i pomeriggi tetri e uggiosi dovrebbero avere dei rigidi protocolli.
innanzitutto, è severamente vietato uscire di casa e/o impegnarsi in attività produttive. è concesso al datore di lavoro trattenere il lavoratore fino all'ora di pranzo per vedere se arriva una schiarita, in caso contrario è tenuto a permettergli il ritorno verso la propria magione. (art. 1)
nota fondamentale (dato che io sono il legislatore, si chiama interpretazione autentica. oppalà, cinque anni di giuri non son stati buttati nel cesso): per ora di pranzo si intende l'una post-meridiana. mangiare prima, oltre che a farvi passare per omosessuati, è sconsigliato dall'associazione italiana medici non laureati e dallo sciamano della tribù navajo di tex willer. per tacere del fatto che è considerato crimine contro l'umanità in ben venti stati dell'africa centrale. rendiamoci conto della raffinatezza del loro pensiero, meravigliosi. una contaminatio culturale gioverebbe di sicuro più a noi che a loro.
è fatto divieto ai cittadini di abbandonare la propria abitazione per un tempo superiore ai trenta minuti complessivi dal momento del rientro fino all'ora dell'aperitivo (le sette post-meridiane). per facilitarli nell'adempimento di tale obbligo, è fatto divieto di uscire calzando scarpe; saranno ammesse solo pantofole. (art. 2)
il luogo deputato al trascorrere del tedioso pomeriggio è il divano, nel proprio punto preferito. questo diritto è inalienabile e chiunque lo calpesti ha la mamma maiala. (art.3)
l'abbigliamento dovrà essere il più comodo possibile: pertanto lo stato s'incarica di fornire a ogni cittadino almeno un paio di pantaloni di tuta da indossare rigorosamente senza biancheria intima. (art. 4)
l'acqua si usa per lavarsi e sta esaurendosi: per questo e altri motivi, ci si disseta solo ed esclusivamente con super alcolici, ma di qualità. non quegli sciacquabudella ottenuti mescolando catrame ed etanolo. lo stato provvederà ai bisogni dei meno abbienti. (art.5)
viene interrotta l'erogazione di acqua potabile per tutto il corso del pomeriggio, così da fornire un ulteriore disincentivo a chi si volesse lavare. se proprio ci tenete, sperate che piova. (art. 6)
i supporti consentiti sono: piattaforme per videogiochi, libri, quotidiani, periodici, televisione e personal computer. i cellulari devono essere consegnati all'ingresso dal salotto e potranno essere recuperati solo un'ora prima che inizi l'aperitivo, in modo da potersi organizzare. (art.7)
uomini e donne possono accoppiarsi liberamente, purchè condividano immagini e suoni con il mondo della rete. (art.8)
viene garantito a ogni cittadino un pensierino fresco di mattinata, come la mozzarella di bufala, che potrà godersi avvolto nella sua vestaglia di flanella mentre sorseggia un bourbon fumando un sigaro cubano e accarezzando distrattamente la testa del suo alano. (art. 9)
chi non dovesse attenersi al protocollo sarà sottoposto al severo giudizio di anubi. (art. 10)
svaccatevi in pace.
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