martedì 3 gennaio 2017

Mala tempora currunt

In questo pensierino, e per la verità nemmeno in quelli precedenti, non avevo espresso con sufficiente chiarezza un concetto. Ai tempi del referendum sarebbe stata scattata una fotografia, e noi avremmo dovuto decidere quali file ingrossare. Tutto in maniera libera e legittima, per carità. 
La mia scelta è stata parecchio tormentata, come ben sanno coloro che ho ammorbato tramite i numerosi interventi sul tema; nonostante le varie elucubrazioni, ho scelto poi seguendo l'istinto, pensando proprio al fatto che quel voto avrebbe potuto determinare futuri equilibri, pur non apprezzandone la logica.
A quasi un mese di distanza, sono quasi sollevato. Ci avviciniamo a un grande e terribile scontro intestino, i cui esiti sono più che mai incerti.
Mi piace fare il catastrofista, ma credo davvero che la democrazia sia in pericolo. Tutto quello che noi siamo abituati a dare per scontato, e che dunque non proteggiamo più con l'intensità e la forza che merita, è a rischio. Questo scontro contrapporrà due schieramenti e non vi sarà una terza opzione disponibile: forse ho esagerato nell'anticipare la presa di posizione al referendum, ma è una delle poche scelte delle quali sarò sempre pienamente convinto.

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