma i greci son dal culo! GODO!)
la signorina, una volta infilatosi il casco, lo guarda con fare
interrogativo e timida sussurra: io non so salire...gli avessero chiesto come
si risolve un'equazione derivata sarebbe rimasto meno stupito; di fronte a tale
affermazione una persona dotata di buon senso si sarebbe ripresa il casco e
sarebbe andata a casa a dormire cancellando il numero dalla rubrica del
telefono.i deficienti che han voglia di fikkare invece, dopo aver guardato
torvo la preda, teneramente spiegano che si deve puntare un piede e con l'altra
gamba scavalcare la sella. no difficile. io tarzan tu jane.
questi sono i danni della poca educazione fisica che si fa a
scuolala signorina prende alla lettera le istruzioni e cerca di perdere la
propria verginità da motorino
il conducente, visibilmente scazzato, guarda dritto aspettando che
il di lei culo si poggi sulla sella per poter finalmente partiresente la vespa
che si sbilancia da un lato e poi si raddrizza: è il momento di mettere in moto
e partire.
data la sua rinomata abilità di intrattenitore comincia con delle
divertentissime, originali e per niente scontate battute circa una sua presunta
spericolatezza nel traffico a bordo del potente (?) mezzo.
la signorina pare letteralmente terrorizzata perchè dalla parte
posteriore non giunge alcun suono se non quello delle altre auto. poco male,
anche perchè data la taglia mignon della madamina è possibile per il conducente
sistemare meglio il suo culone sulla sella e troneggiare nel traffico torinese.
via po, semaforo rosso: cerca di rimediare a quanto detto prima correggendo il
tiro, ma la ragazza è ormai in preda al panico e la sua unica risposta è un
mutismo a livelli autistici. vedendo la chiavata allontanarsi veloce come un
aereo dopo il decollo decide di lasciar perdere e continua a guidare. via
virginio, via verdi, incrocio con via rossini dove è costretto a fermarsi allo
stop.
nel frattempo aveva elaborato altre fulminanti frasi per conquistare
l'accesso alle sue parti intime così favella di qualche scemenza sicuramente
evitabile.
all'ennesima mancata risposta gli balena nella mente un pensiero:
ma quanto sarebbe divertente se non ci fosse nessuno dietro.
oh-oh-oh, risata alla babbo natale.
un po' per scherzo un po' per curiosità sbircia da uno
specchietto: pare effettivamente esser solo sulla vespa. considerando la
summenzionata taglia mignon, può essere uno scherzo della prospettiva.
meglio controllare dall'altro specchietto.
ammazza, dev'esser proprio una sottiletta questa.
manco da qua si vede.
lentamente si gira.
sella VUOTA.
la prima scena che vede, alla JD di scrubs, è un capannello di
persone attorno a lei ormai defunta che urlano: eccolo, è lui il bastardo.
inizia a interrogarsi sulla dinamica e decide che di sicuro è
stata sbalzata dalla sua improvvisa partenza mentre stava ancora salendo.
minimo s'è rotta un femore.
rapidissimo imbocca via po per tornare sul luogo del misfatto e
ovviamente tutto il traffico del mondo si riversa lì: pullman, tram, autobus,
camion, camper, il gran premio di monaco, sotomayor, vecchi in carrozzina che
attraversano, neonati che gattonano, due coccodrilli e un orango tango che han
finalmente trovato l'unicorno, purtroppo deceduto perchè investito dal vecchio
in carrozzina.
col groppo in gola e gli articoli del codice penale che gli
scorrono rapidi davanti giunge infine a destinazione, dove trova lei in piedi,
borsetta in mano, casco in testa, che sgrana gli occhioni e gli chiede: era uno
scherzo?
sei partito senza perchè ho detto che non sapevo salire?
sospiro di sollievo
niente responsabilità civile ex art. 2054
circolazione di veicoli a motore senza guida di rotaie
SI PUO' ANCORA FOTTERE!
andò a finire che, ripresosi dal terrore, le disse di salire,
andarono in birreria e…
ignoti i due protagonisti
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