lunedì 14 marzo 2016

pensierino del giorno-14/03/2016

Avevo già scagliato i miei strali contro il posto fisso, all'interno di uno dei miei improbabili accostamenti con le relazioni tra esseri umani.
Vorrei invece, in questa sede, spendere alcune parole contro il posto fisso in quanto tale. Intendiamoci, di per sé non v'è nulla di male nel contratto a tempo indeterminato: questo è un rapporto che lega due soggetti e non si vede il motivo per cui debba interrompersi vita natural durante, in assenza di problematiche di vario genere. Oltretutto, è quasi indispensabile per l'accesso al credito, vista la struttura dell'attuale sistema. Tuttavia, esso costituisce altresì un paracadute spesso troppo grande e sicuro per spingere chi lavora ad assumersi delle responsabilità. Ogni mancata scadenza, ogni errore, ogni fallimento, non portano a nessuna sciagura: qualcun altro rimedierà, oppure, più banalmente si lasceranno le cose così come sono. Per farla breve, dalla qualità del lavoro non dipende niente; il lavoratore non è in alcun modo incentivato direttamente a svolgere al meglio le proprie mansioni, spesso è più che sufficiente il cosiddetto compitino. Eppure, guai ad aumentare la competitività del sistema: quello che in molti vogliono è poter fare le solite quattro-cinque attività per tutta la vita, fino al raggiungimento dell'agognata pensione.
Il Governo Monti, se non fosse stato osteggiato da alcuni poteri forti, avrebbe senza dubbio portato apprezzabili migliorie in questo senso.

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