ho scoperto che eugenio scalfari e italo calvino erano vicini di banco al liceo. chissà come dovevano sentirsi i compagni alle rimpatriate, magari qualcuno che scriveva sul gazzettone dei pirla o cercava di sfondare con un libro che nessuna casa gli voleva pubblicare.
più che altro non doveva esser male il clima culturale durante i dibattiti tra compagni.
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