il tatuaggio rappresenta ancora una forma di trasgressione, ancorché soggetto a inflazione galoppante tipo il marco tedesco a seguito della crisi del '29. bisogna dunque sfruttare la possibilità di coprirsi il corpo d'inchiostro prima che diventi eccessivamente mainstream: all'interno di questo contesto di per sé a rischio, occorre altresì distinguersi a livello contenutistico, in maniera da porsi in contrasto con gli altri tatuati, indicando comunque un certo spirito di ribellione mai del tutto sopito.
a tal nobile fine, ho pensato che, anziché inciderrsi le classiche frasi latine che ormai son diventate tamarre per osmosi, come carpe diem (trote gnam), usque ad finem, per aspera ad astra et similia, sarebbe preferibile scrivere le formulette latine che si utilizzano in diritto: sono altrettanto altisonanti, creano mistero e curiosità in chi le legge, e graficamente non sono poi così dissimili. pazienza se il loro significato non è zarro, basta non dirlo in giro oppure raccontare una bugia.
tra parentesi provo a mettere una traduzione, ma non è assolutamente detto che sia giusta.
lista aperta:
- id quod plerumque accidit (ciò che accade nella maggioranza dei casi) lo vedrei bene sulle spalle, appena sopra le scapole, dove può occupare l'intera larghezza;
- tamquam non esset (come se non esistesse) sulla bassa schiena, sopra il sedere, in posizione metrosexual;
- ne bis in idem (divieto di giudicare una persona due volte per lo stesso fatto), questo va rigorosamente sull'avambraccio e in gotico, si scopa una sera su due;
- exempli gratia (per esempio) deve descrivere un semicerchio sulla pancia, sotto l'arco costale, tipo i colombiani quando si scrivono la mala vida;
- quod non! (cosa che invece non è, il punto esclamativo è per i maschi alfa) sulle nocche, incluso ovviamente il punto esclamativo per chi può permetterselo;
- favor rei (principio di favore nei confronti del colpevole) lo azzarderei sullo stinco, ma di lato;
- pro bono pacis (per il bene della pace) rigorosamente sul cuore, diviso in due righe;
- per tabulas (dagli atti) sulla gola, carattere fiammeggiante;
- mutatis mutandis (cambiato ciò che doveva essere cambiato) va esibito con orgoglio sull'inguine, vicino a dove si indossa la biancheria intima;
- forum commissi delicti (il tribunale del luogo dov'è stato commesso l'illecito) avrebbe una sua valenza sulla caviglia, a bracciale, ma non è garantito che si ficchi;
- alterum non laedere (non danneggiare gli altri) interno dell'avambraccio, tipo promemoria, metti mai che uno poi se ne scordi;
- nemo tenetur se detegere (nessuno è tenuto ad accusarsi) sui due lati del costato, scritto in caratteri piccolini e in verticale;
- animus nocendi (intenzione di nuocere) questo è la valida alternativa a per tabulas quanto a posizione e costituisce sicuramente una variatio in peius, dal momento che presenta un profilo di maggiore aggressività, fondamentale se si è zarri;
- scientia damni (consapevolezza del danno) lo nasconderei invece nel polso, quasi fosse da signorina sofisticato, 'na schiccheria insomma;
- consilium fraudis (partecipazione all'inganno) marchiato sul cuore, per far capire che tradire è una scelta di vita;
- thema decidendum (l'oggetto della controversia) da incastonare in una spirale posizionabile sulla coscia, per spiazzare anche i più prevenuti;
- salvis juribus (fatti salvi i diritti) è una di quelle con cui si concludono gli atti, quindi non può che finire dritta dritta sulla fronte, al pari di mara salvatrucha.
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