quando qualcosa finisce lascia sempre un senso di smarrimento.
a volte pare di uscire dal corpo e vedere la propria vita scorrere priva di senso, facendosi trascinare avanti dalle routine e dal bianco e nero di immagini che un tempo erano vivide.
quasi come se, morendo, la nostra anima restasse a girovagare osservando quello che continua ad accadere nel mondo, stupendosi quindi del fatto che tutto quello che abbiamo vissuto non è stata una creazione della nostra mente ma, sopravvivendoci, dimostra di essere autonomo. però si tratta comunque della vita degli altri e nel momento in cui vogliamo provare un'emozione non c'è un corpo dentro al quale farla vibrare e l'anima resta con un grido strozzato, un desiderio irrealizzato.
finchè respiriamo, ci tocchiamo, ci ammaliamo, tutto è diverso. ogni fine non è definitiva o magari lo può essere solo per un singolo evento, ma c'è sempre lo spazio per un inizio.
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