lunedì 28 novembre 2016

Lindor

Avevo effettivamente promesso di iniziare a spiegare il complesso percorso che mi ha condotto a prendere una decisione su cosa votare al famoso referendum che si terrà il prossimo 4 dicembre.
Ciò non sarebbe però possibile senza una doverosa premessa, che voglio dedicare al motore immobile del mio universo: i Lindor della Lindt. Azzerano qualsiasi capacità di resistenza, annichiliscono ogni difesa, sono più letali di Ronaldinho, Eto'o e Messi. Vincono sempre loro. Risulta importante, tuttavia, ricordare che i Lindor ci pongono spesso di fronte ad un annoso problema, che neppure numerose commissioni di inchiesta parlamentare sono mai riuscite a risolvere fino in fondo: come si mangiano i Lindor? Vanno lasciati sciogliere in bocca, affinché la copertura si squagli dolcemente sul nostro palato e lasci poi spazio all'incommensurabile gioia del ripieno, oppure bisogna addentarli e giungere subito alla sua parte più nobile?
La soluzione adottata ricorda molto quella che prese Alessandro Magno dinanzi al celebre Nodo di Gordio: se ne mangiano due, in uno modo e uno nell'altro.

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