mercoledì 26 dicembre 2012

pensierino del giorno-26/12/2012


Tradizionalmente la scena politica si divide tra progressisti e conservatori, ma è difficile calare nel nostro contesto una terminologia nata quando chissà dove vivevano i nostri avi.
Ho sempre inteso i progressisti come coloro che cercano di cambiare lo status quo in una direzione più equa, che livelli la società il più possibile per evitare le disuguaglianze. È probabilmente il significato più tradizionale, date le profonde disuguaglianze esistenti all’epoca della nascita della politica come strumento di partecipazione dei cittadini alla gestione dello stato e, più avanti, della cosa pubblica.
I conservatori erano invece chi traeva beneficio da quella situazione e si opponevano alle richieste dei primi, proponendo soluzioni che lasciassero invariati i loro privilegi.
Questa distinzione non è più proponibile perché siamo di fronte a una scissione del piano di battaglia: si gioca sul fronte sociale e su quello economico, con centomila intrecci e connessioni. Mi sembra che si possa ancora definire progressista chi vuol fare passi avanti sul primo piano, mentre chi chiede di dare maggior spazio al secondo e dunque da quel punto di vista si pone in un’ottica progressista è chi una volta avremmo definito conservatore, poiché seguire questa strada vuole implicitamente dire accantonare l’altra, lasciare giusto le briciole, ammesso e non concesso che ne restino.
Per questo attualmente sono disilluso e dubito fortemente di chi promette di saper realizzare il giusto compromesso: o da una parte o dall’altra, la barra del timone non può restare per sempre in mezzo perché prima o poi dovrà decidere in che modo affrontare il vento per navigare. Non è questione di lotta di classe o di ideologie, è pura constatazione di quanto accade sotto i nostri occhi. Entrambe le direzioni sono legittime, entrambe lascerebbero indietro degli scontenti e mi auguro che in cuor suo ciascuno pensi di agire per il bene comune e non in ragione di una polarizzazione ancora più netta della società, che questa volta porterebbe davvero a un nuovo scontro.

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