mercoledì 18 aprile 2018

Scordanze

Stavo salendo le scale di casa, a mezzanotte ormai passata, con un pensierino che iniziava a delinearsi nella testa. C'era già l'ossatura, qualche frasetta pre-fabbricata, persino un incipit accattivante. Avevo due possibilità: accendere il computer, portarlo a letto e iniziare a scrivere, consapevole che avrei corso il rischio di smarrirmi nell'etere e addormentarmi tardissimo, oppure rimandare alla mattina successiva, confidando di non smarrire l'ispirazione, e privilegiando la lettura di un libro o di un fumetto, per riposare gli occhi e staccare da questa continua connessione col mondo.
Una volta sveglio, mi sono stupito fino a un certo punto di non ricordare neanche una virgola di quello che mi era frullato in testa la sera precedente. Non dico le singole parole, sarebbe chiedere troppo, ma neppure l'argomento in linea generale. Vuoto più totale.

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