l'università italiana pullula di esemplari di una mitologica creatura, che secondo acrreditati studiosi si sarebbe dovuta già estinguere tempo fa, ma che invece riesce incredibilmente ad adattarsi al cambiamento climatico e a sopravvivere: lo studiosauro.
questo curioso animale, imparentato con il gurzo, ha una diffusione piuttosto omogenea sul territorio nazionale e si caratterizza tanto per i suoi tratti genotipici, quanto per quelli fenotipici.
lo studiosauro, infatti, ha un'unica ragione di vita: studiare. non importa cosa, lo studiosauro ha perennemente la testa chinata su un qualche manuale che consuma notte e giorno come se ne traesse il proprio sostentamento; il suo habitat naturale è l'aula studio, dove si reca quotidianamente indossando capi d'abbigliamento di dubbio gusto, singolarmente considerati, e decisamente disgustosi quando abbinati. l'occhiaia è profonda e ben scavata, netto il suo contorno, a indicare che una volta tornato a casa lo studiosauro ha trascorso qualche altra ora sui libri acuendo la propria miopia e peggiorando le condizioni della sua schiena, già duramente provata da intensi anni di matto e disperatissimo studio.
la stagione dell'amore è limitata ai sette giorni successivi all'ultimo esame sostenuto della sessione, settimana durante la quale lo studiosauro si devasta il fegato con improbabili brodaglioni alcoolici che mettono a dura prova il suo fisico per niente avvezzo allo sforzo etilico. sgombrata la mente da qualsiasi fastidioso freno inibitore, lo studiosauro si accoppia con qualunque essere di sesso apparentemente opposto, senza alcun riguardo alle caratteristiche fisiche e/o intellettuali, salvo poi pentirsene amaramente il giorno dopo, almeno finché non sarà di nuovo incapace di intendere e di volere.
quando ricominciano le lezioni, lo studiosauro viene assalito dall'ansia dei nuovi esami che si avvicinano all'orizzonte, minacciosi come le squadriglie di caccia giapponesi che volano verso pearl harbor: ed ecco che riaffiorano i pigiamoni di flanella, le ciabatte, le siringhe di caffeina per endovenosa, le borse della spesa sotto gli occhi, precarie condizioni di igiene personale, giornate costellate da posture storpie e uscite in pubblico socialmente imbarazzanti. questo però è il periodo preferito dallo studiosauro, poiché può dare sfogo alla propria ars poetica e drammatica attraverso la pubblicazione di elaboratissimi e certosini stati su facebook, meticolosamente calibrati sin dal risveglio e attraverso tutta la giornata, sacrificando le ore che avrebbe dovuto dedicare allo studio (matto e disperatissimo in qualsiasi momento dell'anno, ricordiamolo). la peculiarità dello studiosauro, che in un certo senso ne conferma anche il disturbo bipolare, è che ha pressoché perso l'uso della favella, riuscendo comunque a comunicare in maniera efficace - e talvolta persino brillante - attraverso mezzi informatici e/o tecnologici. tuttavia, guai ad avvicinarsi per interagire di persona: in risposta si possono ottenere soltanto grugniti od occhiate di riprovazione che significano non-vedi-quanto-mi-sto-dannando-l'anima-per-questo-esame-ti-sembra-il-caso-di-disturbare-sparisci-grazie-evapora.
la sottile linea rossa che collega i post sui social network è una sola: il lamento. me misero, me tapino. non esiste essere al mondo che si autocompatisca di più dello studiosauro, il quale, non pago, brama e anela anche per la commiserazione altrui, sebbene sia palese che a nessuno frega un emerito cazzo dei suoi deliri.
una recente ricerca dell'università di Yuvemerd, tuttavia, ha evidenziato che lo studiosauro è l'unico animale mai esistito che non è a rischio estinzione, anzi si ritiene che sopravviverà anche all'uomo, contraddicendo in pieno le teorie finora dominanti sull'intrinseca debolezza dello studiosauro e sulla propria difficoltà di interazione col mondo circostante, difficoltà che aumenta in misura esponenziale quando - dio non voglia - lo studiosauro termini il percorso di studi. secondo i ricercatori di Yuvemerd, invece, quando l'umanità sarà dilaniata da carestie e guerre intestine, lo studiosauro sarà in piena sessione esami e non sarà minimamente sfiorato dagli eventi bellici e catastrofici, al sicuro nel bunker dell'aula studio con una scorta annuale di merendine.
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